“Tesori del passato, luce sul futuro”: in mostra a Ravenna l’Archivio Storico e la Biblioteca Diocesana
Per valorizzare e rendere fruibile lo straordinario patrimonio librario e documentale, ma anche per incrementare la già ricca offerta culturale della città, l’Archidiocesi di Ravenna - Cervia in collaborazione con l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna realizzano “Tesori del passato, luce sul futuro”, un’esposizione di documenti e volumi dal VI al XX secolo fino al 15 novembre 2015. E Ravenna è anche la città dei mosaici per antonomasia.
(TurismoItaliaNews) L’Archivio Arcivescovile e la Biblioteca Diocesana di Ravenna contengono un inestimabile patrimonio culturale di rilievo mondiale. La Biblioteca è costituita dal patrimonio librario del Seminario, unitamente a quello Arcivescovile e ai numerosi fondi librari che sono stati donati nel corso degli anni per un totale di circa 90.000 volumi. Detto patrimonio librario per quantità, ma soprattutto per qualità, ha una rilevanza notevolissima. L’Archivio Arcivescovile è una vera perla della cultura europea. Si pensi che l’Archivio Arcivescovile di Ravenna è il più importante di Europa, avendo una continuità storico-documentale ininterrotta dal V secolo fino ai giorni nostri. Anche in esso è possibile rinvenire reperti di straordinaria importanza e valore. Per questo motivo alcuni studiosi ritengono che senza l’enorme patrimonio contenuto nell’Archivio Arcivescovile di Ravenna non sarebbe stato possibile ricostruire la storia dell’Europa, soprattutto quella del periodo alto medioevale (V – XI secolo).
Gli scopi primari dei due istituti sono essenzialmente due: la conservazione dei patrimoni culturali a essi affidati, con anche la concentrazione del materiale di pertinenza in precario stato di conservazione presente su tutto il territorio diocesano, e la loro valorizzazione attraverso attività che ne favoriscano la fruizione da parte degli utenti. Per questo motivo l’Archidiocesi di Ravenna - Cervia è attualmente impegnata in un importante lavoro di ristrutturazione di un suo immobile per poter dare una degna sede a quanto sopra illustrato. La mostra temporanea si svolge dal 6 giugno al 15 novembre 2015 all’interno della preziosa Chiesa di San Domenico in via Cavour 1 e sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso 17.30), ci saranno anche aperture serali nei mesi di luglio e agosto.
La mostra si articola in venti sezioni, sei delle quali con tematiche comuni, dieci dedicate alla Biblioteca e quattro all’Archivio. Si va da argomenti che per la loro importanza sono stati trattati insieme nelle prime sei sezioni, come il processo ai Templari, con documenti unici sulle vicende amministrative e giudiziarie che segnarono la fine di questo importante ordine monastico-cavalleresco nei primi due decenni del XIV secolo, o Dante Alighieri, con un documento che attesta nel 1321 la presenza concreta del sommo poeta e di suo figlio Pietro nella città di Ravenna. Importante sezione è quella attinente al tema di Expo 2015 e quindi dedicata all’alimentazione e all’agricoltura nel passato in cui sono esposte importanti testimonianze di tipologie botaniche esistenti circa due secoli fa e oggi quasi o addirittura estinte ma anche documenti relativi al territorio di Cervia e alla sua secolare industria salina, così come la produzione dell’acquavite in Romagna in età moderna.
Oltre i temi comuni ci sono argomenti specifici attinenti alla Biblioteca e al suo ricco patrimonio librario dal XV al XX secolo e all’Archivio con documenti che illustrano l’attività ininterrotta di questa realtà archivistica da ben 1500 anni e che ne fanno l’archivio più antico dell’Occidente. In mostra una ricca selezione del patrimonio documentario e librario dei due istituti: dai papiri, le pergamene, i codici miniati, le mappe, che illustrano il territorio e il patrimonio della Chiesa di Ravenna nel passato e le incantevoli raffigurazioni araldiche dell’Archivio agli incunaboli, le ricche cinquecentine, le preziose manifestazioni dell’arte incisoria e i manoscritti moderni della Biblioteca.
Tra i pezzi più significativi si evidenziano per l’Archivio: il documento papiraceo dell’anno 557 con il nome dell’imperatore Giustiniano, ancora vivente; la bolla pontificia in papiro più antica, dell’anno 819; il più antico frammento di Midrash Tanchumah, degli inizi del XII secolo; la più antica canzone in volgare italiano degli inizi del XIII secolo; infine una partitura autografa di Gioacchino Rossini del Credo della Messa, del 1808.
Per la Biblioteca, invece: un incunabolo raro del 1475, relativo alle “Lettere ai familiari” di Cicerone; un altro incunabolo del 1482, con tutte le opere di Orazio, esemplare unico miniato e indirettamente in relazione con la casa reale olandese; un Missale Romanum del 1536, edizione veneziana molto rara; un’edizione ebraica molto rara, di cui l’esemplare esposto è la sola quarta copia esistente al mondo, dei Tredici principi di Maimonide, del 1542; infine un alquanto misterioso libro cinese, di argomento religioso, degli anni 1923-1924.
Inaugura la mostra monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana sabato 6 giugno 2015 alle ore 11.30.
Per saperne di più
Opera di Religione della Diocesi di Ravenna
Piazza Arcivescovado,1 - 48121 Ravenna
tel 0544-41688
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak5f8d37368232b9e49b459c65e691057e').innerHTML += ''+addy_text5f8d37368232b9e49b459c65e691057e+'<\/a>';
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