Un milione di api in più sull’Appennino Marchigiano: Luca Bianchi, il giovane imprenditore agricolo che guarda lontano
Giovanni Bosi, Fabriano / Marche
Dire che Luca Bianchi è un imprenditore agricolo marchigiano forse è riduttivo. Questo giovane di Argignano, paesino a due passi da Fabriano, adagiato sull'Appennino, è in realtà un entusiasta. E pure contagioso. Nel senso che dal bello e dal buono della natura, complice la sua visione rispettosa del mondo, è riuscito ad ottenere in modo concreto risultati solo apparentemente ambiziosi, in realtà finalizzati alla difesa del territorio e alla tutela della sostenibilità, riappropriandosi di tradizioni antiche e conoscenze che non possiamo permetterci – come umanità – di disperdere. A partire da quelle sue laboriose compagne di viaggio: le api.
(TurismoItaliaNews) Luca Bianchi è davvero una bella scoperta. Dalla facoltà di ingegneria alle arnie è un salto notevole: nello stile di vita, ma soprattutto in una presa di coscienza che serve a tutti. Il ragionamento di partenza non è il solo guadagno (ma ovviamente per un imprenditore è normale, ci mancherebbe): il pensiero di questo trentenne va ben oltre e merita di essere raccontato.
“Biodiversità e cambiamenti climatici sono un valore per tutti noi e quindi dobbiamo lavorare in maniera equa con la natura – ci dice Luca – le api hanno un'importanza straordinaria per l'ambiente, basti pensare che sono responsabili di quasi il 70% dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, svolgendo una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento ed al mantenimento dell'ambiente in cui viviamo. Dobbiamo saper cogliere il bello che la natura può offrirci...”. La sottolineatura non è indifferente: nell'azienda di Argignano si dimostra che la conduzione di un'agricoltura biologica associata all'apicoltura favorisce l'interscambio, a beneficio di entrambi. L'assunto è semplice: meno veleni si immettono e più la biodiversità si mantiene. E quando ne parla, Luca lo fa con cognizione di causa. Del resto da sempre è vicino alla campagna; fin da bambino i genitori e i nonni gli hanno insegnato quanto sia importante il rispetto per la natura e tutto ciò che ci circonda. Valori che si tramandano.
Intraprendere un cammino nuovo ed entusiasmante come questo, non è privo però di difficoltà, dovute ai cambiamenti climatici, alle malattie delle api, ai parassiti degli insetti, ma la soddisfazione e la felicità nel dare finalmente forma ai propri sogni, ripaga di ogni sforzo e sacrificio. Così Luca Bianchi con il suo lavoro ha reso possibile di far giungere un milione di api in più sull’Appennino marchigiano, per alimentare il futuro del pianeta, quasi una per ogni abitante della regione.
Partendo dal suo modo di interpretare la natura, gli sono stati affidati venti nuovi alveari nel Fabrianese, in un vero e proprio 'santuario' della biodiversità. come riconoscimento del Grand Tour delle Marche al territorio per aver raggiunto le 60.000 azioni virtuose di risparmio di CO2, contro il cambiamento climatico. “Il progetto di rilascio delle api – spiega Angelo Serri, direttore di Tipicità - nasce dalla collaborazione tra il Grand Tour delle Marche ed AWorld, la app selezionata dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico”. Un’intuizione promossa da Banca Mediolanum, project partner del Grand Tour delle Marche, “come segnale e contributo concreto alla salvaguardia del pianeta attraverso un sistema misurabile di coinvolgimento collettivo orientato a favorire comportamenti virtuosi” sottolinea il manager Massimo Capillari. In particolare “AWorld è stata selezionata come piattaforma ufficiale per supportare la campagna ActNow delle Nazioni Unite per l'azione individuale sui cambiamenti climatici e la sostenibilità” ci spiega Andrea Grieco, head impact di AWorld.
Luca Bianchi, come apicoltore-agricoltore trentenne, è diventato in questo modo “artefice, custode e testimonial di questo patrimonio” chiosa Alberto Monachesi di Tipicità. L’evento di rilascio si è svolto, non a caso, nella Giornata mondiale dell’ambiente, in occasione della Frasassi Experience, tappa del Grand Tour delle Marche promosso da Tipicità ed Anci Marche in collaborazione con la Regione Marche.
Miele in primis, ma non solo: produzione di grani e farine biologiche (il brand è LeMarche) e persino pasta fresca e secca prodotta con il marchio “Pasta Fabriano”, azienda che l'inesauribile Luca ha messo in piedi con altri tre soci altrettanto creativi. Tutto “fatto” con il coinvolgimento i altre aziende del territorio e con i rispettivi prodotti di qualità, dalle uova al Salame di Fabriano, alle Cicerchia di Serra de' Conti. Un esempio di filiera circolare attraverso la quale raccontare la cucina tradizionale e le eccellenze enogastronomiche.
“Uno dei concetti fondamentali che rende unica la nostra realtà, è la volontà di tornare alle origini e, allo stesso tempo, valersi del volto giovane dell’azienda, sempre al passo con i nostri tempi – commenta Luca - il miele è un prodotto alimentare antichissimo, che fa da sempre parte della nostra tradizione e cultura. Abbiamo voluto scommettere e credere proprio in questo prodotto, unico da luogo a luogo, diverso a seconda del periodo di raccolta, rendendo di grande pregio e inimitabile tutto ciò che viene raccolto in questo territorio incontaminato e puro”.
Ogni luogo ed ogni periodo della stagione hanno un proprio miele caratteristico; ogni miele ha il suo abbinamento più azzeccato. Assaggiando i suoi mieli si possono assaporare le diverse fioriture della zona montana della regione Marche. E produrre miele seguendo il metodo biologico significa innanzitutto sistemare gli apiari in ambienti qualitativamente idonei, ovvero garantire sufficienti fonti naturali di nettare, polline e presenza di acqua per le api e scegliere luoghi incontaminati, costituiti essenzialmente da coltivazioni condotte secondo il metodo biologico, o comunque sottoposte a cure colturali di basso impatto ambientale, e flora spontanea. L'ambiente ringrazia.
Frasassi Experience
La Frasassi Experience vede protagoniste l’Unione Montana Esino Frasassi e il Parco Gola della Rossa e Frasassi: interessa un areale di altissimo valore naturalistico, paesaggistico e ambientale, un vero e proprio paradiso della biodiversità che, per un weekend, ha accolto giornalisti, blogger ed influencer i quali hanno testato cosa vuol dire praticare attività come free-climbing, trekking e bike, oppure dormire sulle tende sopra agli alberi nel mezzo del bosco.