Nella pancia dell’antica Termoli per sentirsi l’Indiana Jones dell’archeologia: animali immaginifici, personaggi misteriosi e reperti da decifrare

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Giovanni Bosi, Termoli / Molise

Nella pancia dell’antica Termoli per scoprire cosa è accaduto nei secoli, tra antiche sepolture, sculture di animali immaginifici, personaggi misteriosi e reperti tutti da decifrare. E’ una storia avvincente quella che viene narrata a cinque metri di profondità, al di sotto della millenaria cattedrale della città molisana. Un viaggio che ti fa sentire un Indiana Jones dell’archeologia.

 

(TurismoItaliaNews) Work-in-progress si dovrebbe dire. In effetti le indagini non sono definitivamente concluse e da scavare, tra reperti reali e documenti cartacei, c’è ancora moltissimo. Non è semplicemente tuttavia, perché al di sopra c’è la mole della cattedrale di Santa Maria della Purificazione, costruita a partire dal 1037 sopra i resti di quello che un tempo era un tempio pagano dedicato a Castore e Polluce, i due Dioscuri della mitologia greca e romana, figli gemelli di Zeus. Di rimaneggiamenti e trasformazioni nel corso dei secoli ce ne sono stati in abbondanza, tanto che i ritrovamenti – ipotizzati, confermati, intuiti – si sono susseguiti, spesso destando meraviglia tra gli stessi studiosi chiamati poi a ricostruire le fasi che si sono succedute.

Nella pancia dell’antica Termoli per sentirsi l’Indiana Jones dell’archeologia: animali immaginifici, personaggi misteriosi e reperti da decifrare

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Nella pancia dell’antica Termoli per sentirsi l’Indiana Jones dell’archeologia: animali immaginifici, personaggi misteriosi e reperti da decifrare

L’ingresso di Termoli Sotterranea, così è stato chiamato l’itinerario, è dalla piazza su cui si affaccia il duomo con la sua straordinaria facciata di pietra ricca di decorazioni. Il percorso consente di scoprire gli scavi del Palazzo Vescovile e della stessa cattedrale, che hanno portato alla luce un patrimonio dimenticato da secoli, tra cui reperti di epoca medievale, un’antica cisterna e una necropoli del decimo secolo. Decisamente affascinante per le storie che porta con sé.

“Termoli Sotterranea è un vero e proprio viaggio nel passato a cinque metri di profondità nel ventre del borgo – spiega Alessandro durante la nostra visita - il percorso espositivo inaugurato nel dicembre 2018 consiste in varie stanze risalenti al periodo medievale e poi riutilizzate lungo i secoli, come la torre difensiva del Palazzo Vescovile che danneggiata dal tremendo terremoto del 1456, è stata adibita a cisterna, si prosegue con le rimesse in cui si possono ammirare vari e preziosi reperti rinvenuti fortuitamente durante lo scavo della primissima stanza denominata appunto ‘magazzino del 1200’”. La previsione di un collegamento tra la sacrestia e i vani ipogei al di sotto del Palazzo Vescovile, ha reso necessarie operazioni di scavo di circa 4 metri di stratificazione archeologica sotto il piano pavimentale moderno.

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Caschetto protettivo in testa (opzionale ma non obbligatorio) si comincia a scendere nella storia, per trovare, anzi ritrovare spazi e luoghi dimenticati nel tempo, i lavori di mastri costruttori e mastri scalpellini che ti fanno tornare in mente “I pilastri della Terra” di Ken Follett, e poi le vite sconosciute di quanti sono stati sepolti in quella necropoli tornata la luce, i cui corpi sono stati adagiati su loculi  sovrapposti o comunque differenziati, forse a seconda dei ruoli che avevano in vita. Trovare sepolture in luoghi sacri come una chiesa ovviamente non è insolito, ma in questo caso le tracce tornate in evidenza sono intriganti e da vedere. Anche perché la modalità di visita di Termoli Sotterranea è coinvolgente e la nostra guida sa affascinare nello svelarci dettagli o nello spingerci ad intuire cosa abbiamo di fronte. Come nel caso della scultura dell’animale a quattro zampe acefalo, che ancora desta interrogativi sull’effettiva sua natura.

Ma altrettanto affascinanti sono i capitelli risalenti al cantiere federiciano, al pari di quelle tombe antichissime, davanti alle quali si respira aria di mistero e devozione. I ricercatori hanno appurato che la prima frequentazione dell'area è approssimativamente riferibile all’Età del Bronzo, con due livelli di terra nerastra, carboniosa, con materiali fittili, sui quali si adagia un piano di argilla “concotta”; a sua volta coperto da un altro strato carbonioso. Qua sotto è davvero successo di tutto. “L'indagine ha messo in luce un considerevole numero di strutture e una situazione molto articolata che consentono di formulare alcune ipotesi interpretative” sottolinea Alessandro.

Nella pancia dell’antica Termoli per sentirsi l’Indiana Jones dell’archeologia: animali immaginifici, personaggi misteriosi e reperti da decifrare

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Nella pancia dell’antica Termoli per sentirsi l’Indiana Jones dell’archeologia: animali immaginifici, personaggi misteriosi e reperti da decifrare

La gestione del percorso è curata dall’associazione PietrAngolare e Explace, formata da giovani impegnati nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio artistico della Diocesi di Termoli-Larino, associazione nata nell’ambito di un progetto promosso dalla Cei. L’itinerario sotterraneo fa tornare infine in superficie per conoscere meglio la Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, nella quale in occasione di lavori nel 1760 sono state trovate le reliquie del santo patrono di Termoli San Basso e nel 1945 quelle di san Timoteo, il compatrono.

Per saperne di più
www.molisewow.com
www.autenticipercorsi.it

 

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