Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

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Giovanni Bosi, Kuala Lumpur / Malesia

Perfettamente identiche. E dunque due identiche meraviglie. Sono le Petronas Twin Towers, le altissime torri in acciaio e vetro che dominano lo skyline di Kuala Lumpur, la capitale della Malesia. La tigre del sud-est asiatico anche così mostra la sua “aggressività” economica: questi capolavori di architettura e ingegneria aprono ogni giorno le loro porte e soprattutto i loro ascensori a migliaia di visitatori che arrivano da tutto il mondo. Pronti a sfidare il brivido dell’altezza.

 

(TurismoItaliaNews) Con un’altezza di 451,9 metri, la struttura gemella di 88 piani è il fiore all’occhiello di Kuala Lumpur. Maestose di giorno e abbaglianti di notte, le Petronas Twin Towers si ispirano alla visione di Tun Mahathir Mohamad per la Malesia di diventare una protagonista globale. Grazie al progetto firmato dall’architetto argentino César Pelli, questa autentica icona internazionale cattura con forza le ambizioni e le aspirazioni del Paese.

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Così, neanche a dirlo, quando arriviamo a Kuala Lumpur le torri che prendono il nome dalla compagnia petrolifera statale malaysiana, la Petronas appunto, sono uno dei primi luoghi che vogliamo andare a vedere. Lo sguardo corre verso il cielo seguendo la silhouette delle fantasmagoriche strutture che di giorno luccicano al sole e di notte dominano con la loro illuminazione fantascientifica. L’esperienza è doppia: prima l’esplorazione esterna per non perdersi neppure un punto di vista, una prospettiva, un’angolazione diversa delle Torri, pensate secondo uno schema geometrico comune nell’architettura di tradizione islamica: due quadrati, simbolo del mondo materiale, ruotati e sovrapposti a formare una stella inscritta in un cerchio che evoca il simbolo della diffusione della religione islamica. L’attenzione viene subito richiamata dallo Skybridge, letteralmente il “ponte del cielo”, il ponte a 2 piani più alto del mondo, passaggio coperto a 171 metri di altezza che unisce le due torri l’una all’altra, permettendo una sorta di passeggiata nel vuoto grazie alle trasparenze volutamente adottate per la costruzione, avvenuta tra il 1995 e il 1998.

Le misure di sicurezze sono – ovviamente – eccezionali nel momento in cui si varca l’ingresso del complesso. Il tour nella pancia delle torri inizia con alcuni display interattivi che anticipano e spiegano il percorso che dall’idea ha portato al completamento. E poi in un ascensore dal tocco futuristico si “scalano” in un batter d’occhio 170 metri di quota: le porte si aprono proprio sullo Skybridge. Ma non finisce lì, perché si può andare ancora più in alto, sino al piano 86, dove la visione della Malesia si snoda tra i panorami mozzafiato di Kuala Lumpur, i cui quartieri si perdono a vista d’occhio.

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetroE’ nel 1992 che ha iniziato a prendere forma il sogno di innalzare le Petronas Twin Towers a partire dalla pianificazione del sito, con un team di progettisti ed urbanisti guidato dall’architetto César Pelli insieme a Deejay Cerico, JC Guinto e Dominic Saibo.

Se le gemelle di Kuala Lumpur sono l’opera più nota dell’argentino naturalizzato statunitense, scomparso nel 2019, in giro per il mondo ci sono suoi altri lavori imponenti, come la Torre Iberdrola a Bilbao (la più alta dei Paesi Baschi) e la Torre Sevilla a Siviglia (grattacielo di 180,5 metri e 37 piani ultimato nel 2015), ma anche il master plan del progetto Porta Nuova di Milano, in particolare quello dell’area di Porta Garibaldi, che ha riqualificato il tessuto urbano del quartiere attraverso un grande parco e una piazza-podio; progetto che ha portato alla costruzione della Torre Unicredit (152 metri di altezza, 231 con la guglia, il più alto grattacielo in Italia) in piazza Gae Aulenti. E le Petronas Twin Towers sono un po’ come un iceberg: basti pensare che non c’è solo quello che si vede, ma anche una fondazione che si spinge per 30 metri al di sotto della base. Il progetto in fase di costruzione è stato anche per rivisto per migliorare performance e primati delle torri, con ingegneri ed architetti impegnati a ricalcoli e test per garantire la resistenza dell’insieme. Fino all’aggiunta di una cupola con un pinnacolo integrato in cima alle torri, che ha permesso di superare in altezza la Sears Tower negli Stati Uniti.

Una volta all’interno, come del resto guardandole dal di fuori, no sfugge l’attenzione posta nella cura dei dettagli. Il design complessivo ha voluto richiamarsi ai motivi dell’artigianato locale e alle tecniche tradizionali della tessitura malese, attraverso una straordinaria combinazione di acciaio inossidabile e finiture in vetro per formare splendidi motivi islamici ed esprimere unità, armonia, stabilità e razionalità. E naturalmente sono smart, ovvero strutture “intelligenti”, costruite con un sistema che coordina senza soluzione di continuità e simultaneamente telecomunicazioni, controllo ambientale, alimentazione, illuminazione, controllo di incendi e fumi, e dunque la sicurezza degli edifici. Del resto, il costo è stato quello che è stato: 1,6 miliardi di dollari statunitensi.

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetroMalesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Malesia, Petronas Twin Towers: a Kuala Lumpur adrenalinica passeggiata nel vuoto con lo skybridge d’acciaio e vetro

Il ponte sospeso, lo skybridge a due piani, è un po’ il cuore delle Torri: questo connettore lungo poco più di 58 metri, pesa da solo qualcosa come 750 tonnellate e la sua particolarità sta nel non essere completamente fissato all’edificio principale: gli ingegneri lo hanno deliberatamente progettato in questo modo per consentire piccole oscillazioni in caso di vento forte o altre condizioni atmosferiche sfavorevoli, impedendo alla struttura di staccarsi dalle torri.

Essere sullo skybridge è un’esperienza adrenalica, non solo perché si assiste a viste impareggiabili di Kuala Lumpur, ma è come essere al di sopra delle nuvole, un po’ come muoversi a volo d’uccello sulla struttura piramidale delle torri. Un sogno ad occhi aperti.

Dove
Lower Ground (Concourse) Level,
Petronas Twin Towers,
Kuala Lumpur City Centre

Per saperne di più

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Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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