Viaggio nelle perle di Spagna: la Galerìa de las Colecciones Reales di Madrid, l'Etno Museu di Valencia e l'Oxo Videojuego di Malaga
Eugenio Serlupini, Madrid / Spagna
Da Valencia a Malaga passando per Madrid. Tre città emblematiche della Spagna legate da altrettanti musei che raccontano aspetti diversissimi della cultura di ieri e di oggi. Arte, ma anche tradizione e ricerca, quest'ultimo da un punto di vista insolito: il videogioco. Sono la Galerìa de las Colecciones Reales di Madrid, l'Etno Museu di Valencia e l'Oxo Videojuego di Malaga. Tre istituzioni che hanno molto da mostrare... Ecco perché.
(TurismoItaliaNews) Partiamo da Madrid perché la Galerìa de las Colecciones Reales si rivela un po' il sancta sanctorum della monarchia spagnola. La Galleria delle Collezioni Reali è infatti il luogo dove riposa il frutto del mecenatismo esercitato da re e regine per più di cinque secoli. Una vetrina unica della bellezza, della cultura e della storia del Paese riuniti in una collezione che da più di cent'anni è patrimonio di tutti. Oggi la Galleria apre le sue immense porte a tutte quelle aziende, individui e istituzioni che desiderano esercitare il proprio mecenatismo contribuendo alla sua sostenibilità e al mantenimento di questo ricco patrimonio che riunisce collezioni di dipinti, sculture, arazzi, carri allegorici, armature, mobili, porcellane, strumenti musicali, vetri, libri... È dunque anche il luogo dove si possono conoscere e comprendere anche le vere e proprie manifatture, l'evoluzione delle creazioni artigianali uniche per le quali la Spagna è conosciuta in tutto il mondo; e anche il luogo dove apprendere come le opere d'arte, gli edifici storici e gli spazi naturali vengono preservati, restaurati e diffusi, trasmettendo così la conoscenza per la fruizione delle generazioni future.
C'è di più. La struttura che accoglie la Galerìa de las Colecciones Reales è stata progettata con due premesse: integrarsi nel paesaggio naturale-artificiale della corniche occidentale di Madrid e preservare il carattere pubblico e aperto di Plaza de la Almudena.Il risultato è un un edificio invisibile dalla spianata tra la cattedrale e lo stesso Palazzo Reale; si sviluppa in verticale e costruisce uno spazio lineare verso il Campo del Moro: segue le tracce dello stesso Palazzo Reale e si integra perfettamente con l'ambiente circostante. È un'opera del tutto contemporanea, sobria e semplice, ma, allo stesso tempo, rappresenta un vero e proprio spettacolo architettonico. La sua facciata è costituita da pilastri in cemento armato ricoperti da lastre di granito. L'interno sorprende per la spaziosità, la luce naturale e la vista sul paesaggio esterno. L'edificio ha una superficie di oltre 40mila mq, di cui 8.000 mq ad uso pubblico. Le sue tre sale espositive sono grandi navate a pianta aperta lunghe 120 metri e larghe 16, generate da una successione di portici in cemento.
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C/ Bailén s/n, 28013 Madrid
galeriadelascoleccionesreales.es
A Valencia l'Etno Museu è l'arca dell'alleanza della cultura popolare valenciana. L’Etno è un museo che si occupa di raccogliere, ricercare e condividere tutte le manifestazioni nate dalla cultura del territorio. Il suo obiettivo è far sì che le tradizioni, gli usi e i costumi di una volta perdurino, in un dialogo costante, con la società attuale. L’esposizione permanente: “No es fácil ser valenciano/na” (Non è facile essere valenciano/a) affronta il tema attraverso gli oggetti, i documenti, le fotografie e le testimonianze personali. Un dibattito permanente tra un mondo culturalmente sempre più omogeneo e il desiderio di mantenere usi e costumi considerati propri e che sono radicati in un territorio e in una società. Questo tema si tratta prendendo come punto di riferimento la società valenciana dalla fine del mondo preindustriale fino ai giorni nostri. L’esposizione è stata allestita in tre ambiti che corrispondono agli spazi abitati dai valenciani e dalle valenciane: la città, dove si sollevano quesiti che hanno a che vedere con la tensione tra il globale e il locale; gli orti e le paludi, dove vengono discussi alcuni stereotipi sulla cultura valenciana; e le zone dell’entroterra e la montagna, dove si fa riferimento a temi poco conosciuti del territorio. La sede, l’edificio de La Beneficienza, è condivisa con il museo della Preistoria.
Etno è stato nominato Museo Europeo del 2023 (Emya 2023). Il premio assegnato da una giuria di esperti, patrocinata dal Forum dei Musei Europei e dal Consiglio d'Europa, riconosce il lavoro di un museo etnologico dedicato alla cultura tradizionale e popolare dei valenciani. Il museo che Joan Francesc Mira ha fondato nel Consiglio provinciale di Valencia all'inizio degli anni '80 si posiziona così ai vertici dei musei europei. L'Etno non è il primo museo etnologico premiato in questo concorso, che si tiene dal 1977 ed è il più prestigioso nel campo dei musei europei, ma è il primo museo antropologico spagnolo a ricevere il premio. Anche altri, come il Guggenheim di Bilbao o il Marq di Alicante, ci sono già riusciti (il primo nel 2000 e il secondo nel 2004).
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letno.dival.es/ca
E' a Malaga il Museo Oxo Videojuego. La sua missione è lavorare sulla conservazione, preservazione e restauro del patrimonio storico dei videogiochi. Dalla sua ideazione alla commercializzazione e alla messa a disposizione del consumatore finale, il videogioco attraversa diverse fasi creative, industriali e commerciali a cui partecipano decine di professionisti come artisti, imprenditori, sceneggiatori, creativi, programmatori, designer o produttori. Lo scopo del Museo di Malaga è dunque valorizzare il lavoro di tutti questi professionisti e recuperare le loro opere per preservarle ed esporre quell'eredità alle generazioni presenti e future di amanti e creatori di videogiochi. A Oxo vengono invitati esperti e collezionisti interessati a partecipare a questo lavoro di conservazione ed esposizione donando o trasferendo tutti i tipi di materiale e artefatti relativi ai videogiochi come hardware, software, computer o console per la loro conservazione.
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Plaza del Siglo, 2 Malaga
oxomuseo.com
Ai tre musei di Madrid, Valencia e Malaga le Poste spagnole hanno deciso di dedicare loro l'emissione di francobolli Pliego Premium 2024.