Iconic: il “diamante” è il nuovo gioiello architettonico di Nizza tra arte, architettura e futuro (e un ristorante innovativo)

Giovanni Bosi, Nizza / Francia
Non si può non rimarcare che qui la tradizione incontra la modernità in un intreccio vibrante. Parliamo di Nizza, gemma della Costa Azzurra, affacciata sul Mediterraneo, che da almeno due secoli esercita un fascino irresistibile a quanti cercano il perenne tepore primaverile. Ma la città francese, Patrimonio Unesco, riesce comunque a sorprendere sempre con le sue innovazioni, come nel caso di questa nuova meraviglia architettonica che non può lasciare indifferenti: Iconic. Firmato dal celebre architetto Daniel Libeskind, questo straordinario edificio urbano multidisciplinare ridefinisce il concetto di spazio pubblico e privato, imponendosi come un simbolo della rinascita contemporanea della città.
(TurismoItaliaNews) Questo straordinario complesso urbano multidisciplinare è molto più di un semplice edificio; diciamo pure che è un’opera d’arte, un capolavoro di ingegneria e design che cattura l’immaginazione e seduce i sensi. Progettato dall’architetto di fama mondiale Daniel Libeskind, Iconic è un simbolo di modernità e audacia, un esempio di creatività. Già arrivando alla stazione ferroviaria di Nizza, attira l’attenzione del viaggiatore per la sua curiosa “fusione visiva” con la struttura realizzata nella seconda metà dell’Ottocento in stile Luigi XIII, che conferisce un aspetto parigino e imperiale con quella intelaiatura metallica coperta da un tetto di vetro. Insomma, già al primo sguardo, Iconic cattura: le sue linee audaci, quasi cristalline, sembrano voler sfidare la gravità, mentre la facciata frastagliata riflette la luce del Mediterraneo in mille sfumature cangianti. Il complesso accoglie spazi commerciali, alberghieri, culturali e ricreativi, dunque un ecosistema urbano vivo e dinamico, pensato per favorire l’incontro, l’innovazione e l’ispirazione.
Del resto Daniel Libeskind è lo stesso autore di capolavori internazionali come il Jewish Museum di Berlino o il masterplan per il World Trade Center di New York; qui a Nizza ha infuso in Iconic la sua visione emozionale dello spazio: ogni angolo, ogni taglio della struttura sembra raccontare una storia, evocare un movimento, suscitare una nuova prospettiva. Tanto che passeggiare ai piedi di Iconic o attraversarne gli interni significa vivere un’esperienza sensoriale. I giochi di luci e ombre, l’alternarsi di materiali grezzi e superfici specchiate, la tensione delle forme che si slanciano verso il cielo, invitano ad immergersi in una nuova idea di città, dove arte, design, tecnologia e sostenibilità si incontrano.
E un sottile fil rouge con la stazione ferroviaria c’è davvero: la sua realizzazione si deve alla Compagnie de Phalsbourg nell’ambito del bando di gara “Gare Thiers-Est” lanciato da Sncf, Métropole de Nice Côte d'Azur e Città di Nizza, per mettere insieme su un’area di ben 18.300 mq otto attività: una sala per spettacoli, due scuole collegate alla stazione (Aurlom Education e Idrac), un hotel (DoubleTree By Hilton 4*), uffici, una palestra (Métropolitan Sport Club & Spa), negozi e un ristorante.
A ben guardare, Iconic non è solo un edificio: è una dichiarazione d'intenti. È il segno che Nizza non smette di reinventarsi, proiettando la sua eleganza storica verso un futuro di audacia e creatività. È un faro per viaggiatori, artisti, imprenditori e sognatori: un luogo dove tutto è ancora possibile.
E nel dire ristorante, è giusto aggiungere qualcosa in più, perché il roof garden di Iconic riserva una piacevole sorpresa, anzi: una gustosa sorpresa. Il cui nome dice tutto: Pésca, ovvero tutte le bontà del mare da scoprire nel ristorante che qui a Nizza sta diventando iconico grazie alla formula già sperimentata dalla casa madre ad Amsterdam e Rotterdam. Il sottotitolo di Pésca è infatti “Theatre of Fish”, ovvero “Teatro del Pesce”. Aperto da poche settimana nella modernissima struttura in acciaio e vetro in Avenue Thiers, esprime un concetto ormai super-premiato: è un invito a partecipare a un’esperienza di condivisione del pasto e ad assaporare la diversità dei nostri mari. Quando si aprono le porte del Pésca non aspettatevi un ristorante tradizionale: hanno abbandonato tutte le vecchie regole, niente menù e tovaglie bianche, perché è fondamentale l’esperienza sul palco del mercato ittico. Come ospiti, si diventa parte del concetto e si possono scegliere direttamente il pesce, quale e come lo si vuole!
Ci accompagna nella scelta Federico di Giulio, italiano di origini ma ormai un cosmopolita (ha 26 anni) e un protagonista del concetto Pésca: ci spiega quali sono i tipi di pesce disponibili, ci illustra come potrebbero essere cucinati e con quali abbinamenti. Niente etichetta, solo gusto e servizio impeccabile in sala! Il numero del tavolo è scritto che una scatola di sardine al limone di Menton, da mangiare ovviamente… Il residence chef è Patrice Lafon, mentre lo chef coordinatore di Pesca (che è un franchising) Thomas d’Honge. “Nella nostra pescheria - spiega Federico - applichiamo una politica di prezzi dinamica: il prezzo viene adeguato in base all'offerta e ci assicuriamo di vendere tutto il pesce, per evitare inutili sprechi. L'offerta cambia ogni giorno in base alle consegne giornaliere, alla disponibilità stagionale e alle condizioni meteorologiche! Per questo motivo il nostro menù potrebbe variare ogni volta che ci fate visita!”.
Il concept di Pesca, dopo l’Olanda, si è ampliato ad Amburgo e prossimamente a Monaco di Baviera, Copenaghen, Londra e Vienna. Decisamente da provare per un’esperienza diversa a tutto tondo.
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Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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