Bimillenario Augusteo: Roma ritrova l’immenso patrimonio archeologico con eventi ed investimenti

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Angelo Benedetti, Roma

I duemila anni trascorsi dalla morte di Augusto, politico di grandissima intelligenza quanto machiavellico ante-litteram, e le celebrazioni in programma a partire dal prossimo 18 settembre, diventano un’occasione per ritrovare a Roma i grandi itinerari archeologici: dalle case di Augusto e Livia al museo del Palatino, dalla Basilica Giulia alla Natatio delle Terme di Diocleziano. Una serie di eventi che mettono la Città Eterna al centro dell’attenzione mondiale.

 

(TurismoItaliaNews) E’ la Soprintendenza per i beni archeologici della Capitale, d’intesa con il Ministero per i beni culturali, di concerto con la Direzione generale per le antichità e in collaborazione con Electa, a firmare il ricco programma di iniziative dedicate alla quasi totalità del patrimonio in sua gestione, a partire dall'area  monumentale del Foro romano e del Palatino, che Augusto scelse come sua dimora nel culto della memoria di Romolo e della fondazione della città. A cui hanno fatto da preludio una serie di interventi di restauro appositamente eseguiti per il Bimillenario della morte di Augusto Imperatore e costati svariati milioni di euro.

 

“Questo bimillenario viene a cadere nell’anno del Semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea. Il significato è simbolico, ma anche foriero di speranze culturali - sottolinea la soprintendente per i beni archeologici della Capitale, Mariarosaria Barbera - l’età dell’oro inaugurata dal Principato di Augusto ha lasciato all’Italia e all’umanità testimonianze che hanno plasmato la cultura occidentale. L’augurio è che la guida italiana dell’Unione Europea, in questo momento storico più che mai, riaffermi, con le decisioni e le opere, il ruolo centrale del nostro Paese e la fattiva cooperazione con gli altri membri dell’Unione”.

La memoria di Augusto è intimamente connessa, sin dalla stessa età antica, con l'idea della restaurazione della pace dopo le lunghe guerre civili e, insieme, con la ripresa e l'esaltazione dei valori tradizionali della civiltà romana, tralasciati e umiliati nel periodo precedente. In buona parte, tutto ciò è emblematicamente riassunto nell'iconografia dell'imperatore come pontefice massimo, vertice della religione romana, cui spetta anche di assicurare un buon rapporto con gli dei e quindi la stessa prosperità di Roma e dell'impero” sottolineano Paolo Sommella, presidente dell'Istituto Nazionale di Studi Romani, e Anna Maria Liberati, archeologa già responsabile delle Collezioni del Museo della Civiltà Romana.

 

L’area archeologica urbana è interessata dall’allestimento completamente rinnovato del Museo Palatino, custode di alcune delle più straordinarie testimonianze dell’epoca augustea, nonché dalla riorganizzazione dell’annesso percorso archeologico della Casa di Augusto e della Casa di Livia: i luoghi per eccellenza del primo imperatore e della sua famiglia, nonché di quella politica fatta di tradizione e innovazione che caratterizzerà tutto il suo Principato (apertura al pubblico dal 18 settembre 2014). Nel Foro romano invece viene riaperto al pubblico dal 1° ottobre 2014 l’antico percorso del Vico Iugario attraverso la Basilica Iulia, altro importante monumento augusteo.

 

Il magnifico complesso delle Terme di Diocleziano mostrerà i risultati dell’intervento con conservativo della fronte della monumentale natatio e delle strutture che di essa rimangono. L’adiacente aula VIII verrà allestita con i grandiosi frammenti architettonici delle terme stesse finalmente esposti al pubblico. Il restauro di questo immenso complesso ha interessato anche le strutture rinascimentali della Certosa di Santa Maria degli Angeli, costruite su quelle antiche. Sarà infatti riaperto il percorso di visita nel Chiostro piccolo della Certosa, allestito con la meticolosa ricostruzione degli Atti degli Arvali e dei Ludi Saeculares, antichi culti rifondati nell’ambito della politica religiosa di Augusto (apertura al pubblico dal 24 settembre 2014).

 

Altri importanti monumenti di età augustea sono coinvolti nelle celebrazioni: il Mausoleo di Cecilia Metella e la Piramide Cestia, testimonianza della moda egizia diffusa a Roma con la conquista dell'Egitto, dove è in corso un complesso restauro finanziato da un mecenate giapponese. Per il Bimillenario viene inoltre riallestito l'Antiquarium della Villa di Livia, moglie di Augusto (apertura il 12 settembre). L'area archeologica centrale viene poi arricchita con 290 pannelli didattici. Per il momento resta escluso il Mausoleo di Augusto, a piazza Augusto Imperatore, ancora chiuso nonostante siano stati stanziati 2 milioni di euro con la legge Valore e Cultura, a cui tuttavia devono aggiungersi risorse del Comune di Roma, proprietario del monumento.


Alle celebrazioni del Bimillenario partecipano dunque le quattro sedi del Museo Nazionale Romano: la Crypta Balbi, complesso monumentale di età augustea, che ha restituito una testa di Livia; Palazzo Altemps e le Terme di Diocleziano, sopra ricordati, e infine Palazzo Massimo, dove in ricordo della riforma del calendario fatta da Giulio Cesare, precursore e padre adottivo di Augusto, verrà allestita una mostra dal titolo “I fasti e i calendari nell’antichità” (14 novembre 2014 – 2 giugno 2015). E' stato anche organizzato un convegno internazionale, che si tiene il 17 settembre a Palazzo Altemps.

 

E tra le iniziative che giungono a compimento c’è la card abbonamento del Colosseo, Foro romano e Palatino, di durata annuale, che in futuro si vuol estendere anche al resto del patrimonio, dedicata soprattutto ai cittadini di Roma, che potranno tornare a frequentare il cuore della loro città, oggi a quasi esclusiva vocazione turistica; la didascalizzazione tramite pannelli informativi e segnaletici di tutta l’area archeologica centrale, compreso il Colosseo e le Terme d Caracalla; l’elaborazione di un’app di orientamento e approfondimento sul Foro e sul Palatino, cuore della Roma antica ma di difficile comprensione per i visitatori di oggi.


Non ultima l’editoria, testimonianza dell’impegno scientifico e di divulgazione che la Soprintendenza con la casa editrice Electa ha sviluppato in questi anni, e in particolare in occasione del Bimillenario con la pubblicazione dei cataloghi dei nuovi complessi museali riaperti al pubblico. “Il programma del Bimillenario Augusteo è ricco e conferma che il lavoro della Soprintendenza è unitario - ha osservato il ministro Dario Franceschini – è importante il fatto che siano pochi gli eventi e tanti gli interventi di recupero, che consentono delle aperture che resteranno oltre le celebrazioni”.

 

Ottaviano nacque nel 63 a.C. da Gaio Ottavio e da Azia, nipote di Gaio Giulio Cesare. Nel 45 a.C. veniva adottato da Cesare e dopo l'assassinio di quest'ultimo ricoprì con M. Emilio Lepido e Marco Antonio la carica di "triumviro per la riforma dello stato". Nel 42, sconfisse a Filippi le forze dei cesaricidi Bruto e Cassio, e successivamente Sesto Pompeo e Lepido. Nel 31 a.C. infine si consumò ad Azio lo scontro ormai inevitabile con l'altro "erede" di Cesare, Marco Antonio.

L’evento incassa anche un francobollo che l’Italia dedica al Bimillenario Augusteo: il dentello da 0,70 euro, in versione autoadesiva con fustellatura, è in circolazione dal 19 agusto e raffigura un particolare della statua togata di Augusto capite velato, rinvenuta in via Labicana e conservata presso il Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme, a Roma. L’emissione è accompagnata dal bollettino illustrativo a firma di Paolo Sommella, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Romani e di Anna Maria Liberati, archeologa, già Responsabile delle Collezioni del Museo della Civiltà Romana. La tiratura è di due milioni e settecentosedicimila francobolli in fogli da ventotto. Bozzettista e incisore è Antonio Ciaburro.

 

La figura di Augusto, l'interpretazione del suo operato e la sua attualizzazione sono state e continuano ad essere materia di studi anche nel Bimillenario della sua morte, perché l'influenza del primo imperatore non si esaurì né si limitò a Roma antica. La sua figura divenne nei secoli il simbolo della stessa civiltà di Roma e della sua cultura, influenzando numerose e diverse esperienze politiche della storia medioevale, moderna e contemporanea. Per tale motivo l'Istituto Nazionale di Studi Romani — custode della documentazione d'archivio relativa alle celebrazioni del Bimillenario della nascita di Augusto — si è fatto promotore di un convegno internazionale di studi (23-24 ottobre 2014) nel quale intende indagare in che modo il principe restauratore della pace e fondatore dell'impero sia stato studiato ed attualizzato negli anni Trenta del Novecento.

 

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