Dieci anni della Doc Prosecco: una storia lunghissima di tradizione, passione, gusto e amore per il territorio

Eugenio Serlupini, Prosecco / Veneto
Sono trascorsi dieci anni dal riconoscimento della Doc per il Prosecco, ma dietro c’è una storia lunghissima di tradizione, passione, gusto e amore per il territorio. E’ per questo che l’anniversario trova anche una sottolineatura attraverso l’emissione di un francobollo della serie tematica “Eccellenze del sistema produttivo ed economico” del nostro Paese.
(TurismoItaliaNews) “Di tutte le iniziative che celebrano il decennale della Doc Prosecco, questo francobollo è tra quelle che ci emozionano di più. Anche nei tempi della comunicazione digitale, un francobollo rappresenta infatti, nel nostro immaginario, un pezzo di vita: è simbolo di messaggi scambiati, di legami che si intessono, di momenti che si collezionano per farne memoria. Sono valori affini allo spirito con cui abbiamo vissuto i nostri primi dieci anni”: così Stefano Zanette, presidente del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, che lo ha messo nero su bianco nel bollettino illustrativo che accompagna il dentello postale in circolazione dal 19 novembre 2019. Come immagine sono state scelte le vigne con le Alpi sullo sfondo, un tipico paesaggio italiano del nord-est evocativo, in particolare, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, dove si produce il Prosecco Doc; in alto a sinistra è riprodotto il logo del decimo anniversario del Consorzio di tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco.
“Quando, il 17 luglio 2009, venne firmato il decreto che fece del Prosecco un vino a Denominazione d’Origine Controllata e subito dopo, il 19 novembre dello stesso anno, nacque il nostro Consorzio di Tutela – racconta Stefano Zanette - noi eravamo un gruppo di tenaci viticoltori e produttori del nord-est italiano con un’antica storia di lavoro alle spalle. Grazie alla scelta lungimirante di allora, ci siamo trasformati in gestori consapevoli di un patrimonio economico, sociale e ambientale. In dieci anni abbiamo compiuto molti passi avanti. Attualmente il marchio Prosecco Doc è sinonimo di lavoro per oltre diecimila persone, di una produzione in crescita sia in ettolitri sia in ricavi (aumentati del 13,4% nel solo 2018) e di un contributo positivo alla bilancia commerciale italiana, dato che il 75% delle nostre bottiglie viene esportato. Si tratta di informazioni significative perché indicano, oltre le cifre, i due tratti identitari del nostro vino: da un lato il profondo legame con il suo territorio e dall’altro i suoi orizzonti internazionali. Questo binomio è il fondamento del nostro successo”.
Così il Consorzio di tutela rappresenta nel mondo, da Londra a Montréal, da San Pietroburgo a New York, da Amburgo a Pechino, tutta la freschezza, l’eleganza, il dinamismo e la sapiente semplicità dello stile di vita italiano. “E siamo fieri di costituire una fonte di benessere per i nostri luoghi di origine, che – come è implicito nella stessa sigla Doc di cui ci fregiamo – sono parte integrante della nostra natura. Il Prosecco non sarebbe Prosecco se non ci fossero le terre venete e friulane. E non ci riferiamo solo alla qualità del suolo e del clima, né alle uve autoctone note fin dai tempi di Roma antica. Pensiamo soprattutto alla volontà e al talento delle persone che le abitano e alla bellezza di luoghi unici: quando si ha la fortuna di vivere e lavorare tra le ville di Palladio e le statue di Canova, le vette dolomitiche e gli antichi caffè di Trieste, i canali di Treviso e la magia inimitabile di Venezia, per fare solo qualche esempio, il gusto dell’eccellenza diventa un obbligo” aggiunge Zanette.
Proprio per questo lo slogan promozionale è Italian Genio ed è alle terre coltivate che è stato dedicato il francobollo. E proprio per questo si vive il decennale della Doc non tanto come una celebrazione del tragitto compiuto, quanto come un impegno con l’avvenire. “Impegnarsi con l’avvenire per noi significa assicurare che il Prosecco Doc continui il suo percorso di crescita all’insegna di due parole-chiave: integrazione e sostenibilità. Integrazione tra di noi che lo produciamo, per essere più forti insieme, e tra noi e coloro che lo scelgono nel mondo, per rispondere alle loro attese con una qualità sempre maggiore. Sostenibilità perché è il punto di incontro tra l’oggi e il domani e il lascito più importante che possiamo trasmettere alle generazioni future” chiosa il presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco.
Il francobollo dedicato al Prosecco ha un valore corrispondente alla tariffa postale B pari a 1,10 euro ed ha una tiratura di un milione di esemplari in fogli da quarantacinque.
Il sito ufficiale del Prosecco
Foto Consorzio di tutela della Doc Prosecco