Lo Stato Italiano sceglie il quadro di una banca per il francobollo di Natale 2019: ma perché con tutti i capolavori da promuovere in Italia?

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Giovanni Bosi, Roma

Con tutti i tesori d’arte di cui sono strapieni musei e palazzi pubblici italiani, il Ministero dello sviluppo economico non trova di meglio che scegliere un’opera di proprietà di un gruppo bancario per il tradizionale Buon Natale dentellato. A diventare francobollo è così un dipinto di Francesco Raibolini detto il Francia, “Madonna con Bambino, San Giovannino e San Girolamo” realizzato nel primo decennio del XVI secolo e oggi proprietà della Collezione Intesa Sanpaolo. Ma c’era davvero bisogno?

 

(TurismoItaliaNews) Il tema ovviamente non è l’opera d’arte in sé, ma la discutibile scelta del ministero dello Sviluppo economico caduta su un dipinto di proprietà privata piuttosto che su uno degli innumerevoli conservati nei musei italiani. Se francobollo significa cultura, promozione e turismo, allora perché non promuovere un capolavoro che potrebbe diventare o confermarsi attrazione? Se francobollo significa pubblicità, allora sia detto chiaramente.

L'Italia dei borghi è ricca di Natività in piccoli musei, edifici pubblichi e luoghi sacri: perché non promuovere queste? Nella foto: Spello, Cappella Baglioni, la Natività del Pinturicchio (già diventata francobollo)

La serie dedicata al Santo Natale è entrata in circolazione il 2 dicembre 2019 ed è composta, come ormai tradizione, da un dentello con un soggetto pittorico e da uno a soggetto laico, con i valori della tariffa B pari a 1,10 euro e B zona 1, pari a 1,15 euro, con una tiratura di cinquecentomila esemplari per ciascun francobollo. Per il primo tipo sono stati realizzati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato fogli da ventotto esemplari e per il secondo fogli da quarantacinque esemplari per il francobollo con soggetto grafico.

Bozzettista per il francobollo con soggetto grafico è Giorgio Cavazzano: raffigura, sullo sfondo di fiocchi di neve, la figura di Babbo Natale che sorregge in mano un albero di Natale. “Tutti sanno che Babbo Natale, quello vero, vive al Polo Nord e la notte della vigilia porta i regali per grandi e piccini su una slitta trainata dalle sue nove fidate renne - scrive Fabio Gregori, responsabile Filatelia Corporate Affairs di Poste Italiane nel bollettino illustrativo che accompagna l’emissione - ogni bambino può immaginarlo o sognarlo dove e come vuole, ma quest’anno lo si può ammirare sul francobollo del Natale laico, con il suo tipico cappellino rosso e la lunga barba bianca. Dalla matita del Maestro Giorgio Cavazzano, un amabile Babbo Natale dall’aria sognante bacia un minuscolo albero che tiene in mano e che ripropone immagini e sentimenti di un passato comune e di un futuro desiderato. Il fascino che nutriamo per il periodo natalizio, per la sua magica atmosfera piena di luci, decorazioni e simboli, altro non è che un percorso che riconduce all’infanzia e all’entusiasmo dettato dalle magiche emozioni vissute nei giorni di festa. Buone feste e buon Natale a tutti!”.

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