Valle d’Aosta, 110.a edizione del Carnevale di Pont-Saint-Martin: rappresentazioni spettacolari anche in versione francobollo

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Il Carnevale di Pont-Saint-Martin, in Valle d’Aosta, con le sue origini che risalgono al XIX secolo, appartiene al genere delle rievocazioni storiche che, partendo da fatti reali o leggendari, hanno assunto la caratteristica di rappresentazioni spettacolari. Quest’anno la manifestazione celebra la 110.a edizione, per la quale arriva anche il francobollo.

 

(TurismoItaliaNews) “Nella sua odierna rappresentazione, risalente al 1910, nel Carnevale di Pont-Saint-Martin sono presenti gli elementi ancestrali comuni a tutti i Carnevali: il fuoco, il mascheramento, il banchetto, la trasgressione, la competizione, ma anche temi tipici originali – spiegano la professoressa Luciana Pramotton, autrice di ricerche e pubblicazioni sulla manifestazione, e Marco Sucquet, sindaco di Pont-Saint-Martin - i primi di questi elementi si concretizzano nel rogo del Diavolo, nella preparazione e nella distribuzione alla popolazione di enormi quantità di fagioli grassi, nella parata dei carri allegorici e nella corsa delle bighe. Il tema che dà corpo alla tradizione tipicamente ponsammartinese nasce dalla leggenda che attribuisce al Diavolo la costruzione del ponte romano del I secolo a.C. che attraversa il torrente Lys sull’antica strada delle Gallie”.

Valle d’Aosta, 110.a edizione del Carnevale di Pont-Saint-Martin: rappresentazioni spettacolari anche in versione francobollo

Secondo la leggenda gli abitanti del borgo si rivolsero a San Martino, di passaggio a Pont-Saint-Martin, preoccupati perché l’ennesima piena del torrente aveva travolto la fragile passerella che in quel tempo collegava le sponde del torrente Lys. Il Santo assicurò una soluzione. Interpellò il demonio. I due si accordarono: il maligno avrebbe provveduto all’erezione di un solidissimo ponte in pietra purché gli fosse concesso di portare con sé all’inferno chi per primo l’avesse attraversato. In una sola notte il Diavolo innalzò lo splendido arco. Ad opera compiuta, San Martino si recò presso il ponte, prese un pane, lo gettò verso l’altra sponda e liberò un cane affamato che teneva avvolto nel mantello. L’animale si lanciò sul ponte e passò così per primo. Il Diavolo, ingannato e schernito, dopo aver fatto a pezzi il povero animale, scomparve per sempre.

Oltre al Diavolo e San Martino, personaggi centrali del gruppo storico, il Carnevale mette in scena un folto gruppo di figure riferite, nei ruoli e nei costumi, allo storico passaggio dell’esercito romano in Valle d’Aosta: il console, i tribuni, i legionari, il corpo di guardia del ponte romano. Sono presenti anche i Salassi, gli antichi abitatori della Valle annientati dai colonizzatori romani. Protagonista femminile è la Ninfa del Lys, personaggio tratto dalla leggenda della bella fata maligna scacciata dalla popolazione della valle di Gressoney e scesa a valle sulle acque del torrente Lys. Quando la fata comparve a Pont-Saint-Martin sulla cresta di una gigantesca ondata, il popolo la supplicò di risparmiare il ponte. La bella si abbassò e il ponte fu salvo.

Valle d’Aosta, 110.a edizione del Carnevale di Pont-Saint-Martin: rappresentazioni spettacolari anche in versione francobollo

Il volto della bella fata si rivela al pubblico la sera del sabato grasso nel corso della cerimonia di presentazione del Carnevale dell’anno, a cui fa seguito una fiaccolata con spettacolo pirotecnico sul ponte romano. La banda musicale di Pont-Saint-Martin precede il corteo storico eseguendo l’inno del Carnevale. Le giovani ancelle che accompagnano la Ninfa, la scortano e l’aiutano nel lancio delle mimose durante la parata dall’alto del carro che rappresenta l’ondata del Lys. Il mascheramento e il travestimento sono i fondamenti del gioco del Carnevale, un gioco in cui la trasgressione e il rovesciamento dei ruoli trovano la loro massima espressione. Il pomeriggio della domenica le vie del paese sono invase da centinaia di persone, bambini organizzati dalle scuole con i loro genitori e nonni, gruppi mascherati appartenenti alle diverse “insulae” e alle varie associazioni locali, in vena di scherzi e desiderose di sfrenata allegria.

Il francobollo. In circolazione dal 20 febbraio 2020 nell’ambito della serie tematica “le Festività”, ha il valore della tariffa B pari a 1,10 euro; la tiratura è di cinquecentomila esemplari in fogli da quarantacinque. Il bozzetto, firmato da Fabio Abbati, raffigura una serie di elementi rappresentativi del Carnevale di Pont-Saint-Martin: San Martino a cavallo, il diavolo e la corsa delle bighe; sullo sfondo l’omonimo ponte romano e i fuochi d’artificio che chiudono lo storico carnevale. Poste Italiane dedica peraltro al Carnevale 2020 due cartoline filateliche, colorate ad animate.

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