Compie 10 anni il Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma nell’avveniristico edificio dell’architetto Zaha Hadid

Eugenio Serlupini, Roma
Il Maxxi di Roma? Un laboratorio di futuro. Compie dieci anni il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, che celebra il suo decennale nella consapevolezza di essersi affermato come autorevole centro dedicato alla creatività contemporanea nelle sue diverse forme. Parola di Giovanna Melandri, presidente della omonima Fondazione. L’evento trova anche una sottolineatura filatelica, con l’emissione di un francobollo dedicato al contenitore artistico che è pure un pezzo d’architettura contemporanea.
(TurismoItaliaNews) Inaugurato nel maggio 2010 e gestito da una Fondazione di diritto privato istituita dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, sotto la cui vigilanza agisce, il Maxxi ha perfezionato un inedito intreccio pubblico-privato che rappresenta un esempio fecondo nel campo delle politiche culturali, del sostegno alla produzione artistica e nella tutela e valorizzazione del patrimonio. “Pensato come grande campus e progettato da Zaha Hadid, geniale vincitrice di un concorso internazionale con una visionaria concezione degli spazi e dei materiali, il Maxxi è un’opera architettonica dalle forme innovative e spettacolari immersa nel tessuto della Roma classica, rinascimentale e barocca” sottolinea Giovanna Melandri.
Il Maxxi (il cui nome è un perfetto acronimo) produce e ospita mostre di arte, architettura, fotografia, design e progetti di moda, cinema, musica, performances di teatro e danza, lectures e incontri con artisti, architetti e altri protagonisti del nostro tempo. “È una piattaforma aperta a tutti i linguaggi espressivi, luogo di incontro, scambi e collaborazioni, spazio dinamico e aperto. Nel quale si confrontano le principali correnti e voci della scena artistica, con particolare attenzione ai fermenti e alle contraddizioni del mondo globalizzato, delle tradizioni e del dialogo nell’area mediterranea e mediorientale, della civiltà digitale e di un pianeta fragile e violato - aggiunge la presidente della Fondazione Maxxi - temi che in occasione del decennale coincidono con la sfida della pandemia affrontata ad ogni latitudine e dal comune cammino di sofferenza e responsabilità ci spronano a dare un contributo originale alla riflessione sulla condizione umana e sui nostri tumultuosi cambiamenti”.
Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. si presenta al passaggio 2010-2020 con le carte in regola nel circuito internazionale dei grandi musei. È cresciuto il pubblico: 3.328.000 visitatori nel decennio, nel 2019 raddoppiati rispetto al 2010. Sono cresciuti gli incassi (incremento di due terzi nell’ultimo quinquennio) e la dimensione sociale dell’istituzione come motore di ricerca creativa, agenzia educativa, officina di pensiero critico. “L’anima del museo è la sua collezione: abbiamo realizzato 14 allestimenti, sono oggi oltre cinquecento le opere d’arte, oltre duecentomila le opere e i documenti di architettura e fotografia di architettura. Le mostre aperte sono state 106, 32 i focus, 82 i progetti speciali. La community social sfiora i seicentomila contatti annui. Sono centocinquanta le aziende e i mecenati partner o donatori. Le attività didattiche, di alternanza scuola/lavoro e alta formazione sono una prerogativa irrinunciabile (dal 2013 il Maxxi è riconosciuto tra gli enti privati di ricerca). Il Maxxi Bvlgari Prize e il Premio italiano di architettura, in sinergia con la Triennale di Milano, ci fanno toccare altri traguardi. Con le ambizioni di un laboratorio di futuro” chiosa Giovanna Melandri.
Il francobollo che celebra il decennale è in circolazione dal 24 novembre 2020 nell’ambito della serie tematica “le Eccellenze del sapere”, con valore della tariffa B corrispondente a 1,10 euro; la tiratura annunciata è di quattrocentomila esemplari in fogli da quarantacinque, la stampa è dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa. Il bozzetto è a cura di Gaetano Ieluzzo e vignetta raffigura un particolare dell’avveniristico edificio progettato dall’architetto Zaha Hadid.