La Scuola Mosaicisti del Friuli eccellenza del sapere italiano: compie un secolo l’istituzione ispirata a preziose divinità fluviali

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L’ispirazione è nata lungo i corsi dei fiumi Tagliamento, Cellina e Meduna, preziose divinità fluviali dispensatrici di quei sassi che poi - insieme a pietre, marmi, smalti - vengono tagliati in tessere con la martellina per comporre magnifiche superfici musive. Oggi, a distanza di un secolo la Scuola Mosaicisti del Friuli è un’eccellenza italiana, nata da un progetto filantropico volto a valorizzare e trasmettere il mestiere del mosaicista, fortemente radicato nel territorio friulano. Il secolo di vita dell’istituzione viene celebrata con una serie di eventi, tra cui anche l’emissione di un francobollo.

 

(TurismoItaliaNews) L’apertura della Scuola viene quindi preparata dall’operosità e dall’ingegno dei terrazzieri e maestri mosaicisti friulani che, fin dal XV secolo, trasmettono le loro competenze tecniche all’interno delle loro imprese di famiglia, operando prima nell’ambito della Serenissima, poi in Europa e nel mondo. Tra loro Gian Domenico Facchina, mosaicista nativo di Sequals (Pn), divenuto famoso per la messa a punto della moderna tecnica del mosaico a rovescio su carta, lanciata nel magnifico foyer dell’Opéra Garnier di Parigi (1875). La diffusione del mosaico friulano nel mondo è documentata anche dai mosaici - di fine Ottocento, primi del Novecento - del Cremlino a Mosca, della Carlsberg Glyptotek a Copenaghen, di Notre Dame de la Garde a Marsiglia, della Library of Congress a Washington e così via.

La Scuola Mosaicisti del Friuli eccellenza del sapere italiano: compie un secolo l’istituzione ispirata a preziose divinità fluviali

La Scuola Mosaicisti del Friuli eccellenza del sapere italiano: compie un secolo l’istituzione ispirata a preziose divinità fluviali

“La Scuola Mosaicisti del Friuli è oggi una realtà unica e originale, un centro tutto dedicato all’arte musiva, un punto di riferimento a livello internazionale per tre aspetti fondamentali: la formazione, la promozione, la realizzazione del mosaico – sottolineano all’unisono Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani, rispettivamente presidente e direttore della Scuola - si tratta di indirizzi solidi sottolineati dal punto di vista strettamente normativo dalla legge regionale n.15 del 1988 che sancisce l’alto riconoscimento delle Istituzioni nei confronti della Scuola. Dalla sua fondazione, la Scuola Mosaicisti del Friuli esporta la cultura del fare mosaico attraverso opere che moltiplicano la conoscenza dell’arte musiva made in Italy nel mondo”.

Tra i primi lavori di grande prestigio si distinguono il mosaico segnalato alla Biennale di Monza per la Fontana progettata da Raimondo D’Aronco (1923) e i mosaici su ideazione del designer Marcello Nizzoli quali elementi d’arredo promozionali per la Campari. Note sono le realizzazioni musive al Foro Italico di Roma negli anni Trenta, l’esecuzione e posa dei mosaici dell’Hotel Kawakyu a Shirihama (Giappone) e del Santo Sepolcro a Gerusalemme negli anni Novanta, per non dimenticare gli interventi musivi più attuali, capaci di valorizzare il mosaico come espressione della contemporaneità (Saetta iridescente a Ground Zero, New York, 2004; Cielo e laguna a Graz in Austria, 2010; La Sacra Famiglia a Pordenone, 2013; Luce, movimento, colore a Spilimbergo, 2022). Da segnalare anche il collegamento con la dimensione del design attraverso le collaborazioni con gli architetti Ugo La Pietra e Paolo Coretti, da cui sono nate anche le partecipazioni agli eventi espositivi nazionali e internazionali quali “Abitare il Tempo”, “Tendenza Mosaico”, “Homo Faber: Crafting a more human future”.

La Scuola Mosaicisti del Friuli eccellenza del sapere italiano: compie un secolo l’istituzione ispirata a preziose divinità fluviali

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“Dalla tradizione romana e bizantina all’evoluzione delle tecniche moderna e contemporanea, la Scuola Mosaicisti del Friuli valorizza la storia del mosaico e la tradizione del territorio, ma promuove anche la ricerca, la sperimentazione, il confronto con la dimensione e la cultura contemporanee, rinnovando motivazioni per continuare a crescere e a guardare al futuro” chiosano Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani nel bollettino illustrativo del francobollo stampato dall’Ipzs di Roma.

Francobollo che ha una particolarità: ha infatti un formato tondo inserito all’interno di un riquadro. Inquadrato nella serie tematica “le Eccellenze del sapere”, il dentello postale è in circolazione dal 22 aprile 2022, ha il valore della tariffa B  pari a 1,10 euro e una tiratura di trecentomila esemplari in fogli da ventotto. Il bozzetto è a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa, con la vignetta che riproduce un tondo in mosaico con motivi floreali stilizzati e, a giro, la scritta “Scuola Mosaicisti Spilimbergo”, realizzato dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli; sulla cornice è ripetuto un particolare del mosaico.

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