Giornata internazionale della montagna: la Repubblica di San Marino manda in pista una moneta in argento da 5 euro
Celebre per il monte Titano, la Repubblica di San Marino non si fa sfuggire l'occasione di celebrare la Giornata internazionale della montagna coniando una moneta in argento da 5 euro distribuita contestualmente alla monetazione divisionale fior di conio 2022 in circolazione dal 26 luglio. Sul rovescio della moneta da 5 euro è raffigurata la Prima Torre che si erge proprio sulla sommità del Titano.
(TurismoItaliaNews) La Giornata internazionale della montagna, ricorrenza istituita dall'Assemblea Generale dell’Onu e guidata a livello globale dalla Fao, si celebra l'11 dicembre in tutto il mondo. L'obiettivo della Giornata è quello sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione degli ecosistemi montani e sul necessario sviluppo sostenibile della montagna, sede di un inestimabile patrimonio di biodiversità e di risorse primarie. Come soggetto della moneta in argento da 5 euro è stata scelta la Prima Torre che sorge sul Monte Titano,la maggiore e la più antica delle tre rocche, risalente all'XI secolo. Sul dritto della moneta, la cui tiratura è di 9.000 esemplari, è raffigurata una composizione simbolica con le Tre Torri che si stagliano sul Monte Titano, sulle cui cime sono poste le tre Penne, simboli della Repubblica di San Marino.
Come di consueto, ovviamente, il resto della monetazione divisionale fior di conio 2022, la cui tiratura è di 11.000 esemplari. La facciata della chiesa dei Cappuccini è riprodotta sulla moneta da 5 centesimi a partire dal 2017: l'edificio risale al XVI secolo ed è dedicato a San Quirino, in memoria del fallito tentativo di occupare la Repubblica da parte di Fabiano da Monte San Savino il 4 giugno 1543. La facciata presenta un armonioso porticato, sotto il quale nel 1849 Garibaldi, rifugiatosi a San Marino per sfuggire all’esercito austriaco, sciolse le sue truppe. Sul sagrato si trova una colonna con un’edicola contenente la statua di San Francesco benedicente, entrambi risalenti all’inizio del Novecento. Alla chiesa è annesso il convento con il chiostro che conserva un caratteristico pozzo. Dietro la chiesa dei Cappuccini è attualmente collocato il carcere omonimo.