I pionieri degli Oceani: dalla prima circumnavigazione del mondo alla scoperta dell'Oceania
Eugenio Serlupini, Lisbona
Partivano verso l'ignoto, ma con la consapevolezza che “qualcosa” avrebbero trovato: nuovi territori, conferme ai loro studi e alle loro supposizioni, elementi innovativi per la descrizione del mondo, popoli sconosciuti. Esploratori e viaggiatori ante-litteram, con la loro caparbietà e le loro intuizioni hanno in qualche modo reso il nostro pianeta “più piccolo”, accorciando distanze che sembravano insuperabili. Da Miguel López de Legazpi a Magellano, fino a Juan Sebastian Elcano, le loro avventure hanno aperto prospettive imprevedibili.
(TurismoItaliaNews) Il suo nome è annoverato tra gli scopritori dell'Oceania e a celebrarlo in questo 2020 è Madrid. Conosciuto con il soprannome di «el Adelantado», il Governatore, e «el Viejo», il vecchio, Miguel López de Legazpi è stato il condottiero, navigatore e governatore che ha istituito il primo insediamento spagnolo nelle Indie orientali quando la sua spedizione attraversando l'Oceano Pacifico dal vicereame della Nuova Spagna nell'attuale Messico, è arrivato nelle Filippine. A lui si deve la fondazione della città di Cebu nel 1565 e poi di Manila sei anni più tardi. Oggi Cebu è una delle mete più apprezzate dal turismo internazionale per spiagge dalla sabbia più bianca del mondo (come tengono a dire qui nelle Filippine), celebri per le impressionanti viste panoramiche e per la bellezza delle isole di Bantayan e Malapascua, dove fare snorkeling e rilassarsi davanti all'oceano è un must. Manila tra mille contraddizioni e problemi, è una delle città più cosmopolite del mondo e la sua area metropolitana è il centro economico, culturale ed industriale del Paese.
Da quel sedicesimo secolo, periodo d'oro per le esplorazioni navali, di tempo ne è passato parecchio e il mondo è completamente cambiato. Miguel López de Legazp (1510 circa - 1572) da queste parti ha giocato un ruolo fondamentale e lasciato il segno: è stato il primo governatore generale delle Indie orientali spagnole, che ai suoi tempi includeva oltre alle Filippine, altri arcipelaghi del Pacifico come Guam e le Isole Marianne. La capitale della provincia di Albay porta il suo nome.
E oltre mezzo millennio è trascorso da quando si mettevano in mare Fernão de Magalhães e poi Sebastian Elcano per il loro viaggio passato alla storia come la prima circumnavigazione del mondo. Ferdinando Magellano (che morirà prima che il viaggio finisse, con passaggio del testimone a Elcano) aveva ricevuto istruzioni chiare e diplomatiche dal giovane re absburgico Carlo, il futuro imperatore Carlo V: “Da prima dovete andare, con buona fortuna, a scoprire la parte dell'Oceano entro i nostri limiti e demarcazione... potrete anche scoprire in ciascuna di queste parti ciò che non è stato ancora scoperto, cosicché non scopriate né facciate alcunché nella demarcazione e limiti del Serenissimo Sovrano del Portogallo... né a suo pregiudizio ma solo entro i limiti della nostra demarcazione...”.
Magellano, portoghese di nascita, hidalgo ossia della nobiltà inferiore, nel 1517, a 37 anni, aveva rinunciato alla sua nazionalità perché non sufficientemente apprezzato dalla Corona, per traslocare in Spagna al servizio della Corona di Madrid. Il futuro lo avrebbe collocato tra i grandi: non solo come il più grande navigatore, ma anche come il più deciso e ricordato come l'artefice della prima circumnavigazione del mondo. La scoperta da parte sua dello Stretto che oggi porta il suo nome aveva dimostrato che c'era un passaggio verso l'Oriente, a sud delle Americhe da poco scoperte. A finire il lavoro, ci penserà in realtà Juan Sebastián Elcano, conosciuto come El Cano, esploratore spagnolo originario dei Paesi Baschi, membro e comandante della spedizione di Magellano, che sostituirà divenendo il primo europeo a circumnavigare la Terra.
“L'universalità di questa svolta storica è duratura e subisce un rinnovamento continuo. Ricordando questo fondamentale e risultato pionieristico nella creazione del mondo globale come sappiamo oggi, e rivisitando la biografia dei suoi protagonisti, insieme alla responsabilità storica che rappresenta, ci offre l'opportunità per un'ampia riflessione sugli scambi sociali e culturali che sin da allora hanno modificato il paesaggio naturale ed umano del nostro pianeta” commenta José Marques, che ha presieduto il Comitato per le celebrazioni del 500° anniversario della prima circumnavigazione.
“La celebrazione della circumnavigazione iniziata nel 1519 e conclusa nel 1522, è anche un riconoscimento ed apprezzamento della cultura di tutti i popoli. I resoconti storici mostrano che l'equipaggio di cui era al comando Magellano includeva marinai di oltre dieci nazionalità. In altre parole, questo risultato storico è stato possibile solo grazie ad un vero sforzo di cooperazione internazionale. Quel che era cinque secoli fa è una realtà che dovrebbe essere evidenziata come parte del bene più grande, fondamentale per il benessere umano e una società più armoniosa” aggiunge José Marques. E dunque il percorso aperto dal navigatore portoghese rappresenta in modo reale la prima “visione” integrale del mondo, manifestata nella singolarità di un punto di vista geografico, culturale, scientifico e socio-economico. “Un punto di riferimento storico che merita di essere proiettato nel 21° secolo” chiosa Marques.
Portogallo e Spagna nel 2019 hanno voluto celebrare congiuntamente il 500° dell'avvio della prima circumnavigazione del mondo da parte di Magellano prima e Juan Sebastian Elcano poi attraverso l'emissione di francobolli a soggetto ed impostazione comune: come piccoli frammenti di arte grafica, i francobolli diventano un veicolo per le destinazioni insondabili dell'immaginazione, su quelle lettere che continuano ad attraversare i confini con la ricchezza senza tempo della parola scritta, nonostante i progressi dei nuovi media digitali. E nel 2020 la Spagna torna sul tema celebrando con un francobollo Miguel López de Legazpi tra gli scopritori dell'Oceania, mentre il Portogallo ricorda il 500° dell'attraversamento dello Stretto di Magellano.