Giuseppe Botti, Roma
Sono otto le varietà autoctone che lo caratterizzano: Itrana, Carboncella, Moraiolo, Caninese, Salviana, Rosciola, Marina e Sirole (a cui si aggiungono le due di uso consuetudinario Frantoio e Leccino). Un prodotto che arriva da molto lontano nella storia: nel Lazio, sin dal VII-VI avanti Cristo, si trovano tracce evidenti dell’utilizzazione dell’ulivo, che oggi domina il paesaggio. E’ con queste premesse che l’«Olio di Roma» conquista l’Indicazione geografica protetta.