Elaios: l’olio evo della cooperativa Terre di Molinara ottenuto da olive Ortice è ora presidio Slow Food della Campania

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Elaios, l’olio extravergine di oliva monovarietale ottenuto da olive Ortice provenienti unicamente dal comune Sannita Molinara nella provincia di Benevento e prodotto dalla cooperativa agricola Terre di Molinara, ha ricevuto il Presidio Slow Food e dunque è tra le produzioni di qualità tutelate e salvaguardate dall’associazione attenta a valorizzare il cibo buono, pulito e giusto.

 

(TurismoItaliaNews) È un risultato importante per Terre di Molinara ancor più perché Elaios ha superato prima le selezioni regionali e poi quelle nazionali a Bra dove sono arrivati i migliori oli d’Italia. “Ce lo meritiamo questo riconoscimento – afferma, senza nascondere una punta di orgoglio, il presidente Rocco Cirocco - soprattutto lo meritano i soci che credono nelle potenzialità della cooperativa e finalmente vedono il loro lavoro riconosciuto. E poi – continua – lo merita Molinara, questa terra che ha iniziato a capire ed apprezzare la sua vera ricchezza”.

Sono circa tre gli ettari di uliveti secolari selezionati dall’agronomo della cooperativa Vincenzo Coppola da cui nasce Elaios. Circa seicento piante di Ortice, cultivar straordinaria per gusto e profumo, tra le colline in un’altitudine che varia dai trecento fino ai cinquecento metri. Diffusa soprattutto nell’area fortorina e dell’Alto Tammaro, l’Ortice conferisce all’olio sentori di erba, foglia e pomodoro verde sostenuti da amaro e piccante in un giusto equilibrio. I terreni della cooperativa agricola Terre di Molinara sono fertilizzati con concimi biologici. Le erbe spontanee sono falciate e lasciate in campo. La raccolta è fatta nella prima metà di ottobre esclusivamente a mano e la lavorazione avviene entro le ventiquattro ore. L’olio è conservato in contenitori di acciaio inox presso lo stabilimento della cooperativa inaugurato l’8 Dicembre 2017.

“Dell’annata 2017 sono stati prodotti cinque quintali di Elaios – aggiunge il presidente Cirocco - quando abbiamo pensato all’etichetta, è stato naturale pensare a qualcosa che rappresentasse Molinara. Il nome scelto, difatti, prende origine dalla storia del paese, la più antica legata al dominio bizantino di queste terre ricche di uliveti fin da quel tempo lontano. Per questo dico – conferma Cirocco – che il riconoscimento è per Molinara e aggiungo che ora è il tempo per dare luogo a qualcosa di più grande e interessante insieme ai comuni di quest’area che come Molinara coltivano Ortice e producono grandi oli”. Come sostiene il presidente Cirocco, il Sannio e l’Alto Tammaro sono vaste aree accomunate da questa produzione che, senza più ombra di dubbio, è riconosciuta come pregiata e potenzialmente interessante anche dal punto di vista economico.

“Noi, attraverso la cooperativa, abbiamo messo insieme i nostri sforzi e senza aiuti alcuni, sosteniamo singolarmente, socio per socio, gli investimenti. Faccio appello alle istituzioni affinchè siano capaci innanzitutto di riconoscere quanto fatto e, ancor di più, quanto sia necessario tutelare e valorizzare lo sviluppo rurale che produce ed esalta la qualità delle nostre coltivazioni autoctone. E poi, solo dopo aver preso coscienza della necessità o meno di sostenere le iniziative dei singoli produttori, avviare ogni possibile iniziativa per unire gli sforzi e dare vita a qualcosa che sappia far conoscere la produzione di olio da cultivar Ortice, tipica di queste aree, attraverso un marchio o, perché no, un riconoscimento Dop”. Lo spunto lanciato da Rocco Cirocco può aprire una interessante discussione nella provincia sannita.

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