L’Olio di Roma Igp nel Registro europeo delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette
Giuseppe Botti, Viterbo / Lazio
Un netto profumo fruttato di oliva di intensità variabile con evidenti note di pomodoro e carciofo o mandorla o erbaceo. Al gusto si esprime con sentori vegetali, note di amaro e piccante di intensità variabile a cui possono associarsi note di pomodoro, carciofo o mandorla. Sono le caratteristiche dell’ Olio di Roma, finalmente iscritto nel Registro europeo delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Il provvedimento interessa una buona porzione del Lazio, a partire dalla Tuscia.
(TurismoItaliaNews) L’ufficializzazione arriva con il provvedimento del 4 agosto 2021 del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Questa Igp si contraddistingue per la grande varietà di caratteristiche sensoriali che traggono origine dal genotipo delle sue numerose cultivar autoctone, dalle particolarita dell'ambiente geografico e dalle spiccate qualità che da tempo lo fanno arrivare a tavola.
La zona di produzione dell'Indicazione Geografica Protetta comprende questi comuni:
-l’ntera Provincia di Viterbo;
-in Provincia di Rieti: Collevecchio, Stimigliano, Forano, Selci, Cantalupo in Sabina, Poggio Catino, Fara in Sabina, Castelnuovo di Farfa, Toffia, Salisano, Poggio Nativo, Frasso Sabino, Scandriglia, Orvinio, Mompeo, Casaprota, Poggio San Lorenzo, Monteleone Sabino, Poggio Moiano, Colle di Tora, Montenero Sabino, Montebuono, Tarano, Torri in Sabina, Vacone, Configni, Cottanello, Montasola, Casperia, Roccantica, Torricella in Sabina, Montopoli di Sabina, Magliano Sabina, Poggio Mirteto, Rocca Sinibalda, Longone Sabino, Monte San Giovanni in Sabina, Varco Sabino, Belmonte in Sabina, Rieti, Cantalice, Borgo Velino, Antrodoco, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Contigliano, Ascrea, Colli sul Vellino, Vacone, Morro Reatino, Paganico Sabino, Pescorocchiano, Poggio Bustone, Pozzaglia Sabina e Rivodutri;
-l’intera Provincia di Roma, tranne i comuni di Anzio, Arcinazzo Romano, Allumiere, Camerata Nuova, Colleferro, Jenne, Tolfa, Riofreddo, Santa Marinella, Valmontone, Vallepietra, Vallinfreda,
Vivaro Romano;
-l’intera Provincia di Frosinone tranne i comuni di Acquafondata, Filettino, Trevi nel Lazio e Viticuso;
l’intera Provincia di Latina tranne i comuni di Latina, Pontinia, Sabaudia e San Felice Circeo.
Le varietà presenti che concorrono all'Indicazione Geografica Protetta dell’Olio di Roma, senza altra menzione geografica aggiuntiva, da sole o congiuntamente, sono le varietà autoctone Itrana; Carboncella; Moraiolo; Caninese; Salviana; Rosciola; Marina; Sirole; Maurino; Pendolino; le varietà di uso consuetudinario Frantoio eLeccino; per un minimo del 80%.
Gli oliveti caratterizzano l'intero paesaggio del territorio interessata dall’Igp, con la presenza di olivi secolari e una ricchezza di ecotipi di olivo identitari dell'ambito geografico. La coltura dell'olivo è diffusa per una superficie investita di oltre 63.000 ettari che si estendono dal livello del mare fino agli 800 metri di altitudine, rappresentandoquasi il 50% dell'intera superficie destinata complessivamente alle colture arboree.