Nella bellissima Innsbruck la buonissima cucina italiana firmata dal veneto Giorgio Bottacin, connubio… esplosivo
Giovanni Bosi, Innsbruck / Austria
Un alfiere della cucina italiana. Un baluardo della genuinità e del km 0, anche se lui vive e lavora oltralpe. Un entusiasta delle bontà del Belpaese. Un purista della tradizione. E’ riuscito a far mangiare i carciofi a chi li considerava alla stregua di fiori da regalare confezionati in bouquet come le rose. Dategli la definizione che più vi aggrada, ma questo realmente è chef Giorgio Bottacin, punto di riferimento della nostra enogastronomia ad Innsbruck, la perla delle Alpi, nel Tirolo austriaco. Siamo andati a trovarlo.
(TurismoItaliaNews) Il suo ristorante, che lui modestamente definisce tavola calda e bottega, è il CasoInn in Museumstrasse 19 ad Innsbruck. Siamo nel cuore di questa meravigliosa città austriaca, meta del turismo internazionale, amatissima peraltro dagli italiani che non perdono occasione per venire qui. D’altronde, cultura e natura, montagne e vallate, tradizioni e tendenze trovano nell’affascinante città e nel suo territorio espressioni di alto livello. “Qui si può partire dal cuore della capitale del Tirolo per raggiungere in soli 20 minuti le cime della Nordkette e vivere da vicino l’ambiente alpino osservando dall’alto la pulsante vita della città ai propri piedi. Oppure si può fare un viaggio nel tempo e scoprire lo stile alpino-urbano passando dall’architettura moderna agli edifici storici. Il fascino speciale della città vecchia con le sue famose attrazioni turistiche è solo a un soffio dalla prossima escursione a piedi o in bicicletta, dalla prossima area sciistica o dall’avventura di un’escursione invernale” sottolinea Guido Vianello di Innsbruck Tourismus.
La gastronomia gioca un ruolo altrettanto importante in un’offerta turistica variegata: dalle locande ai rifugi di montagna, ai ristoranti per gourmet e gourmand del centro, si tessono ovviamente le lodi della cucina tirolese, con i locali pluristellati e l'alta gastronomia che incantano con creazioni di haute cuisine. E’ fin troppo evidente che la vicinanza di Innsbruck all'Italia, si percepisce anche nell'elevato numero di ristoranti italiani, dove si possono gustare antipasti, paste tradizionali, pizza al forno di legna e specialità di pesce. Eppure… si fa presto a dire cucina italiana. Spesso le contaminazioni con gli usi locali (ma questa è una regola che vale in tutto il mondo) finiscono con il rendere non più riconoscibile la cucina del Belpaese.
Ci fa ricredere, in tal senso Giorgio Bottacin con il suo CasoInn. Originario di San Donà di Piave, dunque veneto doc e come tale destinato a non dimenticare mai e comunque la sua provenienza, questo “oste con la passione per la cucina”, come lui ama definirsi, è uno chef a tutti gli effetti. Il km 0? Parte in piena notte per raggiungere il mercato ortofrutticolo di Treviso dove trova quello che gli serve per proporre a tavola piatti italiani doc con prodotti stagionali (neanche a dirlo). Il menù è chiarissimo: bigoi in salsa, moscardini, le sarde in saor e altri piatti tipici veneti; e poi paccheri alla genovese napoletana, spaghetti con vongole e bottarga di tonno, prosciutto di Parma e melone, stracciatella e grana; carciofi in tutti i modi (qui che non sono abituati a mangiarli, ma li considerano solo a scopo decorativo). Lo spritz? Solo con il veneziano Select. Insomma: buon appettito nella straordinaria città di Innsbruck. Oh, non dimenticatevi però dell’altrettanto buonissima cucina tirolese. Ne vale la pena…
Per saperne di più
www.casoinn.at
facebook/casoinn
www.innsbruck.info/it/
