L'equazione è perfetta: nel borgo più bello di Francia, Montpeyroux, il buono (e il bello) del Bistrot di chef Cyrille Zen

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Giovanni Bosi, Montpeyroux / Francia

L'equazione è perfetta: il borgo più bello di Francia sta alla cucina del top chef, come la storia e l'architettura di ieri stanno alla ricerca e all'innovazione in cucina. Così chef Cyrille Zen (già stellato in un altro ristorante) ha deciso di aprire il suo Bistrot a Montpeyroux: il buono nel bello. Una scelta non banale nemmeno per Cyrille Zen. Questo villaggio classificato come uno dei borghi più belli di Francia, a soli 20 km da Clermont-Ferrand, in Auvergne, dà vita ad una sinergia incredibile: ognuno è l'attrazione dell'altro. Basti considerare che in questo paese arrivano 150mila turisti all'anno. I piatti di Cyrille sono autentiche opere d'arte, dove gli ingredienti a km 0 sono ovviamente protagonisti. Gusto eccellente con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Poesia nel piatto.

 

(TurismoItaliaNews) E’ uno dei primissimi punti di interesse del capoluogo dell’Alvernia, tanto che da quell’importante asse viario chiamato “Meridienne”, l'armoniosa sagoma del paese, arrotolato ai piedi del suo mastio, esorta il visitatore a fermarsi per un’incursione nel medioevo. Siamo a Montpeyroux, a sud di Clermont-Ferrand, a due passi dalla catena del Puy-de-Dôme classificato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. E Montpeyroux, per il suo clima e la sua architettura, ha l’anima già meridionale. Un borgo affascinante che ha un motivo in più per essere visitato, quasi in una sorta di simbiosi in cui l’uno non può fare a meno dell’altro, attrazione nell’attrazione.

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Il protagonista è chef Cyrille Zen con il suo Bistrot, che scopri immediatamente aggirandoti nelle curatissime viuzze e piazzette di Montpeyroux. Si capisce subito che in questo borgo i primi a tenerci sono proprio i suoi abitanti e tutti i suoi protagonisti, compreso un gattone dal pelo rosso che dorme beatamente al sole acciambellato sul davanzale di una finestra dalle imposte di colore azzurro mediterraneo. Il mare ovviamente è lontano, ma tutto contribuisce a costruire un’atmosfera fatata e ammaliante.

Bistrot, dunque. Il termine giusto per indicare un luogo dove non solo si gustano delizie buone e belle da vedere, ma dove Cyrille Zen continua ogni giorno a portare avanti la sua ricerca sui migliori ingredienti, possibilmente a chilometri 0, ma anche sulle più audaci combinazioni, in un equilibrato mix fra tradizione ed innovazione. Lo spiega lo stesso nome dato al suo ristorante, Bistro appunto, che lo chef rivela essere un acronimo: B come bien de chez nous; I come innovation culinaire; S come saisonnalité des produits cuisinés; T come trésors gourmands; R come rustique; O come originalité de la carte; T come terroir. Anche se in francese (ovviamente), lo spirito dello chef è chiarissimo! Così fra entrée, piatti principali (sempre con contorto) e dessert, il suo menù è una sinfonia di sapori e una tavolozza di colori.

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Ma chi è esattamente Cyrille Zen? Beh, diciamo subito che qui in Francia – ma non solo – è un monumento della cucina, apprezzatissimo quanto amatissimo. E’ nel cuore del Puy-de-Dôme, nel comune di Parent, che Cyrille ha imparato a scegliere e rispettare gli ingredienti. In cucina è stata la madre ad affidargli i segreti per preparare un coq au vin o uno stufato di coniglio, a cui lui ha però aggiunto il tocco personale attraverso una sperimentazione delle ricette. L’amore per la gastronomia l’ha dichiarato già all'età di 14 anni, quando si è iscritto all’eccellente scuola alberghiera di Saint-Chély-d'Apcher, nella Lozère. Nel 2000, a soli 21 anni Cyrille è diventato lo chef più giovane dell’Auvergnat acquistando il suo primo ristorante a Parent.

E il successo non ha tardato ad arrivare. Nel 2005 lo chef ha incontrato sua moglie Audrey. Da lì in poi il suo cammino professionale si è arricchito di risultato, compresa la stella che nel 2011 lo ha incluso nella celebre Guida Rossa Michelin. Nel 2012 è stato selezionato per partecipare alle cucine dello show televisivo Top Chef su M6: la partecipazione di uno chef stellato è stata una novità assoluta per il programma, con lui che approda sino alla finale, conquistando il grande pubblico. E’ nel 2014 che la sua passione lo conduce a Montpeyroux, uno dei borghi più belli della Francia, con l'apertura del secondo locale “Le Bistrot Zen”. Nel 2020, sempre alla ricerca di nuove avventure e tramandando il suo know-how, lo chef è entrato a far parte della scuola alberghiera “Sacré Coeur” di Saint Chély d'Apcher come docente di cucina.

L'equazione è perfetta: nel borgo più bello di Francia, Montpeyroux, il buono (e il bello) del Bistrot di chef Cyrille Zen

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Montpeyroux, dunque. Prima di avventurarsi a salire sulla sommità della Torre cilindrica del tredicesimo secolo, da cui si gode un panorama mozzafiato a 360 gradi del territorio circostante, vale sicuramente la “pena” (un eufemismo, ovviamente, perché è decisamente un piacere!) fermarsi al suo bistrot e gustare uno dei suoi meravigliosi piatti.

Per saperne di più
cyrillezen.com/le-chef
www.france.fr
www.les-plus-beaux-villages-de-france.org

 

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Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – twitter: @giornalista3

 

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