A tavola con re, regine e le eccellenze dei territorio: con chef Fulvio Siccardi ecco come si mangiava alla corte dei Savoia nelle splendide Residenze Patrimonio Unesco

Giovanni Bosi, Torino
L’abbinamento è quanto mai straordinario. Da un lato re, regine e nobili di altri tempi; dall’altro eccellenze enogastronomiche che oggi sono patrimonio dell’umanità al pari degli splendidi edifici che accoglievano gli uni e le altre. Loro sono i Savoia, da conoscere meglio nella cornice delle Residenze Sabaude che per volontà dell’Unesco sono un sito seriale di ben 22 edifici, 11 dei quali nel centro di Torino e gli altri distribuiti intorno al capoluogo piemontese. Ma a ben guardare il protagonista è anche il buon gusto… Tutto da scoprire o riscoprire insieme allo chef pluristellato torinese Fulvio Siccardi.
(TurismoItaliaNews) Cominciamo proprio da lui. Fulvio Siccardi, 2 Stelle Michelin, è un grande della cucina che è riuscito ad imporsi non solo per la sua grande professionalità e conoscenza della materia, ma anche per le sue maniere gentili che ti fanno sentire a casa e ti coinvolgono / avvolgono nei suoi piatti. Torinese appassionato nel suo territorio, lo Chef neanche a dirlo è attentissimo alla tradizione, senza rinunciare all’opportunità di innovare. Del resto, se parli dei Savoia – coloro che a partire dal 1563 con il duca di Savoia, Emanuele Filiberto hanno iniziato a creare da queste parti un sistema di maisons de plaisance, la “Corona di Delizie” – non puoi parlare solo di tesori artistici, ma persino di tradizione enogastronomica. Che è ugualmente una ricchezza. Ce lo testimonia il trattato di cucina del cuoco di corte Giovanni Vialardi (1804 – 1872), che ha tramandato un vero e proprio abecedario sul modo di mangiare a corte.
E che proprio chef Fulvio Siccardi ha voluto “rileggere” per noi, mettendo a punto un menù che mette insieme piatti della vera tradizione con un tocco di contemporaneità: Friciulin di erbette spontanee, zucchine e uova di quaglia in carpione, vitello tonnato, uova pochè in scarpetta con pomodoro e erbe aromatiche, gnocchi di patate alle verdure stagionali e spugnole, Capunet moderno di riso, cavolo e salsiccia con salsa di Robiola, Savoiardi classici con zabaione al Vermouth. Il tutto con i sapienti abbinamenti di vino della sommelier Martina Doglio Cotto, altra grande entusiasta del suo Piemonte.
E questa è una delle esperienze che mette al centro “Vita Di Corte – Ciclovie Reali”, il progetto che unisce cicloturismo, recupero delle tradizioni gastronomiche sabaude e cultura per proporre una nuova offerta ai turisti: 400 km di percorsi cicloturistici attraverso i parchi e le aree naturalistiche della pianura. Progetto ideato e promosso dal Consorzio Turistico Terre Reali del Piemonte. Un’alleanza sinergica tra le Ascom di Bra, Fossano, Savigliano, Federalberghi Torino e un centinaio tra strutture ricettive, ristoranti ed enti locali che hanno deciso di allearsi e mettersi in rete per valorizzare quanto di meglio i luoghi offrono. Facendo leva su quel modo di viaggiare che piace sempre di più: il cicloturismo, muoversi cioè in modo ecosostenibile; e le eccellenze enogastronomiche di un territorio di grande fascino fra Torino e Cuneo.