Il cocomero, dall'Aduc consigli per gli acquisti: per sceglierlo “gratta e bussa”

E' la frutta di stagione per eccellenza, simbolo dell'estate e pure delle vacanze, delle serate trascorse con gli amici a gustarlo. E' il cocomero, rinfrescante e dunque nella stagione più calda può rivelarsi una buona fonte per reintegrare il nostro corpo. Ma con qualche paletto, anche per quanto riguarda la scelta, per risparmiarsi brutte sorprese a casa, soprattutto quanto si compra intero.
(TurismoItaliaNews) I consigli su come fare arrivano dall'Aduc, l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, che ha affrontato proprio il tema della frutta di stagione. Cocomero o anguria, questo dolcissimo frutto appartiene alla famiglia delle zucche ed è forse il più caratteristico in estate, praticamente irrinunciabile. “Noto fin dall’antichità, addirittura dal periodo preistorico – spiegano dall'Aduc - il cocomero era mangiato dagli Egizi più di 4.000 anni fa. Ne parliamo perché il caldo di questi giorni induce ad una maggiore perdita di acqua e sali minerali che devono essere reintegrati. Il cocomero, o anguria, è praticamente una bibita, contiene, infatti, il 95% d’acqua e per questo in alcune regioni d’Europa è conosciuto come melone d'acqua. Ha un buon contenuto di potassio (che si perde con il sudore) e il sapore dolce è dovuto più che agli zuccheri a particolari sostanze aromatiche, il che rende il cocomero un eccellente prodotto per le diete dimagranti, anche perché le stesse sostanze aromatiche danno un senso di sazietà”.
Insomma mangiare una fetta di cocomero equivale a bere un bicchiere d'acqua. “Occorre far attenzione ai semi perché contengono glucosidi che hanno una forte azione purgante, non vanno, quindi, deglutiti interi e tanto meno masticati – sottolineano dall'Aduc - un buon cocomero si riconosce dalla buccia, di color verde scuro o con venature grigie, che alla percussione con le nocche delle dita deve dare un suono 'sordo'. Un metodo classico, che si usava tempo, fa era quello di assaggiarne un tassello, una prova concreta insomma, oggi questo non è più possibile ma si può ricorrere ad un altro espediente pragmatico: grattare la buccia con l'unghia, se viene via facilmente il cocomero è maturo al punto giusto”.