Si allunga la Strada dell'Argento in Spagna: altri quattro Comuni nella Rete delle Ciudades en la Ruta de la Plata

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Quattro nuovi comuni, tutti dell'Estremadura, entrano nella Red de Cooperación de Ciudades en la Ruta de la Plata: sono Aldeanueva del Camino e Garrovillas de Alconétar, nella provincia di Cáceres; e Aljucén e Villafranca de los Barros, nella provincia di Badajoz. Con l'accorpamento di questi nuovi territori, sono ormai una quarantina i soci che uniscono gli sforzi per valorizzare le risorse turistiche, storiche, culturali, paesaggistiche, naturalistiche ed enogastronomiche dei luoghi attraversati da questo itinerario storico, contribuendo così a rilanciarne economia e sviluppo.

 

(TurismoItaliaNews) La Rete di cooperazione delle città sulla Via dell'Argento ha tenuto a Zamora la sua assemblea generale annuale, conclusasi con l'approvazione del bilancio dell'associazione per l'esercizio 2022. Ma cosa riguarda oggi esattamente? La Vía de la Plata è un itinerario turistico moderno che attraversa l'ovest della penisola iberica, toccando quattro comunità autonome e sette province su un asse sud-nord di quasi 900 km e per un'estensione territoriale di oltre 120.000 kmq. La Strada diventa così la vetrina per interessanti siti archeologici, risultato del passaggio di diverse culture nel corso di 2.000 anni, e un importante patrimonio culturale e artistico. Di fatto è anche un viaggio attraverso la gastronomia spagnola, la ricchezza ecologica e la varietà dei paesaggi che si possono trovare nella penisola iberica.

Zamora

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L'origine del nome sarebbe araba, derivata da "BaLaTa" (lastra, mattone, dunque lastricato). Quando si pronuncia questa parola, la chiusura di B e L richiama il termine “argento”, con l'effetto che nel tempo la gente ha iniziato a chiamarla così. Dunque, nonostante il suo nome, non è mai stata un cammino di circolazione del commercio dell'argento, ma la sua denominazione si deve, come in altri casi, ad un'evoluzione popolare originata da una confusione fonetica. Durante l'epoca andalusa, questa rotta fu denominata al-Balat (il cammino lastricato), parola molto frequente in altre zone della Spagna e che origina toponimi come Albalat y Albalate. È possibile che questa pronuncia inducesse la gente a collegare il suono di questa parola a quella per argento, e da lì si iniziasse a denominarla come Via dell'argento in un'epoca non precisata: nel 1504 e nel 1507, quando si documenta per la prima volta con Cristoforo Colombo e Antonio de Nebrija, rispettivamente.

Da sud, l'itinerario inizia nella Vega del Guadalquivir andalusa e nella sierra settentrionale di Siviglia, per attraversare la Sierra Morena e terminare nei pascoli e nelle foreste di lecci e macchia dell'Estremadura solcata dai fiumi Guadiana e Tago. Dopo aver attraversato la bellissima Sierra de Béjar, i prati di Salamanca si trasformano nelle caratteristiche pianure cerealicole castigliane, irrigate dai fiumi Duero ed Esla, in cui sorgono importanti zone umide come le lagune di Villafáfila. A nord della provincia di León, con il magnifico paesaggio della Cordigliera Cantabrica come sfondo, il verde paesaggio della montagna asturiana annuncia la fine del percorso vicino al Mar Cantabrico. In questo quadro, il Cammino comprende quattro Riserve della Biosfera Unesco (una nelle Asturie, due in Castilla y León e una in Estremadura) e due parchi nazionali (Doñana a Siviglia e Monfragüe a Cáceres), oltre a numerosi parchi e riserve naturali che ospitano una fauna ricca e variegata e permettono al viaggiatore di godere di una natura unica e di una bellezza inconsueta. Per scoprirla c'è un'importante rete di strutture agrituristiche in cui soggiornare.

Zamora

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Approvati all'unanimità dall'assemblea della Rete anche il piano d'azione per il 2023, che dà continuità alle iniziative avviate negli anni precedenti, e il relativo budget. Nel prossimo esercizio l'attività della Rete di Cooperazione si baserà su quattro aspetti fondamentali: dare nuovo slancio alla Strada come meta ideale per gli amanti del cicloturismo (La Ruta en Bici); riprendere il progetto Ruta 66 Ibérica in collaborazione con l'Associação de Municípios da Rota da Estrada Nacional 2, una grande opportunità per consolidare la Vía de la Plata Route come prodotto turistico ideale per i viaggiatori in moto (The Motorcycle Route). "Questa iniziativa - ha spiegato Luisa Ferrero, responsabile dell'Ufficio di direzionetecnica - cerca di offrire un'esperienza unica, che evidenzi i valori unici del territorio coperto dallo sviluppo di entrambi i percorsi".

E come terzo e quarto pilastro, impegnarsi a collaborare con l'associazione Rutas Culturales de España e con Iter Romanum, iniziativa della Rete di Cooperazione che promuove un grande itinerario culturale come rete per lo sviluppo di un'offerta turistica culturale basata sul patrimonio dell'Impero Romano. Questa sinergia consentirà una proiezione internazionale del Percorso Vía de la Plata e la promozione tra i grandi itinerari di viaggio del mondo, favorendo la crescita del movimento turistico e aumentandone la presenza negli eventi culturali, permettendo in tal modo il consolidamento come destinazione del turismo culturale.

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