Mont-Saint-Michel, da mille anni lo spettacolo della creazione dell’Uomo e della natura indomita che la rende unica ed irripetibile
Giovanni Bosi, Mont-Saint-Michel / Francia
E’ la “meraviglia dell'Occidente”, un miracolo della creatività umana che si fonde con la natura indomita e che la rende unica ed irripetibile. Un simbolo della Francia che tutti conoscono e che tutti anelano di poter ammirare dal vivo. Arroccato su un isolotto roccioso in mezzo a vasti banchi di sabbia esposti a forti maree tra la Normandia e la Bretagna, Mont-Saint-Michel celebra in questo 2023 il millenario della abbazia benedettina in stile gotico. La sua bellezza è sconvolgente e fa sognare ad occhi aperti.
(TurismoItaliaNews) Dici Normandia e pensi subito a Mont-Saint-Michel, alle incredibili maree che modificano continuamente il paesaggio donando panorami mozzafiato, alle architetture ardite che hanno portato nei secoli alla creazione di un complesso che ha dovuto adattarsi ai problemi posti da questo sito naturale unico. Soluzioni pratiche ed estetiche “incise” indissolubilmente sulle pietre dell’edificio che sono ormai inseparabili dal suo ambiente naturale. Non si troveranno mai abbastanza aggettivi per descrivere questo capolavoro dedicato all’arcangelo San Michele, completato dal villaggio cresciuto all’ombra delle sue grandi mura. Sottolineature che ha fatto proprie l’Unesco nel dichiarare il tutto come patrimonio dell’Umanità. Non poteva essere diversamente. Ed ecco perché da sempre nell’immaginario collettivo Mont-Saint-Michel è una meta agognata dai viaggiatori. Perché qui non basta essere turisti, anzi sarebbe riduttivo.
La prima pietra di Mont Saint-Michel è stata messa in opera sotto l’abate Hildebert, nel 1023: adesso, a distanza di un millennio, la mostra “La residenza dell’Arcangelo. Arte, architettura e devozione all’abbazia di Mont Saint-Michel (1023-2023)” mette in luce la storia, l’architettura, gli arredi e gli oggetti legati al monumento: opere d’arte, sculture, capitelli, modellini, statue e pezzi di oreficeria, elementi decorativi, alcuni dei quali mai esposti prima. Il primissimo nucleo evidenzia alcune vestigia del periodo romanico, mentre la parte più antica dell’attuale abbazia, la piccola chiesa preromanica a doppia navata, Notre-Dame-sous-terre, in muratura di granito e mattoni piatti, risale sicuramente al decimo secolo. “L’apporto del periodo romanico è ancora visibile nella navata della chiesa abbaziale, il cui attraversamento è sorretto dalla rocca sommitale, e in un gruppo di edifici conventuali sfalsati (la cappellania o galleria di Aquilon, la galleria coperta dei monaci di cui la volta, costruita dopo il 1103, sarebbe uno dei primi esempi di volta a vela)” spiegano gli storici dell’arte.
Ma sono i maestri del periodo gotico che, approfittando come meglio potevano delle ristrette dimensionui della superficie a disposizione, “inventarono” le alte mura, i massi svettanti, i volumi aperti, i pinnacoli svettanti e il profilo tagliente della roccia. Il nuovo corpo degli edifici conventuali, costruito a partire dal 1204, merita l’appellativo di “merveille” (meraviglia) per l’eleganza della sua concezione. Al di sopra la cappellania del XII secolo comprende le celebri sale dette delle Hôtes e dei Chevaliers e, all'ultimo piano, oltre al vasto corpo del refettorio, il chiostro con colonnette raggruppate in cinque, a cielo aperto da un lato verso il mare. Tra le numerose aggiunte successive, c’è il coro fiammeggiante della chiesa abbaziale, iniziato nel 1448 in sostituzione del coro romanico che era precedentemente crollato.
Aggirarsi nell’abbazia e nelle stradine del borgo suscita emozioni e sensazioni incredibili, perché comprendi benissimo di essere in un luogo dove la storia si respira a pieni polmoni. E quando ti affacci sui belvedere che danno sulla magnifica baia e sull’oceano non puoi non considerare la potenza della natura. Quelle maree che si alzano e si abbassano a velocità incredibile fanno paura. Mont-Saint-Michel, proprio perché situato in un luogo di difficile accesso, secondo la tradizione dei luoghi di culto dedicati a San Michele -luogo di pellegrinaggio frequentato per tutto il Medioevo, e successivamente sede dell’abbazia benedettina di forte influenza intellettuale – è giocoforza, nei suoi aspetti più caratteristici, uno dei siti più importanti della civiltà cristiana nel Medioevo. Il vescovo d’Avranches, Aubert avrebbe fondato un santuario nel 708 sul Mont-Tombe dopo tre apparizioni successive dell’arcangelo San Michele.
“I lavori di ripristino del carattere marittimo del Mont-Saint-Michel, iniziati nel 2005 e conclusi nel 2015 – ci dicono da Normandie Tourisme - offrono la possibilità di vedere questo luogo unico sotto una nuova luce. È stato l’inizio di una nuova pagina nella storia del Mont: se nulla fosse stato intrapreso, nel 2040 il Mont-Saint-Michel si sarebbe ritrovato circondato da prés salés, prati salati. La baia del Mont-Saint-Michel è teatro delle più grandi maree d’Europa continentale: venite a vedere le grandi maree e ammirate lo spettacolo che vi offre la natura – ci dicono ancora - alcuni giorni dell’anno si prestano maggiormente per osservare il fenomeno. Non appena il coefficiente di marea supera 110, il Mont ridiventa un’isola nel giro di poche ore. L’acqua ricopre il guado sommergibile e la rocca rimane senza accesso al continente. Per osservare il fenomeno dell’alta marea e l’arrivo del mascheretto, è consigliato di essere presenti 2 ore prima dell’orario di alta marea”.
Il fenomeno delle maree si può osservare dal Mont sulle mura, sulla terrazza dell’Ovest (il sagrato dell’Abbazia il cui accesso è compreso nella visita) o dal nuovo ponte-passerella. La baia dispone di molti punti d’osservazione privilegiati come Roche Torin a Courtils, Grouin du Sud a Vains-Saint-Léonard o ancora Gué de l’Epine a Val-Saint-Père. Studiate bene quando andare, anche per quanto attiene gli orari di visita in funzione del periodo dell’anno. Mont-Saint-Michel è una destinazione amatissima e frequentatissima…
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it.normandie-tourisme.fr
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