Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

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Giovanni Bosi

Parli di due ruote, ciclismo e cicloturismo e inevitabilmente ti viene in mente la Francia. L’associazione di idee è tutt’altro che peregrina e non solo perché il Paese oltralpe è l’ideale per essere vissuto in bicicletta, ma anche perché l’idea del turista che pedala è nata proprio qui. L’intuizione si deve a Paul de Vivie, conosciuto come Vélocio, vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, il cui ricordo è legato quest’anno al centenario della Fédération française de cyclotourisme. Offrendoci l’occasione per parlare dello straordinario itinerario della VéloWestNormandy. Ecco perché.

 

(TurismoItaliaNews) Basta dire Normandia per capire che la cornice è semplicemente meravigliosa. La VéloWestNormandy è l’itinerario che invita a scoprire il patrimonio storico e culturale collegando i famosi siti del D-Day e due siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: l’Arazzo di Bayeux e Mont-Saint-Michel. Un circuito da 190 km, che si estende fino a 210, in cui la bellezza naturale normanna si declina in paludi e boschetti, in un susseguirsi di paesi, villaggi, cittadine in cui visitare alcuni dei musei più importanti e conoscere le tante curiosità della Normandia.

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Ma andiamo per ordine, partendo proprio dal centenario della Federazione Ciclistica Francese, che cade in un anno denso di eventi ed anniversi per i francesi. Incluso il millenario della “meraviglia dell’Occidente”, l’abbazia benedettina in stile gotico arroccata sull’isolotto roccioso in balìa delle forti maree tra la Normandia e la Bretagna. Mont-Saint-Michel appunto. Se nel diciannovesimo secolo gli appassionati di velocipedi, poi di bicicletta, facevano parte di una ristretta élite sociale, l’industrializzazione ha finito con il permettere a sempre più persone di utilizzare questo nuovo mezzo per la mobilità, espressione di autonomia e di libertà.

Con l’effetto che sempre più numerose, le persone hanno cominciato ad esplorare il territorio, scoprendo l’utilità di riunirsi in associazioni. Paul de Vivie, alias Vélocio, editore di Le Cycliste, è stato tra questi protagonisti, passando anche alla storia come l’inventore del cambio e dei rapporti della bici, migliorandone la meccanica grazie alla sua passione per il ciclismo. Così oggi la Fédération française de cyclotourisme è diventata un punto di riferimento per il cicloturismo, impegnata nell’educazione alla pratica e alla sicurezza stradale, offrendo agli amanti delle due ruote tante opportunità per ritrovarsi su strade e sentieri per un turismo slow, alla scoperta dei territori francesi. Per di più, è molto radicata nella gente, tanto che Parigi con La Poste ha pure deciso di emettere un francobollo dedicato al centenario dal soggetto emblematico: un tandem che rappresenta l’evoluzione della bici nel tempo.

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Insomma, pedalare che passione! C’è solo l’imbarazzo della scelta in questo 2023 scelto da Atout France per consolidare la posizione del Paese nel turismo sostenibile. E il claim “Sogna in grande, vivi slow” si sposa benissimo alla filosofia del cicloturismo. Tra i diversi percorsi, la pista ciclabile VéloWestNormandy è il frutto di un lavoro congiunto degli uffici turistici dei luoghi toccati dall’itinerario: Bayeux Inter-com, Isigny-Omaha, Seulles Terre et Mer, Pays de Vire, Baie du Cotentin, Saint-Lô Agglo e Mont Saint-Michel – Normandia; il tutto realizzato con il sostegno dei dipartimenti di Calvados e Manche, Normandie Tourisme, Calvados Tourisme e Attitude Manche.

Il particolare è che questo itinerario si basa sul concetto bike + train, comodo ed ecologico per attirare gli utenti e offrire loro un vero assaggio della Normandia in sole quattro tappe. Incoraggiati dal successo del cicloturismo e dalla volontà collettiva di abbracciare pratiche più rispettose dell’ambiente, la Véloroute “Spiagge del D-Day – Mont Saint-Michel” si è tramutata in VéloWestNormandy. Dopo una decina di anni, si è infatti deciso di aggiornare il concetto della Véloroute a partire da concetto, nome, logo e segnaletica, attraverso una revisione che riflette la tendenza del turismo lento e le nuove aspettative degli utenti. Il risultato è stato appunto la VéloWestNormandy, ovvero un’avventura ciclistica normanna al 100%, con un facile ritorno ai punti di partenza. Adatto per tutta la famiglia per un fine settimana o anche più, questo itinerario alterna vie verdi per più della metà del percorso a piccole strade di campagna e propone due punti di partenza: Bayeux o Carentan per un arrivo spettacolare davanti all’abbazia millenaria.

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Gli highlights della VéloWestNormandy, o - come direbbero i cugini francesi - i points forts – sono diversi: le paludi del Cotentin, la città di Bayeux, il Bocage Normand, il viadotto di Souleuvre con un percorso più sportivo nelle gole della Vire e della baia di Mont-Saint-Michel. I 3 prologhi alle spiagge storiche di Utah, Omaha o Gold offrono il vantaggio aggiuntivo di scoprire i luoghi dello sbarco in Normandia con un colpo di pedale prima di raggiungere il non meno emblematico Mont-Saint-Michel. Città medievale dal ricco patrimonio, Bayeux conserva une delle più interessanti opere d’arte della storia: il famosissimo Arazzo di Bayeux, un immenso telo ricamato che fa parlare da un migliaio di anni della piccola città del Bessin. Perdendosi nel suo centro storico, questa graziosa cittadina si fa subito amare per la sua attenzione verso il patrimonio architettonico del passato, sorprendente e ben conservato.

Prima di intraprendere l'itinerario vero e proprio e dirigersi verso l’emblematico Mont Saint-Michel, tre prologhi consentono di raggiungere in bici i principali siti del D-Day e mettere piede sulle leggendarie spiagge: Utah (49 km), Omaha (41 km) o Gold (24 km). E’ un viaggio nel cuore della storia della Normandia, godendosi i paesaggi naturali delle paludi e della campagna boscosa normanna. Partenza da Bayeux o da Carentan? È una scelta difficile... Il tratto del Calvados si unisce a quello vicino della Manica, presso il viadotto di Souleuvre, per formare un unico itinerario che porta poi allo spettacolare arrivo del Mont. Insomma, un’esperienza irrinunciabile.

Francia, con le due ruote lungo la VéloWestNormandy sulle tracce di Vélocio, l’inventore del cicloturismo

Per saperne di più
velowestnormandy.com
bayeux-bessin-tourisme.com
normandie-tourisme.fr
france.fr/it

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