Turismo responsabile: ad Anacapri b&b e affittacamere “sponsor del suolo sano” con l'obiettivo di informare sulla corretta raccolta dell’organico
Insieme per una campagna informativa sulla corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici e delle bioplastiche compostabili: in tutte le strutture ricettive saranno collocati flyer e strumenti di comunicazione mirati. Un modo per utilizzare il turismo come opportunità per diffondere pratiche virtuose e sensibilizzare sul legame tra il fine vita della frazione umida e la salute del suolo. A promuoverla congiuntamente sono Comune di Anacapri e Biorepack.
(TurismoItaliaNews) Mare blu e destinazione green. Per una piccola isola, sviluppare iniziative virtuose in termini di riduzione degli impatti ambientali è un tassello importante. Se quell’isola è Capri, paradiso noto a livello mondiale, meta di milioni di turisti ogni anno, è ancor più indispensabile. Parola d’ordine: rendere sempre più sostenibile il comparto turistico, facendo allo stesso tempo da apripista a iniziative analoghe in altri territori con caratteristiche simili.
Per questo, fin dalle prossime settimane, le attività ricettive non alberghiere di Anacapri - bed & breakfast, affittacamere, case famiglia - diventeranno a tutti gli effetti “sponsor del suolo sano” attraverso una campagna informativa sulla corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici. L’accordo, frutto della collaborazione tra il Comune di Anacapri e Biorepack, il consorzio nazionale del sistema Conai per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica compostabile, si inserisce all’interno del progetto Isola di Capri Green Destination, promosso da Isola di Capri Conservancy e Sda Bocconi. L’iniziativa ha identificato le azioni e processi virtuosi adottati da alcune imprese isolane e che possono essere prese a modello e replicate da altri imprenditori capresi o di altre piccole isole italiane.
“In tutte le nostre strutture - spiega Paolo Staiano, amministratore di Anacapri Servizi Srl - verrà collocato materiale informativo che aiuterà i nostri ospiti a fare la corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici, fra i quali, per legge, devono finire anche gli imballaggi in bioplastica compostabile”. Un numero nient’affatto marginale: sul territorio comunale infatti sono attivi 182 tra b&b, affittacamere e case famiglia. “In questo modo - aggiunge Maurizio Lo Russo, assessore all'Igiene ambientale del Comune di Anacapri - vogliamo ottenere un duplice risultato: aumenteremo quantità e qualità della raccolta dell’organico, che poi viene trasferito negli impianti di trattamento per essere trasformato in biogas e compost. E, attraverso il turismo, accresceremo la consapevolezza di quanto ognuno di noi sia determinante per la cura della nostra bella terra”.
La raccolta dell’organico è in effetti una delle attività più importanti da fare quando si parla di rifiuti: permette infatti di riportare sostanza organica al terreno. A beneficiare di questa restituzione non solo la produttività agricola e la salute delle piante ma anche la lotta al cambiamento climatico e il contrasto alla desertificazione, che colpisce sempre più territori europei, soprattutto nella fascia mediterranea. In più, permette di sostituire con scarti organici provenienti dalla nostra vita quotidiana i fertilizzanti chimici di sintesi, i cui prezzi oggi sono saliti alle stelle per la crisi in Ucraina.
“Tutti questi concetti devono essere ben compresi dai cittadini perché le loro azioni quotidiane possono davvero fare la differenza - commenta Marco Versari, presidente di Biorepack - il nostro consorzio è felice di essere al fianco degli amministratori locali e nazionali, in prima linea in questa attività di educazione e formazione dell’opinione pubblica. Nella raccolta dell’organico, l’Italia è all’avanguardia rispetto al resto della Ue: raccogliamo ogni anno oltre 6 milioni di tonnellate di rifiuti umidi, la metà del totale dell’Unione. E la nuova legge, in vigore dal 1° gennaio scorso, che impone a tutti i Comuni italiani di conferire nell’umido insieme ai residui di cibo anche gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile (sacchetti di bioplastica, imballaggi di frutta e verdura, pellicole, stoviglie monouso realizzate in materiale compostabile, capsule per bevande) darà un ulteriore impulso. Adesso è davvero il momento che questa consapevolezza si diffonda il più possibile nei territori: l’esperienza di Capri in questo senso potrà essere di grande aiuto”.