Strategie condivise per i due hub della mobilità di Marche e Umbria: Civitanova e Foligno trovano a GustaPorto nuove occasioni di interscambio
Giovanni Bosi, Civitanova Marche
Da un lato l’hub del medio Adriatico, ma anche capitale economica delle Marche. Dall’altro l’hub per eccellenza dell’Umbria per la sua centralità stradale e ferroviaria e dunque anche porta di accesso privilegiata per la regione cuore d’Italia. Sono rispettivamente Civitanova Marche e Foligno, che trovano insieme argomentazioni condivise per la crescita economica e le opportunità turistiche. Artefice della nuova occasione di incontro, la manifestazione “GustaPorto 2022” che sulla sponda adriatica cresce sempre di più ponendo sul piatto non solo leccornie della tradizione, ma anche temi di sostenibilità e affermazione imprenditoriale.
(TurismoItaliaNews) Due città che storicamente sono sempre state in qualche modo unite per vocazioni che a ben guardare trovano fondamento in una peculiarità: la centralità. Oggi rafforzata dalla realizzazione della statale 77 “Val di Chienti” a quattro corsie, che ha velocizzato i collegamenti ma anche gli scambi commerciali, aprendo scenari nuovi da cogliere al volo da entrambi le parti. Non solo dunque un’attrazione verso il mare per i folignati e il resto dell’Umbria, ma anche per Civitanova e i territori marchigiani verso l’interno. Del resto, non va sottovalutato – come tiene a sottolineare il sindaco della città, Fabrizio Ciarapica – che il casello autostradale di Civitanova Marche è secondo solo a Bologna in Italia centrale, quindi una porta di accesso verso i bacini interni. Così come del resto, attraverso la Val di Chienti, Foligno si conferma porta di accesso verso l’Umbria. Sono questi i primi punti fermi da cui parte il ragionamento di interscambialità. Economia, turismo, cultura, arte, mobilità.
La cornice è stata l'edizione 2022 di “GustaPorto”, tappa fondamentale del Grand Tour delle Marche, promossa dal Comune civitanovese in collaborazione con le associazioni cittadine, l’organizzazione di Tipicità con Anci Marche e la collaborazione della Regione Marche, insieme ad un nutrito pool di partner pubblici e privati, con Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking nel ruolo di project partner. Il tema portante dell’Agorà che ha messo insieme istituzioni, operatori economici e attori del mare, ha ruotato intorno al “porto intelligente”, ovvero un porto che condivide circolazione di materie e di flussi, che riesce ad essere peschereccio, da diporto e turistico, che si pone come hub di connessione tra mare ed entroterra, che favorisce l’efficientamento e la sostenibilità energetica, che crea le condizioni per nuovi insediamenti e nuove attività produttive, che si lascia vivere come uno spazio accogliente della città ed interagisce con essa.
Con i sindaci di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, e di Foligno Stefano Zuccarini, sono intervenuti Sonia Sandei, responsabile dell’elettrificazione dei porti per Enel Italia, e qualificati esponenti del mondo degli atenei universitari come Gianni Sagratini, responsabile del corso di laurea in scienze gastronomiche Unicam, e Francesco Maria Chelli, delegato Univpm per le relazioni con il territorio, Mirco Carlini vicepresidente della Regione Marche, Massimiliano Polacco responsabile turismo Giunta della Camera di Commercio delle Marche, Paolo Baldoni ad di Garbage Group, Angelo Serri direttore di Tipicità, Francesco Caldaroni presidente nazionale delle Marinerie d’Italia, e Giuseppe Micucci responsabile della Casa del Pescatore.
“È maturata l'idea di collaborare con Civitanova Marche per stipulare un patto di amicizia tra le due città, che sancisca una collaborazione politico istituzionale su tematiche di sviluppo economico, infrastrutturale, commerciale, enogastronomico e turistico – sottolinea il primo cittadino di Foligno, Stefano Zuccarini - rilanciare e consolidare i rapporti istituzionali con i territori lungo l'asse della ss77 Val di Chienti e la riviera marchigiana, si conferma una priorità della nostra amministrazione: il sincero affetto e il profondo l'interesse con i quali Foligno viene considerata, dimostra quanto queste iniziative siano strategiche”.
“La pesca nelle Marche deve diventare filiera di trasformazione e turismo esperienziale – ha osservato da parte sua Mirco Carlini - quanti arrivano a Civitanova o nei nostri altri porti, cercano infatti esperienze legate alla storia ed alle antiche tradizioni dei pescatori, per questo la Regione Marche utilizzerà i 30 milioni dei fondi Feamp destinati alla pesca per una vera rinascita di questo settore. Oltre alla valorizzazione dell’ittiturismo, che dà la possibilità ai pescatori di organizzare vitto e alloggio con degustazione dei prodotti pescati, il nostro obiettivo è anche quello di mantenere il valore aggiunto della materia prima sulle nostre banchine affinché, attraverso la trasformazione del pesce, i pescatori possano trarre un vero profitto dal proprio lavoro e non soltanto conferire i prodotti ad altri”.