Cosa significa riabitare la montagna, fare in modo che si ripopolino i piccoli centri e promuovere la cura del territorio montano? Il Forum di Greenaccord

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Giovanni Bosi, Santa Giustina / Veneto

Riabitare la montagna è un impegno necessario nei confronti delle generazioni future. Impegno che si concretizza attraverso la sicurezza per chi già ci vive, ma anche con la garanzia di servizi che la rendano vivibile. Anche di questo si parla nel focus 2022 di Greenaccord Onlus a Santa Giustina di Belluno: transizione ecologica, cammini, strategie e persino una figura straordinaria come Papa Giovanni Paolo I, Papa Albino Luciani, "montanaro" nato e cresciuto fra le Dolomiti Bellunesi.

 

(TurismoItaliaNews) Nella prima sessione il tema centrale è "La montagna e la conversione ecologica", tema quanto mai attuale dopo la tragedia della Marmolada. Lo ha sottolineato Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord, inquadrando la questione tra tutela della biodiversità e sviluppo locale, tecniche costruttive più efficienti e meno importanti.

Cosa significa riabitare la montagna, fare in modo che si ripopolino i piccoli centri e promuovere la cura del territorio montano? Il Forum di Greenaccord

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Cosa significa riabitare la montagna, fare in modo che si ripopolino i piccoli centri e promuovere la cura del territorio montano? Il Forum di Greenaccord

Tra gli intervenuti, don Davide Fiocco, direttore del Centro Papa Luciani; Ivan Minella, sindaco di Santa Giustina; Flavio Colcergnan, sindaco di Canale D'Agordo e presidente della Fondazione Papa Luciani Onlus: è stato proprio lui a rimarcare come la montagna debba dare sicurezza ai suoi abitanti, con l'integrità del territorio ma anche con la sicurezza sociale attraverso i servizi. "La montagna - ha detto il primo cittadino - non è solo scarpone grosso, ma anche vita culturale. Non è solo un parco dei divertimenti in cui venire a trascorrere due settimane". L'importanza di eventi come questo di Greenaccord, cui partecipano numerosi giornalisti nell'ambito della formazione professionale, è stata sottolineata anche da Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato Giornalisti Veneto. Di grande interesse la relazione di monsignor Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, un appassionato racconto del rapporto tra Papà Luciani e le sue montagne. Perché la montagna educa alla vita. Lo svolgimento del Forum proprio in queste zone non è casuale: siamo alla vigilia della beatificazione di Papa Giovanni Paolo I e per questo è stato scelto il centro dedicato ad Albino Luciani a 40 anni esatti dalla sua fondazione, il luogo giusto per parlare del valore della montagna attraverso la rilettura del pensiero di uno dei suoi più grandi, appassionati, figli ed estimatori.

“Greenaccord da sempre stimola i giornalisti a seguire l'attualità con lo scopo dell’approfondimento, della formazione. Il tema ambientale ha bisogno della totalità del contributo e della condivisione, perché la sensibilità ambientale diventi sostenibilità reale”: concludendo così il suo saluto introduttivo, il presidente Cauteruccio ha ringraziato l'accoglienza del Centro Papa Luciani salutando il suo direttore don Davide Fiocco, che ha voluto sottolineare come un centro da dedicare alla catechesi, ma anche alla spiritualità e alla cultura, sia il migliore modo di celebrare la figura di Giovanni Paolo I. “Lui aveva il pallino del giornalismo, e ricordava, da Papa, il suo vecchio maestro di Feltre che gli diceva: tu scrivi bene, fanne la tua punta di diamante”. Di grande interesse anche le relazioni sulla parte artistica e culturale del forum con gli interventi del museologo Maurizio Vanni sul tema “Natura protagonista: la montagna nell'Arte del Novecento”, e della scrittrice Patrizia Luciani con “Papa Luciani, il cammino e la montagna”.

Cosa significa riabitare la montagna, fare in modo che si ripopolino i piccoli centri e promuovere la cura del territorio montano? Il Forum di Greenaccord

Cosa significa riabitare la montagna, fare in modo che si ripopolino i piccoli centri e promuovere la cura del territorio montano? Il Forum di Greenaccord

A concludere la sessione dedicata alla montagna e alla conversione ecologica è stato Loris Serafini, direttore della Fondazione Papa Luciani di Canale d'Agordo, riferendosi al silenzio dei monti che parla al cuore: “Il silenzio è una dimensione fondamentale della montagna. In passato la montagna era per i montanari che l’abitavano una madre severa che faceva guadagnare duramente ai propri figli la sopravvivenza grazie alle loro fatiche e al loro sudore”.

Così fu anche per il futuro Papa Albino Luciani, per il quale la montagna, oltre che il principale mezzo di sopravvivenza, fu anche fonte di ispirazione e di spiritualità. “Grazie al silenzio che vi regna – ha concluso Serafini – Luciani poté trovare ristoro nella preghiera e coltivare la propria vocazione. Nel corso della vita, il suo rapporto con la montagna si trasformò, fino a sublimarsi in una occasione unica per incontrare Dio nell’intimo, grazie all’essenzialità e al silenzio”. Così si ricorda il cardinale Luciani, fattosi di nuovo pellegrino, come quando era bambino, nel santuario montano di Pietralba/Weissenstein, dove trascorre parte dell’estate per ritrovare il suo rapporto con Dio e la Madonna, e dove avrebbe passato l’estate del 1978, se non fosse stato eletto Papa.

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