Lisbona celebra San Francesco d’Assisi: nel nome del primo presepe della storia il Portogallo rende onore al Poverello pensando alla sostenibilità

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Giovanni Bosi, Lisbona / Portogallo

“Una fase della storia della cultura e del cristianesimo, che perdura ancora oggi, dimostrando le premonitrici espressioni di modernità del Santo di Assisi, ormai consolidate”. La sottolineatura è dei Francescani e il protagonista, neanche a dirlo, è proprio San Francesco. Che ora viene celebrato in Portogallo anche via posta. L’occasione è l’ottavo centenario del Presepe di Greccio, che associa il Poverello a questa forma di commemorazione del Natale, esplicitamente riportato nel racconto di uno dei suoi primi e più importanti biografi, Tommaso di Celano.

 

(TurismoItaliaNews) L’universalità di San Francesco e l’internazionalità di Assisi, patrimonio mondiale dell’umanità, sono un binomio inscindibile. Così come il presepe di Greccio, che trova un documento straordinario nell’affresco attribuito a Giotto conservato nella parete settentrionale della navata della basilica superiore di Assisi. Ovvero il tredicesimo dei ventotto dipinti murali del ciclo conosciuto come le Storie di San Francesco d’Assisi. Adesso con una interpretazione dell’artista Carlos Possolo, autore dell’olio su legno incentrato sul tema del presepe, il Portogallo manda in campo due francobolli e un foglietto filatelico per l’ottavo centenario.

Lisbona celebra San Francesco d’Assisi: nel nome del primo presepe della storia il Portogallo rende onore al Poverello pensando alla sostenibilità

Lisbona celebra San Francesco d’Assisi: nel nome del primo presepe della storia il Portogallo rende onore al Poverello pensando alla sostenibilità

“Se, nel celebrare un evento, si sottolinea solitamente la sorpresa della sua alba, che l'esempio del presepe di Greccio può confermare, tuttavia la presenza del presepe, in stile francescano, nella storia del cristianesimo e della cultura – sottolineano i Francescani nel bollettino illustrativo dell’emissione del Correios portoghese - senza sminuire tracce della sua originalità, si impone soprattutto dalla manifestazione di una singolare capacità di mantenere una vivida unità, nel tempo, otto secoli, e nello spazio, senza dimenticare le proprie radici. Certamente, il prestigio della figura di San Francesco può spiegare, in parte, la perdurante accoglienza religiosa e culturale ricevuta dal Presepe, fenomeno articolato con l’ermeneutica costitutiva della predicazione francescana: il Presepe e la Via Crucis hanno hanno sempre costituito parole privilegiate, che l'arte ha il privilegio di conservare”. La celebrazione degli otto secoli di storia del presepe coincide con il pontificato di Papa Francesco, autore dell’enciclica “Laudato si'” dedicata alla cura della casa comune (2015): “Un testo rivolto al futuro, a partire da un'analisi critica frontale, ma speranzosa, del presente, ispirandosi anche alla vita dei Santo di Assisi, che non ci impedisce di riconoscere, nonostante l'inversione delle date, nel contenuto di questo documento del 2019, sul Presepe la fondamentale configurazione preparatoria dell'emblematica lettera enciclica Laudato si', del 2015” aggiungono i Francescani.

Non manca la sottolineatura delle Poste di Lisbona: “Francesco d'Assisi è stato un santo la cui vita ha influenzato profondamente non solo la sua Chiesa, ma anche tante altre comunità diffuse intorno. E dunque il mondo, considerando il paradigma originale del difensore della Natura, il quale ha predicato apertamente che tutte le creature sulla Terra, compresi gli esseri umani, dovrebbero essere trattate come uguali davanti a Dio”. Per questo motivo, in questa emissione di francobolli che evoca la creazione del presepe da parte del santo, 800 anni fa a Greccio, Ctt Correios de Portugal ha deciso di utilizzare per i francobolli, la brochure esplicativa e le buste “primo giorno di emissione) solo carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e garantita come completamente riciclabile.

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