La Capitale italiana della cultura accende il suo “albero della vita”: ecco l’installazione scultoreo-digitale di Pesaro 2024

In migliaia all’inaugurazione dell’installazione scultoreo-digitale, unica in Europa, simbolo e racconto de “La natura della cultura” dell’anno di Pesaro 2024. La Capitale italiana della cultura ha “acceso” il suo “Albero della vita” con una cerimonia popolare che ha richiamato in piazza del Popolo migliaia tra pesaresi e ‘cittadini temporanei’ accorsi per assistere all’inaugurazione della Biosfera, installazione scultoreo-digitale unica in Europa con i suoi 4 metri di diametro e oltre 2 milioni di Led. “La biosfera lancia Pesaro nel futuro della modernità”.
(TurismoItaliaNews) Un’opera viva, interagibile e in dialogo con la città e la collettività, ideata per narrare e condividere “La natura della cultura” della Capitale italiana della cultura e “lanciare Pesaro nel futuro della modernità - ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro- l’idea della Biosfera nasce dall’esigenza di avere un simbolo di Pesaro 2024, un'icona che potesse incarnare e raccontare ‘La natura della cultura’ della nostra Capitale: la sfida culturale e il rilancio della Pace, che camminano parallelamente a quella della sostenibilità” spiega il sindaco, che continua: “Ci siamo ispirati all’‘Albero della Vita” di Expo 2015, un simbolo di cui tutti abbiamo memoria, declinandolo con un oggetto iconico vicino a Pesaro: la sfera. Presente nella ‘Palla’ di Arnaldo Pomodoro, nella Sonosfera, nella Pizza Rossini, nella ruota della bici che percorre la Bicipolitana e in quelle delle moto della nostra Terra di Piloti e Motori, e nel sole che tramonta sul mare Adriatico”.
La Biosfera è un’icona, un oggetto di design e di alta tecnologia, che ci renderà ancora più attrattivi e più competitivi. Ma allo stesso tempo che farà riflettere sul cambiamento climatico. Un progetto realizzato grazie al bando vinto dal Comune di Pesaro, tramite l’assessorato all’Innovazione guidato da Francesca Frenquellucci, della Casa delle Tecnologie Emergenti (Cte Square, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con 11milioni di euro) che comprende tra l’altro la realizzazione di progettualità tecnologiche di alto livello. Dentro la Biosfera troverete le unicità e le bellezze della nostra città e del pianeta, buona visione. La Biosfera sarà luogo di aggregazione, promozione culturale e tecnologica tramite gli interventi audiovisivi che attraverseranno i suoi milioni di Led e che combineranno arte e scienza, patrimonio culturale e tecnologia, storia e innovazione.
“È un progetto simbolo della Capitale - sottolinea Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza -, sintesi perfetta tra tecnologia, patrimonio e sostenibilità, alla base di ciascuno dei progetti di dossier di Pesaro 2024. La presenterà il patrimonio del territorio e contenuti interattivi inediti e interagenti con il pubblico che si muoverà attorno all’opera. Sarà inoltre collegata all'attualità, in particolare al tema dei cambiamenti climatici. Sarà un modo per collegarsi al mondo, per collegare il mondo a Pesaro e farne un punto di ritrovo per i pesaresi e per i ‘cittadini temporanei’ che ci raggiungeranno per la Capitale e che crediamo si affezioneranno anche alla versatilità di questo strumento capace di ribaltare il paradigma dell’oggetto tecnologico solo per specialisti”. La Biosfera è infatti “per tutti – continua Vimini - e, allo stesso tempo, permette di innalzare la caratura tecnologica e artistica di Pesaro 2024; potrà interagire con artisti, designer, musicisti ai quali rivolgeremo un concorso internazionale per la creazione di contenuti – sulla linea di quanto già attivato per la Sonosfera (Isac – International Sonosfera® Ambisonics Competition, promosso dal Comune di Pesaro in collaborazione con Ircam – Centre Pompidou di Parigi) – che qualificheranno e arricchiranno il palinsesto della Biosfera e di Pesaro 2024”.
L’installazione è frutto della convergenza di mezzi digitali, avanzate tecnologie e ricerche artistiche; è un patrimonio della città, un elemento artistico, una struttura innovativa che genera contenuti e votato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie pensate per potenziare l’engagement e il turismo. È l’elemento di sintesi de La natura della cultura della Capitale. “Ed è anche frutto di una condivisione su cui l’Amministrazione ha investito e che ha permesso di usare il know how esistente, potenziarlo e destinarlo al territorio, tramite ‘Cte Square’, la Casa delle tecnologie emergenti, progetto che si pone l’obiettivo di fertilizzare le aziende del territorio di Pesaro 2024, spingerle a realizzare nuovi prodotti e servizi per innalzarne il posizionamento nei settori della cultura, del turismo e dell'engagement” ha spiegato l’assessora all’Innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci. A progettare l’installazione sono stati da Federico Rossi (professore associato in architettura digitale alla London South Bank University) e Andrea Santicchia (artista transdisciplinare e docente presso il corso di Interaction Design at Iuav) di Artifact Studio.
E dal 26 febbraio è in circolazione il francobollo emesso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, appartenente alla serie tematica “il Patrimonio naturale e paesaggistico”, dedicato a Pesaro, Capitale italiana della cultura. Il dentello ha il valore della tariffa B pari a 1.25 euro, con una tiratura di duecentocinquantamilaventi esemplari in fogli da 45 esemplari, stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa. La vignetta riproduce il rinascimentale Palazzo Ducale di Pesaro, prestigioso luogo di residenza delle varie Signorie che hanno governato la città, delimitato in alto dal logo di Pesaro Capitale italiana della cultura.
“Quest’anno, nel 2024, raccontiamo la natura della cultura attraverso le nostre peculiarità, i nostri progetti, il nostro paesaggio, ma anche attraverso la sfida tecnologica dell’intelligenza artificiale che apre grandi opportunità – spiega Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, nel bollettino illustrativo - rilanceremo la cultura della pace, perché la guerra è intorno a noi, e non possiamo rassegnarci ad essa. Per questo abbiamo scelto come simbolo della nostra Capitale italiana della cultura una foglia di gingko biloba, l’albero che ha resistito alla bomba di Hiroshima, e dedicato la vittoria a Kharkiv, come noi Città creativa della Musica Unesco, che è sotto le bombe russe. A Kharkiv aggiungiamo la città di Rafah, Striscia di Gaza, gemellata con Pesaro, nella quale stanno avvenendo cose atroci. E valorizzeremo la cultura europea: perché, come ci ha insegnato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Europa è un progetto di pace, nato dopo secoli nei quali i popoli europei si sono fatti la guerra: la bellezza può essere per l’Europa e per il mondo un motore di sviluppo”.