L’ammaliante foliage del Vogel: trekking dolce sui monti che si affacciano sull’incantevole lago di Bohinj, in Slovenia

Giovanni Bosi, Bohinj / Slovenia
Bellissimo in ogni stagione, il Vogel in autunno diventa una tappa irrinunciabile. Del resto, da queste parti è sempre e comunque la natura a primeggiare con colpi d’occhio e prospettive ammalianti in qualsiasi periodo dell’anno. La cornice è quella del Parco nazionale del Triglav, il punto di riferimento è Bohinj con il suo lago, e l’attrazione particolare è la montagna del Vogel che lo sovrasta. Ecco un’idea per divertirsi nella Slovenia outdoor.
(TurismoItaliaNews) Bohinj è una valle paradisiaca, nell’abbraccio delle Alpi Giulie. Il lago è il più grande lago naturale sloveno, sopra il quale si ergono le malghe incontaminate e le vette alpine, e si trova nel cuore del Parco nazionale del Triglav, uno dei più antichi d’ Europa. Il biglietto da visita è tutto dire: questa è una delle Perle alpine, punta di diamante del circuito internazionale delle Alpine Pearls, dove la mobilità sostenibile fa pendant con energia pulita e rispetto a tutto tondo per la natura. Giocoforza qui si fa un turismo ecosostenibile, neanche a dirlo.
E il Vogel diventa uno dei luoghi imperdibile, in inverno con la neve e in estate con i suoi itinerari per il trekking. A maggior ragione in autunno quando il foliage regala al paesaggio sfumature cangianti tra il giallo, l’ocra e il rosso. Si sale in funivia a 1.535 metri di quota e quando si è in cima, si apre un paradiso autentico. Sembra di volare, quando ci si rende conto di essere più in alto delle nuvole che a tratti coprono la valle sottostante e il sole brilla sul cielo azzurro. Nella stagione fredda il Vogel Ski Center diventa l’attrazione degli appassionati dello sci, del fondo, dello snowboard e delle ciaspole (22 km di piste e 9 impianti di risalita) quando il manto bianco non c’è è l’ideale per camminate o più semplicemente per la tintarella.
Il lago di Bohinj si trova nel cuore della regione protetta del Parco nazionale del Triglav, con il comprensorio sciistico Vogel - Bohinj che si estende nella Gorenjska, l’Alta Carniola slovena, ad un’altitudine variabile tra i 569 e i 1.800 metri. Il Vogel ci mette del suo: la montagna svetta fino a 1.922 metri, parte delle Alpi Giulie meridionali. Mentre il record del Paese spetta il Triglav (Tricorno) con 2.864 metri, una specie di “montagna sacra” che ha fornito lo spunto per l’emblema della Slovenia. I sontuosi panorami dalle alte vette, le verdi valli alpine, i ruscelli mormoranti e i laghi nei quali si riflette il cielo azzurro, il ricco mondo delle piante e degli animali, non sono un improbabile save-screen, ma quanto offre l’area del Parco nazionale. Oltre alle bellezze naturali, qui si avverte il forte legame dell'uomo con la natura, caratteristica che si riflette anche nel patrimonio culturale del parco, con tante opportunità per esplorare e trascorrere attivamente il tempo libero. Peraltro questo è pure uno dei parchi più antichi d'Europa, la cui prima tutela risale al 1924, quando venne istituito il Parco di Conservazione Alpina.
In quanto area naturale protetta unica nelle Alpi, gli obiettivi prioritari sono la conservazione degli ecosistemi e dei processi naturali, dei beni naturali, della diversità degli habitat, delle specie animali e La conservazione del patrimonio naturale e culturale, lo sviluppo sostenibile e la comunicazione con il grande pubblico sono le sfide e i compiti del Parco nazionale del Triglav, che attraverso una collaborazione attiva assiste gli abitanti e i visitatori del Parco, aiutandoli a prendere piena consapevolezza del ruolo e dell’importanza del patrimonio culturale e naturale. protezione della natura, del patrimonio culturale e dello sviluppo sostenibile nelle Alpi.
Il parco nazionale si offre come modello di riuscita armonizzazione di interessi diversi incentrati su un obiettivo comune: natura, paesaggio e patrimonio culturale ben conservati. “I valori di un parco nazionale sono un motivo e un obiettivo attraente per i visitatori che rispettano l'eccezionalità della natura e del patrimonio culturale, nonché la pace e la tranquillità del territorio – spiegano dal Parco nazionale - attraverso diverse forme di mobilità sostenibile e adeguate infrastrutture del parco i visitatori vengono indirizzati verso le parti meno vulnerabili, dove vengono offerte numerose opportunità per vivere la natura e rilassarsi”.
Per saperne di più
www.tnp.si/en
www.alpine-pearls.com
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Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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