Nove (più una) ragioni per trascorrere Natale o Capodanno 2024 sul Monte Rosa: sciare, ma anche molto di più…
Sciare e surfare in uno dei comprensori sciistici dai dislivelli più vertiginosi dell'arco alpino, innevato per tutta la stagione. Ben 52 piste e 29 impianti di risalita che partono da una quota minima di 1.212 metri ad Alagna Valsesia e arrivano fino ai 3.275 metri di Punta Indren, Aosta: decine e decine di chilometri di piste per ogni livello di adrenalina che si vuole vivere! Ecco allora nove (più una) ragioni per trascorrere Natale o Capodanno 2024 sul Monte Rosa.
(TurismoItaliaNews) Nelle valli del Rosa l'aria invernale è arrivata, pungente e attesa. Quell'aria che annuncia la neve, che a queste altezze non è solo portatrice di bellezza paesaggistica ma anche elemento fondamentale per l'economia della montagna. E con la neve arriveranno le luci delle luminarie e gli alberi di Natale a rallegrare i paesini delle Valli del Rosa, i mercatini carichi di profumi, sapori e artigianato locali, l'allegria dei rifugi in quota e le feste nelle piazze. L'ospitalità made in Monterosa si prepara a mostrarsi al suo meglio, là dove, nonostante il bianco freddo della neve, non manca mai il calore delle feste. Il Natale si avvicina sempre con piccoli passi, quasi di soppiatto. Eppure, i sentori sono chiari. Prima arriva il profumo di caldarroste agli angoli delle strade, poi quello di legna arsa dai comignoli delle case. Il tempo di voltarsi un attimo e appariranno, come funghi in autunno, anche i primi maglioni con le renne, amichevole promemoria che è arrivato il tempo di iniziare a pensare a regali e piani per le feste. E ad una risposta convincente alla domanda "Cosa fai a Natale e a Capodanno?".
Nel grande comprensorio Monterosa Ski di risposte, ce ne sono! Eccome. 52 piste e 29 impianti di risalita nelle 3 valli di Champoluc-Frachey, Gressoney-La-Trinité e Alagna, centinaia di km di piste, un variegato scenario culturale, che ha antiche radici e che si traduce in una ricca gastronomia e un'accoglienza di altissimo livello, e sullo sfondo le oltre 15 vette oltre i 4.000 metri E se tutto questo non bastasse, vi diamo altri nove motivi per vivere le feste che accompagnano la fine del 2023 nel grande comprensorio di Monterosa Ski.
La cena in quota sul gatto delle nevi
Cosa c'è di meglio, a Natale, di una cena in cui il gourmet incontra la migliore tradizione locale? La stessa cena, ma in un rifugio d'alta quota, da raggiungere a bordo di un gatto delle nevi, come una carrozza di Cenerentola nel candore delle piste deserte! Lontane dal clamore del giorno, che le popola di sciatori più o meno esperti, è quasi magico il suono che fanno gli stivali sulla neve fresca, a squarciare un silenzio pacifico che diventa calore natalizio, una volta varcata la soglia del rifugio.
Pattinare sul lago ghiacciato Gover (Gressoney-Saint-Jean)
Pronti ad allacciare i pattini e a mostrare i vostri migliori numeri sul ghiaccio? Oppure vi sentite più a vostro agio a pattinare accanto al corrimano, con passi da formica finché non prendete confidenza? In ogni caso, il lago Gover, rigogliosa oasi di relax a due passi dal centro storico di Gressoney-Saint-Jean nei mesi più caldi, si trasforma, con l'inverno, in un patinoire d'eccezione con vista sul ghiacciaio del Monte Rosa, dove l'illuminazione permette di continuare a pattinare anche nelle ore in cui il sole va a nascondersi dietro le vette innevate. Pausa per scaldarsi con un buon vin brulé e poi via, di nuovo in pista!
Gustare la fantastica Raclette di Alagna Valsesia
Specialità originaria del Canton Vallese, la Raclette prende il nome dall'omonimo formaggio svizzero, servito in fonduta a centro tavola. Ad Alagna Valsesia, nel versante piemontese del Rosa, e a due passi dalle piste, il Ristorante Unione ha fatto della Raclette la vera regina della tavola, accanto a un ricco menù che annovera, accanto alla polenta concia e alla cucina valligiana, anche specialità piemontesi.
Il White Christmas di Hotellerie Mascognaz
Hotellerie Mascognaz, a 1.850 metri di quota, è un complesso di nove caratteristici chalet posti nell'omonimo villaggio fondato dai Walser circa 700 anni fa. Quello che oggi è un vero e proprio hotel diffuso a quattro stelle, con centro benessere e uno dei ristoranti collocati più in quota di tutto l'arco alpino, conserva tuttavia il fascino delle case Stadel tipiche dell'architettura Walser, affacciate su stretti vicoli e fatte per durare anche ai rigidi inverni del Monte Rosa. Sia la vista sul massiccio, che quella sull'alta valle d'Ayas, sono tra i doni di Natale più belli che possono fare queste valli.
L'adrenalina sugli Ice Kart a Champoluc
Esatto: sui gokart, ma sul ghiaccio. Succede a Champoluc, nel cuore della Val d'Ayas, dove lo Champoluc Driving Park propone per la stagione invernale questa esperienza alternativa, adatta anche a famiglie con ragazzi di età superiore ai 14 anni.
Visitare il Castello Savoia sotto la neve
Dal manto bianco che avvolge l'abitato di Gressoney-Saint-Jean, fa capolino la sagoma di un castello che, a prima vista, appare magico ed enigmatico: cinque torri dall'aspetto medievale ma tutte diverse tra loro; balaustre in ferro battuto e decorazioni murarie in stile eclettico. Nessun mistero, in realtà si tratta di Castello Savoia, residenza gressonara della Regina Margherita, che proprio in questa valle amava passare le sue estati. Ma d'inverno, bisogna ammetterlo, questo castello è ancora più affascinante e magico, avvolto in un mantello di neve.
Una ciaspolata al chiaro di luna (ristoro Muffé, Champorcher)
Nel Parco del Mont Avic, nella Valle di Camporcher, esiste un rifugio a quota 2.050 metri, raggiungibile soltanto a piedi in 50 minuti di facile camminata dall'abitato di Champorcher: il ristoro Muffé, posto sul lago omonimo, è la destinazione perfetta per una ciaspolata in notturna, con il chiaro di luna, riflesso nella neve, a segnare il percorso nelle serate dal cielo terso. A guardarla di notte, la sagoma del Monte Rosa che emerge chiaramente dal fondale di stelle, sembra quasi accendersi di luce propria.
Sorseggiare la Bière d'Ayas
Proprio così, la Val d'Ayas è anche territorio di birre artigianali pregiate, realizzate con orzo e segale coltivati oltre i 1.700 m di quota grazie all'attività dell'azienda agricola Michel Becquet. Una vera e propria coltura eroica. Dalla classica Ayas Pale Ale, fino alla Champoluc Ipa, passando per la Cuneaz Russian Imperial Stout, tutte le creature del birrificio Bière d'Ayas portano il nome delle località della valle, testimoni dell'inscindibile legame tra il marchio e il territorio in cui vengono prodotte.
Visitare un'autentica casa Walser a Gressoney-La-Trinité
Cosa accomuna le vallate del Rosa? La presenza delle comunità germanofone dei Walser, documentate tra il versante piemontese e quelli valdostani fin dal Basso Medioevo, che hanno conservato i tratti caratteristici della loro cultura nella loro lingua, il Titsch, e nell'architettura delle case Stadel. Nel territorio di Gressoney-La-Trinité sorge l'Ecomuseo Walser, un museo etnografico diffuso che include uno stadel e un wohngade, il cuore pulsante dell'attività lavorativa all'interno della comunità. Tra costumi, arredi e utensili originali, l'Ecomuseo Walser è un viaggio nel mondo degli antenati degli abitanti delle valli del Monte Rosa, con percorsi tematici dedicati sia agli adulti che ai bambini.