Città d’arte, degne di nota: palcoscenici d’eccezione e opere che fanno sentire la cultura nella Pianura Padana

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 LUOGHI  Da Bergamo città vocata all’opera lirica, a Brescia, che non manca di riproporre capolavori senza tempo negli spazi del Teatro Grande. E poi Modena, Parma e Piacenza… La musica e i luoghi che la celebrano rappresentano per alcune città un tratto distintivo, un affresco della loro storia che ne rivela anche un ritratto più contemporaneo. Le città d’arte della Pianura Padana abbracciano un variegato scenario che unisce l’arte e l’architettura con le diverse interpretazioni del suono, del canto, del ballo, della lirica. Studio e passione per la musica vivono da sempre qui, nel rispetto per le tradizioni e la voglia di rinnovare modi e mezzi di ascolto.

 

(TurismoItaliaNews) Raffinati teatri classici, case museo dedicate a illustri maestri, auditorium di innovativa fattura tecnica, palcoscenici e palchi che danno spazio a giovani talenti. Dai preziosi teatri salotto – nei secoli luoghi di incontro di classi privilegiate – ai progetti che miscelano e promuovono linguaggi diversi (scenografia, letteratura, poesia, danza) agli spazi dove si fa sperimentazione, ai workshop, ai concerti sotto le stelle, alle biblioteche che custodiscono reperti di inestimabile valore. Denominatore comune è il sentimento di forte partecipazione, anche emotiva, di grande e orgoglioso rispetto per le estetiche del passato e di forte slancio per le nuove rivisitazioni. Tante le occasioni per vivere oggi un’esperienza che va oltre la musica e la storia, dai ricchi calendari delle stagioni operistiche alle visite guidate ai teatri e ai luoghi natali dei compositori. Iniziamo questo viaggio in pochi ma significativi step.

Bergamo è una città vocata all’opera lirica. Un anno qualifica questa sua natura, il 1797, quando è diventata la culla di una celebre stella della musica. Parliamo ovviamente di Gaetano Donizetti, il compositore di opere famose come Lucia di Lammermoor, L’elisir d’Amore e Don Pasquale, rappresentate nei più grandi teatri di tutto il mondo. Oggi si possono ripercorrere le sue tracce a partire da Città Alta: dalla Casa Natale al Museo Donizettiano, da casa Rota-Basoni-Scotti dove il compositore morì, alla tomba nella Basilica di Santa Maria Maggiore. In Città Bassa, invece, si affacciano sul Sentierone il Teatro Donizetti, gioiello architettonico di garbata e ricercata eleganza, e il monumento a lui dedicato, opera di Francesco Jerace. La musica e lo spirito del grande compositore vivono ancora negli spettacoli teatrali e nei concerti che animano la città. In particolare nei giorni intorno al Dies Natalis, il 29 novembre, viene organizzato il Festival Internazionale Donizetti Opera (23 novembre – 4 dicembre), che per il 2016 propone due rarità donizettiane: Olivo e Pasquale e Rosmonda d’Inghilterra. In questa occasione il programma si arricchisce di numerose altre iniziative, come il concerto di uno dei più̀ importanti baritoni di oggi Leo Nucci, capace di creare un connubio virtuoso tra Donizetti e Verdi e la rappresentazione de La traviata, a conclusione del festival. www.donizetti.org/fd2016

Opera e balletto sono i protagonisti della stagione teatrale firmata dalla città di Brescia, che non manca di riproporre capolavori senza tempo negli spazi del Teatro Grande. Il calendario offre al pubblico una programmazione di pregio con l’obiettivo di dare valore alla tradizione – con una selezione dal grande repertorio operistico – e di avvicinarsi all’opera contemporanea, anche attraverso l’attenzione ad una particolare ricorrenza, l’anniversario shakespeariano. Ampi e diversi gli scenari semantici e storici, si va da Mozart a Britten, lungo un percorso che punta al recupero e al rinnovo del teatro di regia. I titoli della Stagione 2016 sono Turandot di Giacomo Puccini, Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart, A Midsummer night’s dream di Benjamin Britten e La Traviata di Giuseppe Verdi. La Stagione si completa con il titolo di balletto classico Don Chisciotte e con le diverse iniziative di promozione tra le quali la Festa dell’Opera, uno degli eventi più innovativi e coinvolgenti proposto dalla Fondazione Teatro Grande. Un evento che abbraccia territori limitrofi all’opera lirica e teatrale e vuole mettere in sinergia più linguaggi e forme artistiche coinvolgendo un pubblico più trasversale, dagli appassionati ai veri intenditori, dai grandi ai bambini. Un’esperienza ludica e di valore che vive in luoghi meno classici e in suggestivi percorsi nel mondo dell’Opera, portando il melodramma nelle piazza e nelle strade dal mattino alla mezzanotte, in un modo più nuovo e più interattivo tra le persone, tra forme tradizionali e sperimentazioni. Per saperne di più www.teatrogrande.it

Modena apre le porte alla musica lirica e omaggia i suoi più illustri rappresentanti. Tra tutti la figura del Maestro Pavarotti, che nacque in questa città nel 1935 e che lo ha visto crescere e diventare una delle voci più apprezzate in tutto il mondo. Modena gli fa ancora onore regalando la splendida casa museo, la residenza storica trasformata in un cimelio di ricordi, opere e oggetti personali. La villa e i suoi spazi raccontano gran parte della vita privata del grande tenore italiano, le sue passioni, i ricordi, episodi di convivialità con amici, colleghi e familiari. Un’occasione preziosa per scoprire il valore, non solo artistico, di un uomo che ha dato molto non solo alla musica. Sempre al Maestro Pavarotti è dedicato un luogo iconico della città, il Teatro Comunale dove un concerto celebrativo ne ricorda la sua scomparsa il 6 settembre. Gioiello architettonico dell’800, il teatro conserva tutta la ricchezza e lo charme originali grazie a un accurato restauro storico-conservativo e si qualifica a livello internazionale per l’eccellenza acustica, l’eleganza e il pregio dei materiali strutturali e decorativi. Qui accanto alle opere della tradizione classica, dal balletto all’opera, dai concerti ai musical, trovano spazio nuovi linguaggi e forme espressive più contemporanee. Il salotto della città si rinnova così portando in primo piano anche nuovi registi, giovani cantanti, coreografi emergenti, dimostrando un eclettismo artistico non comune, che premia l’innovazione nei talenti senza dimenticare il suo patrimonio storico. Degna di nota anche la prestigiosa scuola per cantanti Cubec, Accademia del Belcanto di Modena, un prestigioso centro di formazione per giovani cantanti lirici e pianisti collaboratori del teatro d’opera. Un vero scrigno di opportunità che si rinnovano anche con la stagione 2016/2017 che offre uno dei cartelloni più ricchi della regione con le stagioni di lirica, di balletto e di concerti, dall’autunno alla primavera inoltrata.

Disegnata dalla musica, che è parte del suo dna artistico e culturale, Parma regala occasioni imperdibili e spazi che sono vere eccellenze architettoniche. Di valore inestimabile il salotto della città, il Teatro Regio splendido emblema dello stile neoclassico che stupisce e seduce i suoi ospiti fin dal suo ingresso con un mirabile colonnato di ordine ionico e un’ampia finestra termale che si apre nella parte alta. Uno spazio che tramanda la storia e il costume della città e custodisce angoli di eleganza ricercata e opere pittoriche di rara intensità. Come la volta dipinta dalla quale scendono due lampadari a goccia in vetro soffiato, il raffinato foyer e la sala, con la platea, il soffitto dipinto da Giovan Battista Borghesi, il grande lampadario in bronzo dorato forgiato dalle officine Lacarrière di Parigi, il sipario dipinto, uno dei pochi esempi giunti fino a noi che regala una popolata allegoria della Sapienza. In questo teatro delle meraviglie si rinnova ogni anno la prestigiosa kermesse dedicata al Maestro Giuseppe Verdi. Il Festival Verdi offre un interessante calendario di opere, concerti, giornate di studi, incontri ed eventi e vede la nuova edizione, che parte il 1° ottobre con un nuovo allestimento di Don Carlo. Ma la musica a Parma non vive solo in luoghi storici. Spazi architettonici più contemporanei ridisegnano un nuovo modo di ascoltare, come l’Auditorium Paganini, progettato dall’archistar Renzo Piano e inaugurato nel 2001, nel parco urbano che ha ospitato lo storico stabilimento dello zuccherificio Eridania dal 1899 al 1968, un luogo che riqualifica e dà valore a una delle principali aree industriali cittadine dei primi decenni del ‘900. Di sapore più didattico è la Casa della Musica, uno spazio-progetto che si propone come centro di produzione dal punto di vista formativo, realizzando attività di divulgazione e corsi di perfezionamento musicale, oltre a numerose rassegne concertistiche. Tante le iniziative e i servizi offerti e le Istituzioni coinvolte, dall’Archivio Storico del Teatro Regio al Laboratorio di divulgazione musicale, dai corsi di perfezionamento al Museo dell’Opera, dai workshop alle mostre, ai convegni fino ai concerti sotto le stelle.

Piacenza porta in primo piano ogni anno un variegato calendario di appuntamenti per la stagione teatrale. Qui le occasioni spaziano dalle opere liriche alla danza, dalla prosa ai concerti che trovano valore aggiunto nei prestigiosi teatri cittadini. Così la musica invita a scoprire importanti modelli di architettura come il Teatro Municipale, splendido esempio di stile e struttura del tardo Settecento dalla caratteristica forma della sala a “tre quarti d’ellisse” inventata da Lotario Tomba dopo accurati studi. Oppure la Sala dei Teatini, suggestivo spazio affrescato che nasce dal restauro di un antico luogo di culto, la chiesa di San Vincenzo. Di forte coinvolgimento sono poi le atmosfere dei palazzi storici riportati all’originale splendore, come i richiami cistercensi delle basiliche e dei conventi che hanno dato luce al Teatro dei Filodrammatici, oggi impreziosito da una facciata liberty. Da non dimenticare infine il piccolo e suggestivo Teatro di San Matteo, prezioso esempio di “chiesa minore” posta in una zona che in passato era uno degli accessi principali alla città. www.teatripiacenza.it

 

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