Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano [VIDEO]

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Giovanni Bosi, Bitetto / Puglia

E' la gemma di Bitetto, anche perché cela sentimenti, devozioni e perfino qualche alone di mistero. Siamo nella Città dell’Oliva Termite, alle pendici dell’altopiano delle Murge, in Puglia. Dalle origini antichissime, questo borgo oltre alla maestosa Cattedrale di San Michele Arcangelo, sfodera anche le bellezze di Santa Maria La Veterana, l'Annunziata come la chiamano qui. Un singolare edificio sacro che promette grandi suggestioni solo a parlarne. E a vederlo...

 

(TurismoItaliaNews) Quando si arriva a Bitetto, che in dialetto barese diventa Vetétte, sul taccuino una serie di appunti mi anticipa che alcuni luoghi sono indiscutibilmente da vedere. E il presidente della Pro loco, Michele Mitarotonda me lo conferma: l'affascinante centro storico con il suo dedalo di viuzze e piazzette per il quale si sta portando avanti una complessa (nel senso che non è facile) azione di rifunzionalizzazione e valorizzazione, la Cattedrale di San Michele Arcangelo in stile gotico napoletano e i colori della cupola che richiamano l'oliva e l'olio, il Convento francescano con il corpo incorrotto del Beato Giacomo, i riti ancestrali legati a San Giovanni Battista. E poi la chiesa di Santa Maria La Veterana, appena al di fuori dell'abitato antico. La persona giusta per visitare Bitetto è Luisa Palmisano, che nella vita è insegnante, ma è pure la presidente della sezione locale dell'Archeoclub, dunque un'appassionata delle vicende della cittadina e dei tanti risvolti artistici e culturali che si nascondono dietro pietre, mattoni, cornici e decorazioni.

Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano

Chiesa di Santa Maria La Veterana, la professoressa Luisa Palmisano

Così scopro pure che la professoressa Palmisano è anche l'autrice della pubblicazione “Il tempio dell’eterno ritorno” che ha svelato praticamente tutto dell'Annunziata. La passione, la competenza e la cura con cui ci spiega la “sua” Bitetto, mi risucchia immediatamente in secoli e secoli di storia dei luoghi in cui andiamo, perdendoci in una serie di fatti, circostanze, racconti ed episodi documentati che mi fanno subito amare la cittadina. Che ha davvero le carte in regola per essere visitata secondo criteri slow. Anche perché Bitetto è una tappa del Cammino Materano, l'itinerario culturale tra Bari e Matera costruito sul modello delle Cultural Routes del Consiglio d'Europa. Attenzione, non un cammino religioso, ma un percorso che ha messo a sistema strade secondarie romane, vie medievali, tratturi e sentieri, nell’intento di attraversare aree meno conosciute del Meridione, per giungere nel cuore di un territorio che per millenni è stato un centralissimo punto di equilibrio di popolazioni e culture diverse. E quello che a Bitetto si vede, lo conferma.

Quando arriviamo davanti alla chiesa di Santa Maria La Veterana, l'esterno lascia intuire solo in minima parte quello che conserva all'interno. “Questo singolare edificio sacro – mi spiega Luisa Palmisano – è davvero un suggestivo palinsesto di messaggi culturali. Era la chiesa di un antico casale fortificato al centro di un importantissimo asse viario che collegava i centri urbani della Murgia con la costa adriatica. Di fatto ricopre un ruolo considerevole nel contesto culturale di Bitetto, fra XIII e XV secolo, quando si svolgono le fasi salienti della ricostruzione dell'edificio medievale e della sua decorazione pittorica a fresco che, arrivata purtroppo frammentaria sino a noi, doveva ricoprire interamente i muri, come si è stato constatato durante il restauro realizzato”.

Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano

Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano

E' comunque certo che l'antichità della chiesa, rispetto alle altre del territorio circostante, sia indiscutibile dal momento che il documento più antico che attesta l'esistenza di una chiesa con il toponimo sancta Maria risale al 959. Ma perché Veterana? “L'appellativo si è sovrapposto al significato originario di velus e vetere, che sottolineava molto probabilmente l'anteriorità rispetto alla cattedrale, dedicata dagli Angioini a Santa Maria Assunta e altre altre chiese mariane infra ed extra moenia” chiarisce la professoressa Palmisano.

Gli affreschi sono meravigliosi e meritano di indugiarvi davanti. Il ciclo costante della vita, che emerge dalla ricorrente presenza di immagini femminili, e l'ancestrale e sempre attuale momento della maternità, segnano i diversi momenti dell'esistenza tra natura e cultura, legando passato e presente in una storia infinita. Per rendersene conto, bisogna essere qui.

Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano

Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano

“Il notevole valore artistico di elementi architettonici come il capitello a stampella, e di quelli decorativi (come i frammenti di affreschi sulla parete di controfacciata) ci porta a desumere che l'edificio ha ricoperto nel tempo un ruolo socio-culturale rilevante” afferma Luisa Palmisano. Il suo entusiasmo per la storia di questa chiesa è trascinante: “Sembra indubbia la sua funzione di santuario mariano, oggetto di particolare devozione per gli abitanti di Bitetto e le popolazioni limitrofe che vi affluivano, soprattutto in primavera, per invocare la protezione della Madre divina sui bambini: lo dimostrano i numerosi dipinti votivi, di epoche diverse, nel corredo pittorico della chiesa e gli altari e le cappelle, per lo più dedicati alla Vergine. E all'epoca barocca, ampiamente documentata, si contrappone la complessa e poco nota vicenda medievale di Santa Maria La Veterana, tenendo conto che qui nel XV secolo si è anche insediata una comunità francescana”.

Il colpo d'occhio è notevole, la cura dei dipinti è ammaliante. E quei volti che ti guardano mentre ti sposti da un punto all'altro della chiesa creano grandi suggestioni...

Alone di mistero nell'antica Santa Maria La Veterana a Bitetto: nelle Murge un'imperdibile tappa del Cammino Materano

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Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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