Sono in Piemonte le cattedrali sotterranee del vino: a Canelli viaggio nelle bollicine italiane in luoghi incredibili

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Angelo Benedetti, Canelli / Piemonte

E’ storicamente la capitale dello spumante, perché è qui che si sono insediate le prime industrie spumantiere. Tanto che ancora oggi camminando per le sue strade punteggiate dagli originali siti storici di produzione è come compiere un viaggio nelle bollicine italiane. Gancia, Bosca, Contratto e Coppo sono le cantine che hanno reso Canelli famosa nel mondo. A maggior ragione con le famose “cattedrali sotterranee”, che contribuiscono al suggello del marchio Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità per i paesaggi vitivinicoli piemontesi Langhe-Roero e Monferrato. Uno spettacolo della natura grazie alla mano dell’uomo.

 

(TurismoItaliaNews) Arrivi a Canelli e il primo suggestivo impatto è con la sua storia. “E’ qui che si si collocano le principali industrie spumantiere di storica fondazione, ovvero le cantine Gancia, Bosca, Contratto e Coppo” annota il cartello turistico posizionato appena al di fuori della stazione ferroviaria. Perché, diciamo subito, il modo migliore per arrivare da queste parti è con un treno storico trainato dalla locomotiva a vapore sbuffante e composto da carrozze “centoporte” sapientemente restaurate da Fondazione Fs. Ma in questo lembo di Piemonte si è ben più di semplici turisti, piuttosto viaggiatori in cerca di esperienze. Il paesaggio delle colline centrali della regione è stato riconosciuto dall’Unesco come paesaggio culturale di eccezionale bellezza, caratterizzato da una tradizione storica antica legata alla coltura della vite e a una vera e propria “cultura del vino”, profondamente radicata nella comunità.

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E dunque esplorarlo a partire dalle sue “Cattedrali Sotterranee” è un grandissimo valore aggiunto. Sono quelle strutture che presentando una particolare conformazione architettonica profondamente legata al ciclo di produzione e, in particolare, al processo di fermentazione in bottiglia, hanno finito con il configurarsi come spazi di lavorazione paragonabili alle navate di una chiesa cattedrale perché estesi e veri e propri capolavori dell’edilizia.

“Le gallerie apogee scavate nel tufo e rivestite in mattoni si collocano a decine di metri di profondità, dove si trovano le condizioni climatiche ideali per la fermentazione naturale dello spumante – ci spiegano - volte imponenti, spazi grandiosi, installazioni artistiche permanenti. Le Cantine di Canelli non sono soltanto una meravigliosa testimonianza della civiltà vinicola piemontese, ma anche l’emozionante rappresentazione delle opere che l’ingegno umano sa produrre”. Visitiamo così le cantine sotterranee di Bosca, capolavoro, che attraverso luci, suoni e luoghi, racconta la magnifica storia dell’azienda. “Non la solita visita – ci fanno notare – ma un’esperienza piuttosto, grazie alla possibilità di esplorare ambienti unici in modo altrettanto unico. Bellezza, magia, emozioni: questo è quello che trovate. Per Bosca, dal 1831, stappare significa portare, con maestria e audacia, l’entusiasmo delle bollicine italiane a tutti”.

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“Cattedrali è la migliore definizione per questi capolavori di ingegneria, autentici tesori della cultura enologica - spiegano dal Consorzio di tutela Alta Langa, nato nel 2001 ad Asti - sono eccezionali testimonianze architettoniche del patrimonio vinicolo piemontese queste maestose sale con volte dai mattoni a vista e atmosfere imponenti si alternano a stretti passaggi, disegnando una fitta mappa di storia e storie enologiche. Le cantine Contratto, Coppo, Gancia e Bosca sono quelle che si possono visitare ancora oggi. Al loro interno, sino a 32 metri sotto terra, le cantine storiche custodiscono ancora oggi migliaia di bottiglie di metodo classico in affinamento a una temperatura costante tra i 12 e i 14 gradi”.

Va detto che l’area di Canelli rappresenta l’eccellenza del polo produttivo dell’Asti Spumante, miracolo della lavorazione del vitigno Moscato Bianco. Questo è un territorio in cui la vite domina incontrastata e rende inconfondibile il paesaggio con filari ordinati, geometrici, curati e disposti sulle dorsali collinari plasmate dal secolare lavoro dell’uomo. E’ qui che a partire dal diciannovesimo secolo importanti innovazioni tecnologiche hanno dato il via alla storia dei grandi vini spumanti italiani. Santo Stefano Belbo, Calosso e Canelli sono i luoghi pionieri. In questi territori nel 1865 nacque il primo spumante italiano, dei Fratelli Gancia.

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Il sito Unesco Langhe-Roero e Monferrato comprende colline ricoperte di vigneti a perdita d’occhio, borghi, casali e cantine secolari, torri e castelli d’origine medioevale che svettano nel panorama e si distingue per l’armonia e l’equilibrio tra le qualità estetiche dei suoi paesaggi e le diversità architettoniche e storiche dei manufatti associati alle attività di produzione di vini, internazionalmente riconosciuti tra i più importanti prodotti enologici del mondo. La cultura vitivinicola piemontese costituisce la base dell’identità del Piemonte e le eccellenze delle tecniche di coltivazione, le innovazioni negli aspetti produttivi, l’evoluzione di secolari saperi artigianali e tecnologici, oltre che la qualità dei vini prodotti, ne fanno un riferimento su scala mondiale. Ed è bellissimo visitarlo in ogni stagione, a maggior ragione quando è tempo di vendemmia o quando il foliage dona alle colline colori spettacolari.

Oggi il Consorzio di tutela Alta Langa riunisce viticoltori e produttori coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un metodo classico che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto dei vigneti e che per questo deve costantemente essere valorizzato e tutelato. Il ruolo del Consorzio è quello di garante del disciplinare di produzione e promotore della denominazione.

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Treni storici, si diceva. Si può partire da Torino Porta Nuova a bordo di un bellissimo convoglio storico con destinazione Canelli. Un’esperienza decisamente da provare per vivere una giornata diversa, tra gusto ed amarcord.

Per saperne di più
www.bosca.it/cantine
www.altalangadocg.com
trenolmr.com

 

Sulla strada (ferrata) dello Spumante italiano: a Canelli con il Treno storico del Monferrato, tra suggestioni e ricordi

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