Gua Niah Caves diventano Patrimonio Unesco: in Malesia caverne colossali e interconnesse raccontano storie antichissime
Contiene i più lunghi “registri” conosciuti di interazione umana con la foresta pluviale, che coprono almeno 50.000 anni, dal Pleistocene al periodo medio dell'Olocene. Ricchi depositi archeologici, pitture rupestri preistoriche esepolture a forma di barca rinvenute sul margine settentrionale del massiccio documentano la vita biologica e umana durante questo periodo e contribuiscono notevolmente alla conoscenza dello sviluppo umano, dell'adattamento e della migrazione non solo nel sud-est asiatico, ma persino in un contesto globale. Le comunità locali osservano ancora un'antica tradizione di molong, “Prendi solo ciò di cui hai bisogno”, quando raccolgono guano e preziosi nidi di uccelli commestibili dalle grotte. Al centro del parco nazionale di Niah, vicino alla costa occidentale dell'isola del Borneo, le Gua Niah Caves, un complesso di caverne colossali e interconnesse, si trova sono diventate Patrimonio mondiale dell’Umanità. Grande soddisfazione in Malesia.
(TurismoItaliaNews) La Malesia conferma ancora una volta la sua ricchezza naturale e culturale, infatti le grotte di Niah (Gua Niah) nel Sarawak sono state ufficialmente dichiarate patrimonio dell'umanità dall'Unesco in seguito alla 46.a sessione del Comitato per il patrimonio mondiale a New Delhi, in India.
L’avventura è iniziata nel 2019, con la presentazione della candidatura, ed è durata fino a poche settimane fa, quando è arrivato il riconoscimento ufficiale da parte dei 21 Paesi membri del Comitato del Patrimonio Mondiale, con l'India come Paese presidente per questa sessione. Oltre ad essere un riconoscimento molto ambito, la dichiarazione sottolinea l'impegno della Malesia nella conservazione del patrimonio. Le grotte di Niah conservano i resti umani moderni più antichi del Sud-est asiatico, risalenti a 55.000 anni fa, il che ne fa un importante ambiente archeologico e di ricerca. Inoltre, il sito ha anche restituito utensili microlitici risalenti a 65.000 anni fa.
Con questa new entry, oggi la Malesia vanta cinque siti Patrimonio dell'umanità, tra cui il Parco Kinabalu (riconosciuto nel 2000), il Parco nazionale Gunung Mulu (anch'esso riconosciuto nel 2000), George Town e Melaka nello Stretto di Malacca (entrambi nel 2008), la valle di Lenggong (riconosciuta nel 2012) e, da oggi, anche le grotte di Niah.
ll Paese è costantemente alla ricerca di nuovi riconoscimenti per il suo ricco patrimonio naturale e culturale, come parte dei siti patrimonio dell'umanità dell'Unesco, insieme al Forest Research Institute Malaysia (Frim) Forest Park, al National Leprosy Control Centre di Sungai Buloh e al Royal Belum State Park di Selangor.