Castelli, torri di avvistamento, chiese fortificate, roccaforti e fortezze: sulla costa del Portogallo un formidabile antico sistema difensivo
Eugenio Serlupini, Lisbona
Castelli, torri di avvistamento, chiese fortificate, roccaforti, forti e fortezze, E’ un impressionante sistema difensivo quello che nel corso dei secoli si è sviluppato lungo la costa e il confine tra Portogallo e Spagna, punteggiando il paesaggio e lo skyline, rendendolo unico ed inimitabile, e che oggi si rivela un formidabile attrattatore turistico. Se in passato queste costruzioni, ardite e spettacolari, hanno consolidato la strategia di difesa del territorio e, soprattutto, dei centri urbani, nei tempi moderni rappresentano un patrimonio di grande valore.
(TurismoItaliaNews) Ovviamente alla base di tutto ci sono argomentazioni di carattere storico, legate quasi sempre a situazioni contingenti che hanno obbligato i governanti dell’epoca a fare di necessità di virtù. “Se nelle linee geografiche delle invasioni nell'interno del territorio portoghese troviamo cinque zone, formate dai centri di Valença do Minho, Brecha de Chaves, Ribacoa, Zebreira e Alentejo, sulla costa le zone di penetrazione degli invasori sono costituite dagli assi fluviali che, da nord a sud, erano presidiati da castelli e fortezze, definendo e caratterizzando l'umanizzazione del paesaggio” spiega Augusto Moutinho Borges della Commissione portoghese di Storia Militare del Ministero della Difesa del Portogallo, nonché accademico corrispondente della Comissão Portuguesa de História Militar del Ministero della Cultura.
Proprio a Borges è stata affidata la presentazione dei sei francobolli incentrati sul tema “Castelos e Fortalezas do Litoral” che le Poste di Lisbona mettono in circolazione dal 29 aprile, unitamente ad un blocco-foglietto sul quale sono raffigurati il faro e l’eccezionale cisterna della Fortaleza de São Julião da Barra, il più grande e completo complesso di difesa militare in stile Vauban rimasto in Portogallo, collocato in posizione strategica sulla punta di São Gião, nell’estremo ovest di Oeiras. Considerata in passato lo “Escudo do Reino”, la più grande fortificazione marittima del Paese, aveva la funzione di controllare l'entrata e l'uscita delle navi alla foce del Tago e l'accesso al porto di Lisbona; attualmente è la residenza ufficiale del ministro della Difesa Nazionale del Portogallo. Più in dettaglio, i sei francobolli propongono il forte di Caminha, evidenziandone la chiesa principale; la Fortezza di São João Batista, a difesa della foce del Duero e dell'accesso alla città di Porto, protetta in passato dalle sue Mura Fernandine; l'imponente roccaforte di Peniche, che fiancheggia la fortezza e il Forte Vecchio; il Forte di Santiago do Outão, a difesa del centro urbano di Setúbal e dell'accesso all'interno; la strategica Fortezza di Sagres, simbolo dell'epopea marittima fondata dal principe Enrico; e il Castello di Faro, centro politico dell'Algarve.
“Oggi – spiega ancora Augusto Moutinho Borges - i villaggi e gli assi di invasione di Caminha/Valença do Minho; da Viana do Castelo/Ponte de Lima; da Porto/Amarante; dalla città di Feira; da Figueira da Foz/Montemor-o-Velho/Coimbra; da Nazareth/Porto di Mós/Ourém; da Peniche/Obidos; da Cascais/ /Oeiras/Lisbona; da Setúbal/Palmela/Alcácer do Sal; da Sagres; da Lagos; Faro e Castro Marim si sviluppano lungo linee di contenimento e protezione reciproche, delineate da cinte murarie, inizialmente di origine medievale e, dal 1640 in poi, da un'architettura militare bastionata”.
Di fatto, castelli, fortezze e forti costieri vennero costruiti con tre scopi fondamentali: la protezione dei centri abitati, la prevenzione di possibili tentativi di assedio e di invasione e il combattimento efficace e permanente, mantenendo sempre disponibili combattenti sul territorio nazionale per operazioni belliche dal lato del mare. Ecco dunque che questa nuova serie di francobolli “Castelli e fortezze della costa” mette in risalto il sistema difensivo militare portoghese, “che i nostri antenati rafforzarono lungo la costa, con due linee parallele alla costa e con centri strategici per la protezione dei centri politici, come Guimarães, Porto, Coimbra e Lisbona” precisa Borges. Insieme ai dentelli postali esce pure un folder con testi di Augusto Moutinho Borges e la partecipazione speciale di Luísa Machado Ferreira, arricchito dalla maestria pittorica di Marín García e fotografie di Augusto Moutinho Borges, Fátima Loureiro, Luísa Machado Ferreira e Luís Chaves: un viaggio filatelico che permette di passeggiare lungo la costa ed “entrare” negli ideali difensivi portoghesi identità, spiegano dal Correio portoghesi, cioè le Poste di Lisbona.
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In apertura: Cascais, la Fortezza di Nossa Senhora da Luz
