[ REPORTAGE ] Un paradiso tropicale nel Petén: nel cuore del mondo Maya racconta il sogno di un imprenditore di tramandare un Guatemala autentico
Giovanni Bosi, Flores / Guatemala
Un autentico paradiso tropicale nel Petén. Nel cuore del mondo Maya, a pochi minuti dalle magnifiche rovine di Tikal, Uaxactún e Yaxhá, c’è uno dei luoghi votati al relax e al benessere tra i più blasonati. Siamo in Guatemala (neanche a dirlo) e questo è Las Lagunas Boutique Hotel: oltre 300 acri di riserva naturale rimasta intatta grazie al sogno del suo proprietario, l’imprenditore Edgar Castillo Sinibaldi: “Questa struttura ricettiva è stata costruita per far conoscere al mondo l’immenso orgoglio e affetto che provo per il mio Paese, e il desiderio di voler continuare a vederlo com’era nel passato”. In mezzo ad una natura incredibile anche un museo che raccoglie testimonianze archeologiche meravigliose.
(TurismoItaliaNews) Il Guatemala non è stato sempre il Paese che oggi abbiamo la fortuna di conoscere, esplorare ed amare. In un passato neanche troppo lontano lo scenario è stato ben diverso e in effetti qualche problema in termini di tutela ambientale continua ad esserci ancora nonostante lo sforzo quotidiano delle istituzioni di preservare territori e testimonianze che sono patrimonio dell’Umanità. Per la loro unicità, per la loro bellezza, per le storie che raccontano e che tramandano, per l’attaccamento che i guatelmatechi hanno nei confronti della loro cultura. Parliamo di civiltà antichissime come i Maya, le cui realizzazioni arrivate sino a noi ancora oggi stupiscono per la modernità, la complessità e i significati profondi che irradiano.
Così Las Lagunas Boutique Hotel - sorto in mezzo alla giungla come “fabbrica nella natura”, ossequioso dei suoi ritmi, equilibri, ecosistema e microclima - è un avamposto di questo ragionamento finalizzato a preservare l’integrità del territorio, in quell’avvincente dipartimento che è El Petén. “La mia intenzione non era quella di creare un'azienda che la distruggesse, anzi. La sua bellezza era tale che il mio desiderio più grande è stato di condividere questo paradiso con tutti, affinché potessero sapere com'era El Petén nei tempi passati o quando fu popolato dai conquistadores – ha sottolineato Edgar Castillo Sinibaldi - volevo proteggere la giungla e affinché le persone di tutto il mondo potessero vedere tanta bellezza, ho deciso di costruire un hotel. Il mio obiettivo è preservare il più possibile questo tesoro affinché io, insieme a voi, possa apprezzare e godere del fascino che questo luogo possiede volevo realizzare uno zoo con animali autoctoni in libertà come nei parchi dell'Africa o degli Stati Uniti e in parte ci sono riuscito".
"Gli animali imbalsamati sono stati acquistati affinché chi arriva possa vedere gli animali che un tempo esistevano in questa zona e provare un’immensa tristezza perché questo potrebbe essere l’unico modo per vederli, cioè imbalsamati, se non si riuscirà a proteggere efficacemente tutte le specie. Tutte le strutture dell’hotel sono stati costruiti in modo tale da creare il minor impatto possibile sulla giungla, poiché la giungla è parte integrante di questo progetto. Voglio mostrarvi la bellezza di questo Paese - chiosa Sinibaldi - con le sue città Maya, giungle mai viste prima e fiumi navigabili. Spero che un giorno l'area avrà la protezione che altre nazioni hanno per meraviglie simili, supportate da specialisti” chiosa Sinibaldi.
Arrivare praticamente all’alba a Las Lagunas Boutique Hotel significa trovarsi ad uno spettacolo. Anzi davanti allo show della Natura: i colori sono meravigliosi, il sole si specchia sulla laguna, la cornice di verde rigoglioso che la circonda rendono il tutto a dir poco onirico, le strutture ricettive (alcune delle quali sono vere e proprie lussuose palafitte) si fanno notare solo se si guarda con attenzione, “mimetizzate” tra le tante essenze della giugla. Il complesso dispone di ben 5 lagune, la più grande delle quali si chiama Laguna Quexil. In questa affiorano due isole e su una ci si prende cura delle scimmiette. Ogni mattina gli addetti preparano frutta e verdura fresca destinate alla loro alimentazione.
C’è ovviamente la possibilità di un tour in barca per visitare Monkey Island e farsi cogliere di sorpresa dalle scimmiette affascinanti e gentili che scendono dalle cime degli alberi per mangiare il loro cibo, ma anche perché sperano che gliene venga offerto dell’altro dai visitatori. Non solo: come è facile intuire dato il luogo, non è da meno il birdwatching: “il Guatemala – ci spiegano a a Las Lagunas - offre più di 700 specie uniche di uccelli nel loro habitat naturale. Grazie al suo clima diversificato, con più di 300 microclimi e più del 30% del suo territorio come aree protette, il birdwatching può essere praticato in una qualsiasi delle 7 regioni del Paese. Da qui si possono esplorare 3 diversi siti della foresta pluviale di Petén”.
E poi i tanti reperti archeologici esposti nel museo interno, con un allestimento che li valorizza e che consente al visitatore di ammirare da vicino i tantissimi dettagli decorativi, a partire dalle sculture che rappresentano volti più o meno umani, sicuramente antropomorfi, vasellame, attrezzi di uso quotidiano, monili. Ben più di un museo, ben più di una raccolta archeologica privata. La filosofia è quella della condivisione, della testimonianza, del racconto di un territorio che vale oro per il Guatemala.
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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