Le frappe di Carnevale, tanti modi di gustare un dolce che arriva direttamente dall’antichità

Che Carnevale sarebbe senza le frappe? Classicissimo ed irrinunciabile dolce di Carnevale, in realtà in Italia assumono nomi e forme diverse, anche se poi gli ingredienti di base sono gli stessi. La variante riguarda anche il ripieno, che può essere crema o cioccolato, oppure il “condimento”: dall’alchermes (il liquore composto da alcol puro, zucchero, acqua, cocciniglia, scorza di arancia, acqua di rose e molte spezie) allo zucchero in polvere, da quello a velo al miele, o perfino il pistacchio.
(TurismoItaliaNews) Frappe, sfrappe, chiacchiere, bugie, cenci, strufoli, castagnole. Nomi diversi e forme diverse, dalle strisce ai nodi, ma sostanzialmente uguali. Chiamatele come volete in base alla zona d’Italia in cui vi trovate. Tutti le conoscono e nessuno resiste loro, ma pochi forse sanno che la tradizione delle frappe dovrebbe risalire a quella delle frictilia, ovvero dei dolci fritti nel grasso che nell’antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell’odierno carnevale. Ecco la ricetta per le frappe che ci viene proposta da Laura Bosi Celletti dalla cucina di Casa Spineto.
INGREDIENTI
-300 gr di farina 00
-2 uova
-30 gr di burro
-2 cucchiai di olio extravergine di oliva
-2 cucchiai di grappa
-50 gr di zucchero
-2 cucchiaini di lievito per dolci
-un pizzico di sale
-zucchero a velo q.b.
-olio per frittura
PREPARAZIONE
In un piatto largo e fondo battere le uova con lo zucchero e l’olio extravergine di oliva, unire il sale, il burro ammorbidito, la grappa, il lievito e man mano la farina. Amalgamare bene l’impasto, formare una palla morbida, avvolgerla nella pellicola trasparente per alimenti e farla riposare mezz’ora. Stendere una o più sfoglie molto sottili, tagliare delle strisce irregolari, friggere in olio bollente girandole su se stesse più volte con l’aiuto di una pinza. Toglierle appena dorate e passarle in un foglio di carta assorbente, servirle decorate con alchemes rosso e zucchero a velo.