Lisbona, 150 anni di mobilità collettiva: l’imperdibile “Elétrico 28”, gli ascensori e tanto romanticismo nel cuore della capitale

Eugenio Serlupini, Lisbona / Portogallo
Sono il simbolo indiscusso di Lisbona. La capitale portoghese è sicuramente ricca di simboli attraverso i quali identificarla praticamente ad occhi chiusi, ma non c’è dubbio che i suoi piccoli e fotogenici tram gialli che si muovono ra i quartieri storici e residenziali più belli, sono i migliori testimonial. Il 28 è la grande star su rotaie: segue un percorso da Graça a Prazeres, tra quartieri storici, palazzi, la cattedrale (Sé), attraversa Baixa, sale verso Chiado e Estrela per terminare a Campo de Ourique. La Companhia Carris de Ferro de Lisboa racconta ora 150 anni di mobilità nella città.
(TurismoItaliaNews) Fondata nel 1872 dai fratelli Luciano e Francisco Maria Cordeiro de Sousa, Carris è arrivata a rivoluzionare i mezzi di trasporto a Lisbona, iniziando con un sistema di trazione animale su rotaia il 17 novembre 1873, tra la Stazione del Nord e quella dell'Est Linee ferroviarie (Santa Apolónia) e estremità occidentale dell'Aterro da Boa Vista (Santos). “Il carro americano è stata la prima carrozza capace di trasportare 30 passeggeri, un veicolo su rotaie trainato da due cavalli – racconta Ema Favila Vieira, segretario generale e direttore legale della compagnia Carris - meno di due decenni dopo, nel 1900, è stata la volta del carro elétrico, cioè il tram elettrico, con l’installazione della prima centrale elettrica, il Santos Generator per Lisbona. Una volta installate le ferrovie e la rete elettrica, la rete tranviaria elettrica è entrata in esercizio il 31 agosto 1901 con il suo primo percorso tra Terreiro do Paço e Algés. Questa in seguito è diventata la linea 15E, pensata per il trasporto degli abitanti di Lisbona e dei passeggeri provenienti da altre città e paesi. Le funicolari di Lavra (1884), Glória (1885) e Bica (1892), insieme all'Elevador de Santa Justa (1901), hanno rafforzato la flotta Carris promuovendo questo tipo di mobilità tra i turisti, esaltando l’aspetto pittoresco delle strade e degli acciottolati che le hanno abbellite”.
Insomma ben più di un simbolo per Lisbona, se si considera l’utilità. Ecco perché i 150 anni dell'azienda di trasporto pubblico sono celebrati dal Portogallo attraverso l’emissione il 18 settembre di tre francobolli che riepilogano l’evoluzione dei mezzi di trasporto collettivo in città: sul francobollo da 0,61 euro sono raffigurati l’Ascensor da Glória (1930) e l’Ascensor da Bica (2007); sul dentello da 0,80 euro l’inaugurazione del tram elettrico avvenuta il 31 agosto 1901, e il tram della linea 15 in Praça do Comércio (1997); sul valore postale da 1,05 euro i primi autobus verdi del 1944 e il bus elettrico n.6001 nella Estação de Miraflores (2019).
Il 9 aprile 1944 a Belém è stato introdotto quello che all’epoca era un nuovo mezzo di trasporto pubblico per Lisbona: l'autobus. Poiché non correva su rotaia, era possibile collegare rapidamente anche altri quartieri della città, espandendo la rete e creando un mezzo alternativo per gli spostamenti dei residenti. Nel 1947 sono stati importati bus a due piani dall’Inghilterra, con una capacità di 58 posti a sedere sui piani inferiore e superiore. Negli anni '50, la flotta Carris era divisa quasi equamente tra tram elettrici e autobus. “La storia di Carris riecheggia la storia di una città in crescita, alla ricerca di nuove soluzioni per garantire la mobilità dei suoi abitanti e di tutti coloro che la visitano e la percorrono – sottolinea Ema Favila Vieira - con l’introduzione degli autobus alimentati a gas naturale nel 2001 e dell’autobus 100% elettrico nel 2020, Carris si è tenuta al passo anche con la necessità di trovare forme di trasporto più sostenibili. Nel corso degli anni sono state apportate numerose modifiche ed ampliamenti ai percorsi Carris, che oggi coprono 749 chilometri. Attraverso la storia e l'innovazione, questi 150 anni hanno innegabilmente lasciato il segno nella città”.
Di certo il tram 28, l’“Elétrico 28” come lo chiamano a Lisbona, è la più amata: parte da piazza Martim Moniz e arriva al capolinea nel quartiere di Prazeres. Ufficialmente il tragitto dovrebbe durare 40 minuti, ma per effetto delle strade non proprio agevolissime, con una pendenza che raggiunge il 14%, il tram in legno spesso impiega per arrivare a destinazione un’oretta. Ma ne vale la pena: tra i luoghi imperdibili ci sono il Castelo de São Jorge, le strade medievali di Alfama, l’antico quartiere di Baixa, la Cattedrale del Sé, il Bairro Alto, il quartiere artistico di Chiado, fino al capolinea di Campo Ourique. Un’esperienza dunque imperdibile quando si è a Lisbona!