Gin e gastronomia: abbinamenti sorprendenti e salutari, un’affascinante opportunità a tavola
Quando si pensa al gin, la mente corre quasi istantaneamente all'iconico Gin Tonic, a cocktail strutturati e a momenti di convivialità serale. Tuttavia, ridurre questo distillato complesso e versatile al solo ruolo di protagonista della mixology significa perdere un'affascinante opportunità gastronomica. Il gin di qualità, con il suo ricco e variegato bouquet di botaniche, può infatti trasformarsi in un sorprendente e raffinato compagno per la cucina, specialmente per quella più sana, fresca e leggera.
(TurismoItaliaNews) Sfatare il mito che lo vuole abbinato solo a contesti "strong" è possibile, scoprendo come le sue note aromatiche possano esaltare e completare piatti delicati. Consumato con moderazione, quasi come un condimento aromatico o un accompagnamento consapevole, il gin apre le porte a un’esperienza culinaria inedita e sofisticata.
La complessità del Gin
Per comprendere il potenziale del gin in cucina, è necessario partire dalla sua anima: le botaniche. Oltre all'irrinunciabile bacca di ginepro, che conferisce le classiche note resinose e balsamiche, ogni gin è una ricetta unica, un'infusione di erbe, spezie, fiori e agrumi. Esistono gin in cui prevalgono le note agrumate di limone o pompelmo, altri in cui emergono sentori floreali di rosa o lavanda, e altri ancora con un carattere spiccatamente erbaceo, grazie a botaniche come il rosmarino, il timo o il basilico. È proprio questa complessità a renderlo un partner così versatile a tavola, capace di creare ponti aromatici con gli ingredienti di un piatto, esaltandone la freschezza e aggiungendo un tocco di eleganza.
Antipasti freschi e cruditè di pesce
Uno degli abbinamenti più riusciti è quello tra il gin e le preparazioni a base di pesce crudo. La delicatezza di una tartare di salmone o di tonno, o di un carpaccio di branzino, viene esaltata magnificamente da un gin dal profilo agrumato, come un London Dry in cui sono evidenti le note di scorza di limone. Le note fresche e leggermente amare del distillato puliscono il palato, bilanciando la grassezza del pesce. Un suggerimento è quello di utilizzare qualche goccia dello stesso gin direttamente nella marinatura o nella citronette, insieme a succo di agrumi e olio, per creare un legame aromatico ancora più forte e coerente tra il piatto e il bicchiere.
L'incontro con il mondo vegetale
Il gin si rivela un ottimo alleato anche della cucina vegetale. Le sue note erbacee e floreali possono creare un'armonia perfetta con insalate complesse e piatti a base di verdure. Un'insalata di quinoa con erbe fresche come menta e prezzemolo, ad esempio, si sposa magnificamente con un gin in cui emergono sentori di cetriolo o basilico. Un burger vegetale a base di legumi, con le sue note terrose, può essere esaltato da un gin più secco e speziato. Anche in questo caso, si può osare aggiungendo una spruzzata di gin a una salsa a base di yogurt vegetale o a una maionese vegana, per un tocco aromatico in più.
Carni bianche e pesce alla griglia
La freschezza del gin è ideale per accompagnare la cottura alla griglia, che tende a intensificare i sapori. Una marinatura veloce per petti di pollo o filetti di pesce spada, realizzata con gin, succo di lime, aglio e un trito di erbe aromatiche, renderà la carne o il pesce incredibilmente teneri e profumati. Il carattere resinoso del ginepro, in particolare, si abbina splendidamente con le note affumicate della griglia. In alternativa, si può utilizzare il gin per sfumare il fondo di cottura di un pesce al forno o di scaloppine di tacchino, creando una salsa leggera, profumata e sgrassante.
Il Gin nel bicchiere: l'accompagnamento ideale
Per accompagnare questi piatti, è consigliabile evitare il classico Gin Tonic, spesso troppo dolce a causa dell'acqua tonica. La scelta migliore è un "Gin Sonic" (o "Gin Soda"), preparato con una parte di gin e due parti di acqua frizzante, con una piccola spruzzata di tonica per un leggero tocco amaro. Questa bevanda, guarnita con una scorza di agrume o un rametto di rosmarino, risulta molto più secca, pulita e rispettosa dei sapori del cibo. In alternativa, un classico Dry Martini, con la sua eleganza secca e minimale, è un accompagnamento perfetto per i piatti più delicati.



