Parques históricos di Madrid, centinaia di luoghi verdi (ricchi di storia e di bellezza) da scoprire nella capitale

Eugenio Serlupini, Madrid / Spagna
Più di seimila ettari di verde tra parchi e giardini pubblici, vale a dire – per gli amanti della statistica – oltre 18 metri quadrati a disposizione per ogni abitante della capitale. Parliamo di Madrid, dove i luoghi per rilassarsi in luoghi ameni e pure ricchi di storia oltre che di bellezza, non mancano davvero. Spesso si tratta di giardini storici, legati a palazzi di splendida fattura, dei quali sono un centinaio quelli ritenuti emblematici. Ecco allora un esempio di quelli da vedere.
(TurismoItaliaNews) Anche il verde è un monumento. Non serve necessariamente essere di pietra, di mattoni o di marmo per essere annoverati tra i luoghi iconici. Anzi, tutt’altro. I Parques históricos di Madrid sono decine e decine, tanto che online è presente anche un censimento del Comune per avere un’idea della consistenza e della loro ubicazione, oltre che della loro ubicazione. Vogliamo suggerirvene alcuni, in un elenco che non è esaustivo ma che prende spunto nientemeno dai francobolli che le Poste spagnole mettono in circolazione in questo scorcio del 2023. Sono El Capricho, i Jardines del Buen Retiro, il Parque Dehesa de La Villa, il Parque Quinta de Los Molinos, il Parque de La Casa de Campo, il Parque del Oeste, il Quinta de Torre Arias, il Quinta de la Fuente del Berro e i Jardines de Los Palacios de La Finca de Vista Alegre. Approfondiamone qualcuno…
Parque El Capricho Alameda de Osuna
Fatto costruire alla fine del XVIII secolo dalla contessa-duchessa di Benavente, il parco costituisce uno degli esempi più riusciti e singolari di giardino paesaggistico alla spagnola. Crea uno scenario pieno di romanticismo, dove si intrecciano influenze italiane e francesi. Offre punti di particolare fascino: un dolce ruscelletto chiamato "Serpentine" con tanto di lago e isoletta; il molo o la casa di Cañas; il tempietto di Bacco; la casa della Vieja; il fortino; l’eremo; l’"Abejero", un magnifico padiglione in cui è possibile osservare l'attività delle api. La palazzina, elegante opera di Antonio e Martín López Aguado, a suo tempo ospitò numerosi quadri di Goya. La visita è particolarmente indicata in primavera, quando si passeggia tra il profumo dei boschetti di lillà e delle cascate di rose.
Jardines del Buen Retiro
Situato nel cuore di Madrid, le sue origini risalgono al regno di Filippo IV, quando fu costruito il palazzo del Buen Retiro su iniziativa del conte duca di Olivares. Durante il regno di Carlo III furono aggiunti l’Osservatorio Astronomico e la Fabbrica Reale di Porcellana del Buen Retiro. All’epoca di Ferdinando VII risalgono invece il molo d’imbarco dello stagno e la Casa di Fieras. Tra gli spazi più interessanti del parco vanno segnalati il grande stagno con il monumento ad Alfonso XII, la Casa di Velázquez, il Palazzo di Cristallo, il Roseto e il Parterre che ospita uno degli alberi più antichi di Madrid, il Taxodium mucronatum. Nel 1935 è stato dichiarato di valore storico-artistico.
Parque Quinta de los Molinos
Giardino ad uso pubblico la cui origine è un rustico ricreativo urbano con aree di sfruttamento agricolo e uno spiccato carattere mediterraneo, che presenta edifici e architetture dichiarati di elevato interesse. E’ delimitato in tutto il suo perimetro con cinque porte di accesso.
Parque de la Casa de Campo
E’ stato un sito reale destinato alla caccia e allo svago della monarchia dall'acquisizione dei primitivi possedimenti della famiglia Vargas da parte di Filippo II nel 1562, fino all'incameramento dei beni della Corona per decreto del governo dei Seconda Repubblica del 20 aprile 1931. In virtù di questo decreto, i terreni della Casa de Campo e del Campo del Moro furono ceduti al Comune di Madrid per essere destinati a parchi ricreativi ed educativi. Nel 2010 è stato dichiarato bene di interesse culturale. La Casa de Campo costituisce attualmente il polmone principale della città e ospita numerose attività legate alla sua finalità di luogo di svago e di istruzione per i cittadini. Al suo valore ecologico e paesaggistico si aggiunge un importante carico storico, concretizzato in significativi resti archeologici, un insieme di edifici ed opere civili di carattere storico-monumentale, testimonianza del suo periodo di Real Sito e un'ampia rappresentanza dell'architettura contemporanea dal suo periodo come parco pubblico. A carattere prevalentemente forestale di grande estensione, si presenta con dolci pendii in cui spiccano collinette attraversate da piccole valli in cui scorrono alcuni ruscelli permanenti e altri stagionali che confluiscono nel fiume Manzanares. La maggior parte di essi nasce all'interno del Parco, anche se i due più importanti, Antequina e Meaques, nascono al di fuori. Tra gli specchi d'acqua sono da segnalare quello del Lago e diversi specchi d'acqua artificiali per l'habitat e l'alimentazione della fauna.
Rosaleda de Madrid, Parque del Oeste
Questo roseto è stato creato nel 1955. La sua ispirazione fu l'allora direttore dei parchi e giardini di Madrid, Don Ramón Ortiz Ferré, da cui prende il nome. Nel 2006 il Roseto è stato insignito dalla World Federation of Rose Societies dell'Award of Garden Excellence, che lo ha riconosciuto come uno dei roseti eccezionali tra quelli esistenti nel mondo. Si trova in uno spazio di circa 32.000 mq all'interno del Parque del Oeste. La zona pianeggiante, a somiglianza di un terrazzo, fu realizzata con i mezzi dell'epoca (cioè senza l'ausilio di alcun tipo di macchina per movimento terra) su un ripido pendio. In totale, vi sono piantati circa 20.000 cespugli di rose, che corrispondono a più di 650 diverse varietà di rose moderne. La disposizione del roseto è del tutto regolare e simmetrica.
Quinta de la Fuente del Berro
L’origine di questi giardini risale al 1631, quando il proprietario dei terreni, il duca di Frías, vendette a Filippo IV una vasta proprietà ricca di acqua e con campi rigogliosi, grazie a una sorgente utilizzata per l’irrigazione e nota come Fuente del Berro. Attualmente la fisionomia di questo giardino di fine XIX - inizio XX secolo offre una vegetazione molto abbondante, alberi, alcuni dei quali centenari, statue e monumenti, che decorano i percorsi del giardino stesso insieme a chioschi, casette e padiglioni.
Per saperne di più
esmadrid.com
spain.info/it