Salento, la parola d’ordine è autenticità: all’Itm il territorio sfodera le sue eccellenze per aumentare l'incoming
Giovanni Bosi, Galatina / Salento
I due mari, le tradizioni, il folclore, la gastronomia. Ma anche il design, l’artigianato, le location del piccolo e del grande schermo. E poi il benessere, il buon vivere… Sono talmente tanti i motivi per scoprirsi turista nel Salento, che potrebbe non bastare una vita per apprezzare i tanti risvolti di una vacanza in questo straordinario lembo di Puglia. A mettere tutto in vetrina, con una formula che intende imporsi nel variegato mondo di fiere e borse del turismo, è stato Itm, l’International Tourism Market che ha scelto la cornice della Fiera di Galatina.
(TurismoItaliaNews) La sfida non è semplice, ma in un Paese che ha assolutamente bisogno di sforzi di fantasia ed iniziative, l’Itm 2014 organizzata da Apulia Experience, destination management company che vanta l’esperienza e il successo delle due precedenti edizioni di Salento Itw, e la società di servizi Protem, ha avuto il pregio di far incontrare e confrontare tante diverse professionalità, le varie sfaccettature del club di prodotto turistico a marchio Italia. A metà strada fra la capitale del barocco Lecce, ed una meta per eccellenza qual è Gallipoli, a metà percorso fra Jonio e Adriatico, Galatina per due giorni è stata il cuore pulsante di un modo diverso di parlare turismo. E soprattutto di incentivarlo.

Così - tutti insieme appassionatamente - buyers, operatori turistici e rappresentanti della stampa specializzata si sono ritrovati per sostenere la costruzione di un network virtuoso di relazioni turistiche e commerciali fondamentali per affrontare la sfida di Expo 2015 e per fare il punto sulle prospettive dei trend turistici internazionali.
Anima dell’evento è stata Marianna Miceli, ideatrice di Expo Itm, che ha messo tutto il proprio entusiasmo nel coordinare l’appuntamento che al taglio del nastro ha visto in qualità di madrina la splendida Anna Falchi, testimonial del marchio Tisanoreica, presente tra gli espositori. “Iniziative così - ha commentato l’attrice – dovrebbero essercene una al giorno”. E per lei che è romagnola, figlia di una terra di turismo per eccellenza, la vacanza ad Otranto resta praticamente una tappa obbligata. Di fatto il Salento è una meta turistica per vocazione: la ricchezza del territorio fa leva sulla “biodiversità” dell’offerta. Si prenda ad esempio il cineturismo: da alcuni anni la Puglia e il Salento in particolare sono la cornice di numerose produzioni di successo sia per il cinema che per fiction televisive (come ad esempio “Braccialetti rossi”) e tutto questo, come ha sottolineato Luigi De Luca, vice presidente di Apulia Film Commission, ha una forte ricaduta sull’economia regionale. La Puglia incentiva le produzioni a lavorare sul proprio territorio, ma ciò è un vero e proprio investimento: basti considerare che su 200 milioni di euro spesi per realizzazioni di film e serie tv, ben 43 milioni sono rimasti in zona. Ma c’è anche il golf come strumento di sviluppo agganciato ad un business che è internazionale, oppure l’innovazione tecnologica che va a braccetto con paesaggio ed ambiente. E gli esempi sono infiniti: l’archeologia industriale, i festival…

Del resto è fin troppo chiaro che il Tacco d’Italia è trainante nel comparto turismo del Paese: un “peso” che si traduce in 2,2 miliardi di euro di fatturato, ovvero il 10 per cento dell’economia regionale e con un incoming aumentato del 18%. Eppure, come altrove, a fare la differenza più che i vacanzieri italiani sono le presenze straniere in un settore che offre lavoro a circa 50.000 addetti, con picchi che nella stagione estiva supera i 65.000. In questa cornice la Regione Puglia si appresta a favorire, attraverso appositi strumenti normativi e finanziari, l’ammodernamento e il rilancio di strutture ricettive già esistenti, oppure chi ad esempio intenda riconvertire un immobile di pregio trasformandolo in albergo o resort.
L’attenzione nei confronti del Salento è stata ulteriormente dimostrata dai buyers arrivati da tutto il mondo: Inghilterra, Francia, Srilanka, Ungheria, Belgio, Germania, Bielorussia, Spagna, Austria, Stati Uniti, Vietnam, Bulgaria, Ucraina, Polonia, Norvegia, Lituania, Cina. Ma non sono mancati neppure gli uffici del turismo di Paesi quali Guatemala e Giamaica, così come i consorzi territoriali degli operatori turistici. Insomma, Salento: un nome, un marchio, un territorio decisamente spendibile nel panorama del Bel Paese.
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