Da Sofia alla cosmopolita Plovdiv: in Bulgaria in occasione del Festival delle Rose

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Nazione piccola, ma dalla storia antichissima e con una civiltà già assai evoluta seimila anni orsono. Un possibile itinerario alla scoperta della Bulgaria non può che partire da Sofia, nel centro-ovest sulla strada tra Belgrado e Costantinopoli, capitale da fine '800 e maggior città industriale dei Balcani, ricca di preziose testimonianze religiose ottomane e ortodosse come il ciclo di affreschi duecentesco della chiesa di Bojana, patrimonio Unesco.

 

(TurismoItaliaNews) Un po' defilata per la sua posizione geografica nell'estremo sud-est dell'Europa la Bulgaria, grande un terzo dell'Italia e con soli 8 milioni di abitanti, una bassa densità  - 70 ab/kmq - dovuta ad uno dei minori incrementi demografici, finora è rimasta ai margini dei percorsi turistici del continente e risulta pertanto meno conosciuta di quanto le sue valenze storiche e culturali, con ben nove siti riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, meriterebbero.

Uno scorcio di Sofia

La sua ubicazione di porta orientale della penisola balcanica e di cerniera tra Oriente e Occidente, tra Europa e Asia Minore, tra Danubio e Mar Nero giustifica appieno la sua lunga storia, iniziata con i Traci e proseguita poi con Persiani e Greci, Macedoni e Romani che la latinizzarono facendone la provincia della Dacia, a cui si sovrapposero nel V-VII secolo popoli slavi e turcomanni che nel 681 diedero vita ad uno dei primi stati europei. Dal 2007 fa parte dell'Unione Europea: una nazione uscita da mezzo secolo di economia socialista che sta cercando con fatica di adattarsi al mondo moderno e all'economia di mercato.

Da non perdere a Sofia i mehanas, ristoranti tradizionali stile taverna e i chioschi che vendono i banitsi, deliziosi pasticcini con formaggio. Si parte per il cinquecentesco monastero di Troyan, famoso per il suo ciclo di affreschi e centro politico e culturale della Rinascita bulgara, e si prosegue per Veliko Tarnovo, antica capitale medievale ricca di chiese e di palazzi nobiliari, con visita al villaggio museo all'aperto di Etara e alla tomba del principe tracio di Kazanlak, sito Unesco, la regione di coltivazione delle rose. Si prosegue per Plovdiv, città cosmopolita con edifici costruiti nello stile del "barocco di Plovdiv", per il monastero di Bachkovo, costruito nel 1083 e ricco di tesori, libri antichi e pregevoli affreschi, quindi per Stara Zagora, la romana Augusta Traiana fondata dall'imperatore omonimo come importante città della provincia della Tracia, con visita del singolare Museo Neolitico, dedicato a questa fase culturale preistorica dell'evoluzione umana. Prima di ritornare nella capitale avanti ancora per Koprivshtiza, che ospita alcune delle più caratteristiche case bulgare costruite interamente in legno tra '700 e '800, per il trecentesco monastero di Kremikovzi, uno dei tanti costruiti in quell'epoca attorno a Sofia, concentrato di capolavori pittorici degli artisti della celebre scuola di Tarnovo, dove il colore si presenta solenne e armonioso, il tratto elegante, le figure plastiche e vitali, e infine per il monastero di Rila, il più importante del paese e sito Unesco, edificato nel X secolo come principale centro del cristianesimo ortodosso.

Rila e, sopra, interno di una tomba tracia a Kazanlak

L'operatore urbinate Apatam Viaggi dal 1980 specializzato in viaggi culturali di scoperta in tutto il mondo con accompagnamento qualificato e un onesto rapporto qualità/ prezzo, propone un itinerario di 8 giorni alla scoperta delle principali località storiche e artistiche della Bulgaria. Uniche partenze di gruppo il 22 aprile e 30 maggio 2017 con voli di linea da Roma (e da ogni altro aeroporto italiano), pernottamenti in hotel a 4 stelle con pensione completa, guida di lingua italiana, assicurazioni, quote da 1.290 euro in doppia tutto compreso. La partenza del 30 maggio avviene in concomitanza con il Festival delle Rose, la più importante manifestazione folcloristica del paese.  Da tempo immemore una regione centrale viene dedicata alla coltivazione della rosa damascena, un'odorosa varietà che dona euforia e rappresenta un afrodisiaco naturale, dai cui petali colti all'alba si ricava un olio impiegato in profumeria e per fare marmellate, liquori e saponi.

Per saperne di più

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