Turkmenistan, che spettacolo! Apatam lancia il catalogo Estate 2019 con destinazioni dalle grandi emozioni

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E se la vostra prossima vacanza fosse il Turkmenistan? Un viaggio tra natura e cultura, ammirando i canyon di Yangykala, una delle attrazioni più spettacolari dell'intero Paese, visitando moschee, mausolei, minareti, siti archeologici, spiagge di sabbia e crateri gassosi. E' questa una delle proposte contenute nel nuovo Catalogo Estate 2019 del tour operator Apatam di Urbino.

 

(TurismoItaliaNews) Decine e decine di pagine ricche di tentazioni. Sono i viaggi del tour operator capitanato da Paolo Pretelli presentati nel nuovo Catalogo stagionale che, ancora una volta, si rivela una sorta di atlante geografico e storico. Con il risultato che inevitabilmente viene la voglia di viaggiare, destinazione Europa, Oriente, India o America. Storico e consolidato operatore attivo sul mercato dal 1980 e specializzato in viaggi culturali per piccoli gruppi in tutto il mondo con accompagnamento effettuato da qualificate guide professionali, Apatam propone sempre quote finali onnicomprensive di tutto. Inoltre le sue quote, pur in presenza di servizi di elevata qualità, sono decisamente competitive e tra le più contenute del mercato, in quanto l’operatore tratta direttamente con i clienti senza nessun intermediario ad elevarne i costi. Ma dicevamo del Turkmenistan, un viaggio oltre l'immaginazione.

Ashgabat, Dashoguz, Kunya, Urgench, Turkmenbashi, Yangysuw, Yangykala, Balkanabat, Paru Bibi, Geokdepe, Darvaza, Mary, Gonur Depe, Margush, Merv sono i tanti luoghi toccati dall'itinerario. Ashgabat si presenta con la piazza e l’Arco della Neutralità, simbolo della città moderna, il monumento dedicato alle vittime del terremoto del 1948, il Parco dell’indipendenza, la fortezza di Nissa patrimonio dell’Unesco, la Moschea Turkmenbashi Ruhy, il Museo Storico ed Etnografico, che possiede una ricca collezione di artefatti provenienti da tutto il Paese, compresi rythà in avorio ritrovati a Nissa. Spettacolare è il canyon di Yangykala, con la sua gola e le pareti rocciose dalle striature rosa, rosse e gialle.

Nel deserto del Karakum, a circa 260 km da Ashgabat, si trovano tre crateri, due dei quali sono pieni di fango e acqua, mentre il terzo è infuocato. Si tratta di una voragine causata da un incidente nel 1971 da una perforazione fatta allo scopo di cercare il petrolio: il terreno è crollato e ha lasciato uscire gas naturale, a cui è stato dato fuoco nella speranza che si esaurisse. Il cratere brucia ininterrottamente da allora, e ha preso il nome di “porta dell’inferno” perché il piccolo villaggio che gli si trova di fianco si chiama Darvaza, che in turkmeno significa “porta”. Insomma un viaggio davvero dalle grandi sensazioni. La partenza è in programma per il 18 settembre 2019.

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