In viaggio con Apatam: dal Turkmenistan a Bolivia e Turchia, tre idee per esplorare il mondo prossimamente

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Le emozioni più belle che regala un viaggio in un luogo qualsiasi del mondo, sono quelle del trovarsi di fronte a culture, modi di vivere e di mangiare, tradizioni ed espressioni artistiche diverse dalle nostre. A volte neppure tanto, tenuto conto che la storia ci ha abituato a scenari incredibili o condivisi. E' questa, in fondo, la filosofia che ispira da sempre Apatam, il tour operator di Urbino: condividere con gli altri esperienze ed emozioni. Ecco allora tre idee per vedere altrettanti luoghi del mondo.

 

(TurismoItaliaNews) Un viaggio tra natura e cultura, ammirando i canyon di Yangykala, una delle attrazioni più spettacolari dell’intero Paese, visitando moschee, mausolei, minareti, siti archeologici, spiagge di sabbia e crateri gassosi. Dal 22 aprile al 3 maggio 2020, Apatam propone un tour in Turkmenistan, repubblica collocata nell'Asia centrale e affacciata sul Mar Caspio. Tra i tanti luoghi che contempla il programma di viaggio, c'è Kunya Urgench, poco più a sud del confine uzbeko, dove si trova l’antica città, con rovine del dodicesimo secolo non ancora studiate, appartenenti al regno di Corasmia. Si visitano il Mausoleo Tyurabek Khanum, il minareto Kutlung Timur (il più alto minareto medievale di tutta l’Asia Centrale) e i mausolei di Il-Arslan, Soltan Tekesh, Nadjmaddin Kubra e Soltan Ali. E poi la gola di Yangysuw, dove si effettua una passeggiata per ammirare le formazioni geologiche e le pareti rocciose dalle striature rosa, rosse e gialle; i canyon di Yangykala, il mausoleo di Gozli Ata, importante luogo di pellegrinaggio. Ma naturalmente c'è tanto di più per impressionare gli occhi, la mente e il cuore...

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La PazAltra destinazione di grande interesse si rivela la Bolivia, dal 23 aprile al 5 maggio 2020: un viaggio ricco di folclore e tradizione, testimonianza dell’epoca coloniale in un Paese dai colori intensi e vivaci ospitati da bellissimi paesaggi, che prevede visite alle principali attrazioni tra cui il più alto e immenso deserto salato del mondo, vivaci mercati, isole meravigliose, lagune e siti archeologici. Come Sucre, a 2.700 metri di quota, che conserva intatto il fascino coloniale: la Plaza 25 de Mayo con la cattedrale e il museo che custodisce gioielli di alto valore, la casa della Libertà dove è stata dichiarata l’indipendenza della Bolivia nel 1825, le chiese dell’epoca coloniale e la Recoleta con il museo annesso. Visita, inoltre, del museo tessile che espone interessanti reperti di cultura Jalqa. Oppure Potosì, a ben 4.067 metri, attraversando maestose vallate e sconfinati altipiani: questa città rappresenta ad oggi uno dei più antichi e importanti centri minerari della Bolivia, tanto che si visita una piccola miniera, dove si incontrano i lavoratori indigeni che rendono omaggio al “Tio”, la divinità che protegge le profondità della montagna; e si seguono dei percorsi, dove per secoli le durissime condizioni di lavoro e di vita si sono mantenute quasi immutate.

Una destinazione che non delude mai e che, anzi, è da rivedere, è sicuramente la Turchia classica con la meravigliosa Cappadocia, dal 23 aprile al 3 maggio 2020. “Un viaggio – sottolinea Paolo Pretelli, gran patron di Apatam - tra i luoghi simbolo della cultura anatolica, patria di grandi filosofi e architetti, dove lo sguardo è catturato dai raffinati mosaici e maioliche che decorano le città e i luoghi di culto e dove non mancheranno le soste per ammirare il panorama e i paesaggi lunari che s’incontrano con i camini delle fate”. Ovvero quei pinnacoli di roccia vulcanica estremamente friabile, sormontate da un cono dello stesso materiale, il cui nome deriva dalla credenza popolare che queste svettanti formazioni fossero in realtà i “camini”, cioè i comignoli di case sotterranee costruite da creature fatate nelle viscere della terra.

Paolo Pretelli al lavoro con i suoi collaboratori

La Turchia conserva straordinari siti inseriti dall'Unesco tra i Patrimoni dell'umanitàIstanbul è evidentemente il simbolo della Turchia e da qui si parte: il Sultano Ahmet si propose di realizzare una moschea che potesse competere con la chiesa di Giustiniano e addirittura superarne lo splendore. Nacque così la moschea blu, il cui nome deriva dalle maioliche di Iznik che rivestono lo straordinario interno. Il tour prosegue con la visita dell’Ippodromo bizantino, fulcro della vita quotidiana di Bisanzio e poi dell’Impero Ottomano e con la visita della cisterna basilica, con le sue 336 colonne e l’alto soffitto a volta, un’opera straordinaria che risale all’epoca bizantina quando fungeva da deposito per le acque della città. “Entrando dall’ingresso principale, saliti i bassi gradoni – assicura Pretelli - si ha la sensazione di salire verso l’alto, dove l’oscurità è interrotta da 30 milioni di tessere dorate che compongono i mosaici”. La cupola è sorretta da 40 massicci costoni che poggiano su enormi pilastri nascosti nelle mura interne. Santa Sofia rimase una moschea fino al 1935, quando Atatürk la convertì in museo. Non meno interessante è Palazzo Topkapi, fastosa sede dei sultani turchi: l’antico serraglio ospita una grande collezione di porcellane e il favoloso tesoro imperiale con la sala del tesoro. Il tour include le mete classiche della storia del passato, come ad esempio Pergamo (Bergama), dove si visitano i resti dell’acropoli con la biblioteca, il tempio di Traiano, il teatro, il tempio di Dionisio e l’altare di Zeus.

“Dal 1980 organizziamo viaggi culturali per piccoli gruppi e da sempre il nostro obiettivo è farvi conoscere il mondo – ci spiega Paolo Pretelli - la nostra filosofia è far sì che attraverso i viaggi di gruppo possiate condividere con gli altri esperienze ed emozioni. Gli itinerari che proponiamo sono particolarmente apprezzati da chi ama la scoperta e cerca un viaggio da vivere in tranquillità. Per questo, prevediamo un accompagnatore dall’Italia o una guida in loco che farà da cicerone”.

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