Nelle acque della Costiera patrimonio Unesco si rinnova la sfida per il Palio delle Antiche Repubbliche Marinare

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 EVENTI  E’ la città di Amalfi ad ospitare in questo 2016 il Palio delle Antiche Repubbliche Marinare giunto alla la 61.a edizione. La competizione sui galeoni a otto vogatori tra gli equipaggi di Genova, Pisa, Venezia ed Amalfi, nata nel dopoguerra e organizzata a rotazione nelle quattro città, diventa l’occasione per un weekend di prima estate sulla Costiera campana. Con l’opportunità di assistere al coloratissimo e suggestivo del corteo storico. L’appuntamento è per il 12 giugno.

 

(TurismoItaliaNews) Una tradizione che evoca le vocazioni marinare di quelle città portuali che a partire dal Medioevo godettero, grazie alle proprie attività, di autonomia politica e di prosperità economica e i cui stemmi sono riportati nelle bandiere della nostra Marina Militare e della Marina Mercantile: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Oggi sono proprio loro a dare corpo e sostanza al ruolo avuto nel Mediterraneo tanto da essere iscritte – insieme a Ragusa - nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco: di fatto al di là della marineria è persino individuabile un’importanza artistica delle repubbliche mercantili con la fusione di elementi bizantini, islamici e romanici delle diverse tradizioni artistiche del Mare Nostrum.

E dunque tocca ad Amalfi, in provincia di Salerno, fungere da cornice del Palio delle Antiche Repubbliche Marinare. E che cornice: dal 1997 la Costiera amalfitana, che prende il suo nome dalla città, è Patrimonio Unesco. Un’occasione ghiotta per arrivare qui e gustare il sapore di una sfida che affonda le sue radici nel IX secolo, quando cominciò la rivalità con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mediterraneo. Basti pensare che il Codice Marittimo di Amalfi, conosciuto con il nome di Tavole amalfitane, ha avuto una grande influenza fino al XVII secolo.

 

Alle ore 16.30 nel centro storico di Amalfi comincerà a sfilare il corteo storico che anticipa la regata: circa 320 figuranti, 80 per ogni Repubblica, che sfileranno da Atrani ad Amalfi rievocando eventi lontani del Medioevo tra Dogi e condottieri. Alle 18,15 via alla competizione accolta per la sedicesima volta su queste acque.

 

Una storia di passione
e tradizione

L'idea di una manifestazione di carattere eminentemente storico, che potesse rievocare le fulgide imprese delle Repubbliche Marinare d'Italia, si formò, alla fine degli anni ‘40 del Novecento. L'atto costitutivo dell'Ente Regata delle Quattro Repubbliche Marinare è stato stipulato ad Amalfi il 10 dicembre 1955. Da allora in poi ogni anno la manifestazione, che consiste nella sfilata dei cortei storici ed in una gara remiera, si svolge a turno nelle quattro città marinare.

Ma cos’è esattamente il Palio? E' una gara remiera effettuata con galeoni ricostruiti su modelli del XII secolo da Alvio Vaglini, spinti da otto rematori e guidati da un timoniere. Le quattro imbarcazioni - lunghe 11 metri, pesanti 760 chilogrammi ed a sedile fisso - sono varate il 9 giugno 1956 sulla Riva dei Giardini Reali e benedette dall’allora patriarca di Venezia Angelo Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII. Gli scafi dei galeoni sono dipinti con i colori tradizionali delle quattro città marinare (Amalfi: azzurro; Pisa: rosso; Genova: bianco; Venezia: verde); presentano il castello a poppa con la bandiera di ciascuna repubblica ed hanno una polena a prua. Così Amalfi usa un cavallo alato che, insieme alla sirena, era uno dei motivi principali utilizzati per le polene delle galee medievali; Genova ha invece il drago rievocante il suo potettore San Giorgio; Pisa mostra l'aquila imperiale germanica a ricordo della fedele collaborazione offerta alla causa sveva e ghibellina dalla repubblica toscana; Venezia presenta il leone di San Marco quale simbolo del suo santo protettore.

Il percorso di gara è di 2000 metri in linea. Ad Amalfi la gara ha inizio dal Capo di Vettica, presso un promontorio sul quale si erge una torre vicereale del XVI secolo. Il percorso avanza poi davanti alla sinuosa costa occidentale per giungere alfine ad Amalfi; dove è sistemato il traguardo, davanti alla Marina Grande ed al suggestivo sfondo del Monte Aureo, con la Torre dello Ziro, l'ex monastero di San Lorenzo del Piano, il rione Capo di Croce, l'ex convento e la torre di San Francesco.

 

Per la polena che taglia per prima il traguardo, c’è l’ambito trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina che rimane nelle mani della città vincitrice per un anno, per poi essere rimesso in palio in occasione della regata successiva.

Il più celebre monumento di Amalfi è certamente il Duomo in stile arabo-siciliano ed attualmente dedicato a Sant'Andrea, patrono della città

 

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