Slow life con l’Extravergine d'oliva Dop della Tuscia: Vetralla vuol essere motore propulsore e capofila della qualità
Giovanni Bosi, Vetralla / Lazio
Motore propulsore e capofila per la promozione dell’olio extravergine d'oliva Dop della Tuscia. Nella folta pattuglia di comuni ricomprensi nella zona di produzione, Vetralla punta a trainare l’economia locale a partire dall’eccellenza del territorio coniugata con turismo, enogastronomia, artigianato e valorizzazione di una slow life di qualità. Con un’alleanza a tutto tondo – amministrazione comunale, produttori, associazioni di categoria e operatori dei settori coinvolti – a Vetralla sono decisi a giocarsi la sfida a tutto tondo.
(TurismoItaliaNews) Siamo in provincia di Viterbo, in quella Tuscia che ad ogni angolo parla di Etruschi e dove la coltivazione dell’olivo è ben più di una pratica agricola. Lo ha dimostrato ulteriormente l’edizione 2017 di “Si...V'olio”, la festa dedicata all’olio extravergine d’oliva che da secoli è tra i prodotti più rinomati ed apprezzati della cultura mediterranea.
In piena stagione di raccolta e frangitura, Vetralla insieme all’oro verde ha messo in vetrina anche se stessa attraverso “VisiTuscia Si...V'olio”, l’iniziativa promo-commerciale curata dal Centro Assistenza Tecnica Sviluppo Imprese della Confesercenti di Viterbo che ha dato l’opportunità agli operatori professionali di confrontarsi sulle problematiche connesse alla produzione e alla vendita sui mercati nazionali ed esteri. Con una presa d’atto di non poco conto: la qualità dell’extravergine d’oliva che si produce qui è a pari a quella di territori più blasonati, dove tuttavia la capacità di “sapersi vendere” finora ha fatto la differenza.
Ecco perché qui a Vetralla, tutti insieme, hanno compreso che facendo rete e promuovendo un brand comunque forte come quello della Tuscia (quella viterbese evidentemente) si possono fare passi da giganti. “In queste zone – ci dice Vincenzo Peparello, presidente di Confesercenti Viterbo, responsabile marketing del Centro Sviluppo Imprese di Viterbo nonché anima di Visit Tuscia – si è perseguito un modello di sviluppo molto peculiare, che per molti aspetti si differenzia da quelli di altre realtà del Lazio. Lo sviluppo futuro dell’economia della Tuscia è fondato sulla crescita endogena di alcuni fattori presenti sul territorio che devono e possono rappresentare un vero e proprio volano per lo sviluppo locale, dove la salvaguardia dell’ambiente rappresenta uno dei fattori del consolidamento. Sono questi i fattori che integrati tra loro devo costituire il ‘motore trasversale dello sviluppo’ del nostro territorio. E il settore turistico è in grado di generare degli effetti moltiplicatori e di traino sullo sviluppo. A maggior ragione oggi – sottolinea ancora Vincenzo Peparello – che i turisti non si muovono più per destinazioni, ma per motivazioni. E qui nella Tuscia di motivazioni ne abbiamo molte da proporre”.
L'olio extravergine d'oliva Dop, ad esempio, ricavato – come spiega il disciplinare di produzione - dalle olive delle tre varietà Frantoio, Canino e Leccino presenti per almeno il 90%, da sole o insieme a seconda dei singoli oliveti, con la presenza di altre varietà quali Moraiolo, Corniolo e Pendolino. In particolare la varietà autoctona Caninese, oliva piccola e a lenta maturazione, consente di produrre un olio a bassissima acidità (al massimo dello 0,3% espressa in acido oleico) di colore verde, molto profumato e dal sapore spiccato. Quello che esce dal frantoio è un autentico “oro verde” che punta allo smeraldo e con riflessi dorati, un odore fruttato che ricorda il frutto fresco raccolto al punto ottimale di maturazione; un sapore di fruttato con equilibrato retrogusto di amaro e piccante di intensità variabile.
La visita ai frantoi è un’esperienza da non mancare e vale già da sola un viaggio a Vetralla: qui sono 4 (Cooperativa Olivicoltori, Tuscus, Paolocci e Cooperativa “Cesare Battisti”) e parlare con gli addetti metri sono impegnati nella produzione permette davvero di farsi “una cultura sulla coltura”. La prima considerazione che emerge è la comune e diffusa voglia di essere espressione del territorio attraverso una specializzazione che ha raggiunto livelli al top e dove la qualità fa parte del retaggio storico, dove la spremitura a freddo tradizionale con macine e fiscoli si accompagna all’estrazione a freddo con il controllo delle temperatura per non alterare il gusto naturale del prodotto.
“Siamo orgogliosi delle nostre produzioni – sottolinea il sindaco di Vetralla, Francesco Coppari – al lavoro altamente specializzato dei nostri frantoi si abbina ovviamente il lungo lavoro sul campo dei nostri coltivatori, che di padre in figlio da generazioni si prendono cura degli oliveti. Moderne tecnologie sì, ma anche antica sapienza che si combina a passione e amore per la terra”. Terreni che sono di origine vulcanica e quindi ricchi di minerali. Davanti a consumatori sempre più attenti, i produttori di Vetralla rispondono con le produzioni di qualità certificata Dop e pure Bio, Tracciato e Kosher e premi e ricoscimenti non si contano.
Alcuni nomi sono già storia: il Tamìa, che ha alle spalle quattro generazioni di storia aziendale nell’olivicoltura e che si consuma ormai dagli Stati Uniti all’Australia; l’Extravergine Degiovanni ha conquistato la Silver Medal al Nyiocc 2017 di New York con il Supremo Degà; Stefano Paolocci, titolare dell’omonimo frantoio, sta ad esempio lavorando all’attivazione di un “accordo di filiera” tra produttori in campagna e produttore in frantoio finalizzato ad una sempre crescente specializzazione. E c’è anche chi come Giampaolo Sodano, già direttore di Rai 2, ha deciso di dedicarsi alla produzione di olio extravergine a Vetralla (il Frantoio Tuscus è il suo) scrivendo anche il libro “Fuga dalla città. Come condire un convivio con l'olio e vivere felici” e firmando la regia del film “Pane e olio”. Ma in generale la qualità appartiene a tutti – piccoli e grandi produttori di extravergine – tenendo conto che i costi affrontati prima di arrivare al consumatore vanno dalla cura che si presta all’oliveto alla raccolta delle olive, dall’intervento degli specialisti e alle accortezze adottate in frantoio, alle modalità di imbottigliamento.
“Da noi a Vetralla si trova sempre una calorosa accoglienza - chiosa Carlo Postiglioni, assessore all'agricoltura e al commercio – e l’occasione è giusta per scoprire i tesori storici e artistici della nostra cittadina e gustare nei ristoranti del territorio le eccellenze condite con l’Extravergine prodotto sul territorio. Un abbinamento che è vincente e che vogliamo promuovere sempre di più”.