«Grappa di Marsala», è il sole del Mediterraneo a fare la differenza: arriva l’attesa indicazione geografica

Giuseppe Botti, Marsala

E’ stata tramandata da una generazione all'altra nel Marsalese e i prodotti hanno gusti e valenze peculiari, legati alle condizioni climatiche mediterranee che si riflettono nelle caratteristiche possedute dalle uve che qui vengono coltivate da sempre. E’ la «Grappa di Marsala», per la quale arriva l’attesa indicazione geografica.

 

(TurismoItaliaNews) La produzione della «Grappa di Marsala», così documentano le numerose testimonianze storiche,  è effettuata tradizionalmente attraverso la distillazione diretta delle vinacce ed è legata strettamente al territorio di origine. Di fatto, la produzione risponde alla vocazione vitivinicola della provincia trapanese, anche in relazione alla consolidata attività di distillazione. La richiesta di registrazione dell’indicazione geografica arrivata dalla Sezione regionale di Federvini, che ha la propria sede a Palazzo Fiorito a Marsala, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre e riguarda esclusivamente l'acquavite di vinaccia ottenuta dalla distillazione diretta di materie prime provenienti dalla vinificazione delle uve impiegate per il vino a denominazione d'origine Marsala Doc nel rispetto del suo disciplinare, effettuata ed imbottigliata in impianti ubicati in Sicilia. Le vinacce vengono fermentate e distillate  direttamente, mediante vapore acqueo, oppure dopo l'aggiunta di acqua; la Grappa non è aromatizzata, anche se questo non esclude i metodi di  produzione tradizionali con aggiunta di piante aromatiche o di frutta;  può contenere caramello aggiunto solo come colorante per la Grappa di Marsala sottoposta ad invecchiamento di almeno 12 mesi.


Un’antica tradizione, dunque: le testimonianze degli ultimi due secoli spiegano come a partire dalla fine del Settecento in terra siciliana si sia prodotto il vino liquoroso Marsala “che ha raggiunto in tutto il mondo elevate vette di rinomanza”, si tiene a sottolineare. L’abbondante disponibilità di vinacce fresche e fermentate ha creato le condizioni ideali per sviluppare un particolare sistema di distillazione. I vapori alcolici, ottenuti a bassa gradazione, consentono di mantenere molteplici componenti aromatiche che contribuiscono a conferire il tipico carattere organolettico alla «Grappa di Marsala».


L'origine delle materie prime della «Grappa di  Marsala»  risulta dai documenti di accompagnamento e dai registri dei distillatori. In particolare le uve vinificate nel  rispetto delle norme appartengono alle varietà Grillo, Catarratto, Ansonica, Damaschino, Perricone, Nerello mascalese e Nero d'Avola e provengono dai  vigneti della zona di produzione della provincia di Trapani (esclusi i comuni di Pantelleria, Favignana e Alcamo) secondo condizioni colturali tradizionali che assicurano alle uve e al vino le sue apprezzate caratteristiche di qualità.


Quel rapporto indissolubile con il vino…

Marsala, città garibaldina, ha un rapporto antico, indissolubile, con il vino: il marsala nobile e generoso, il più vecchio dei vini Doc italiani, scoperto dall'inglese John Woodhouse nel 1773. “La Strada del vino, suggestiva nel suo percorso – spiegano dal Comune di Marsala - passa attraverso vigneti che si perdono a vista d'occhio e fa tappa in piccole e grandi aziende che segnano la storia della città, oltre che nelle cantine sociali in cui si producono e si imbottigliano vini da tavola di qualità. Una visita meritano anche le botteghe dei mastri bottai, eredi di un artigianato che purtroppo rischia oggi di scomparire. Nell'entroterra si incontrano i bagli, antiche testimonianze della civiltà rurale contadina, che creano nel territorio marsalese un intenso rapporto tra passato e presente”. Una cinquantina di aziende aderiscono all'Associazione Strada del Vino di Marsala - Terre d'Occidente, di cui il Comune fa parte, che ha un suo punto di accoglienza nella centralissima via XI Maggio. Sei gli itinerari (inseriti in un'apposita guida) consigliati agli appassionati del turismo enogastronomico: Storia e Archeologia, Isole e Saline, Approdi e Spiagge, Artigianato e Tradizioni, Tipicità e Feudi, Panorami e Bagli.

 

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