Il tartufo fra alchimia, mito, cinema, mistero, suggestione e perfino eros: ad Acqualagna ecco il Museo più gustoso e profumato che c’è

Giovanni Bosi, Acqualagna / Marche
E’ incredibile quali e quanti percorsi può consentire di esplorare un tartufo. Non solo il gusto a tavola (ed è già moltissimo) ma persino quelli della scienza, del paesaggio, dell’ambiente, dell’ecologia, dei saperi, del desiderio, dello stupore, dell’appagamento, della musica, della storia… Per avere un’idea di tutto questo, c’è un posto dove si può compiere un viaggio a tutto tondo nel profumatissimo mondo del tartufo: Acqualagna, nelle Marche. Riconosciuta come “Capitale del tartufo tutto l’anno”, un luogo di incontro privilegiato per la promozione a livello internazionale di questo fungo e prima piazza italiana per la sua commercializzazione, Acqualagna possiede anche un curioso museo dedicato proprio a Re Tartufo. Siamo andati a vederlo.
(TurismoItaliaNews) Il semplice venire qui è già un’esperienza di per sé. Adagiato lungo l’antica via Flaminia, questo borgo in provincia di Pesaro-Urbino è un contenitore di storia, cultura e gusto. Patria natìa di quel grande che fu Enrico Mattei, creatore di Eni, Acqualagna è immersa nella Riserva naturale Gola del Furlo, circondata dalle cime appenniniche del Catria e del Nerone e dunque ricca di suggestivi itinerari naturalistici. In un luogo così, il tartufo ha trovato il suo habitat migliore e a documentarlo c’è la qualità dei funghi ipogei che la sapiente tradizione della raccolta porta sulle tavole, a partire dallo spettacolare Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco, il più famoso e il più costoso in commercio.
Prima di sedersi a tavola in uno dei ristoranti della zona, dove il menù vede rigorosamente protagonista (in base alla stagione) questo mitico prodotto della terra, non si può fare a meno però di visitare il Museo del Tartufo, nato “per tutelare, trasmettere e valorizzare il denso sistema di relazioni antropologiche, sociali e culturali di un prodotto della terra d’eccellenza, così misterioso, così antico e così prezioso – ci spiega il sindaco Luca Lisi - un percorso di scoperta dell’universo tartufo articolato in tre sezioni, ciascuna associata ad una chiave di lettura esperienziale”.
I segmenti che il Museo svela sono quattro - scoperta, iniziazione, rarità, storia e paesaggio – ciascuno pensato e mostrato con intento divulgativo ed immersivo nella storica Casa Conti, quella che è forse l’edificio più caratteristico di Acqualagna con il suo lungo porticato che fronteggia la “ritrovata” Piazza Mattei, grazie al recentissimo lavoro di riqualificazione che ha restituito la giusta centralità a questo spazio urbano. Di fatto, il Museo del Tartufo consente di incontrare i protagonisti di questa vera e propria tradizione per conoscere i tempi, i luoghi e i saperi della “cerca”, ma anche per indagare la biologia del tartufo, la sua complessa riproduzione, l’importanza dell’equilibrio eco-sistemico e le ragioni del suo inconfondibile odore. Non solo, quella che viene indicata come “iniziazione” si traduce nella possibilità di entrare in un immaginario che ha le sue radici nelle culture più antiche. Il tartufo è da sempre oggetto di appassionati studi scientifici, ispiratore di credenze popolari e icona ricorrente nel repertorio creativo di letterati ed artisti, compreso Gioachino Rossini con la sua musica. E dunque un percorso fra alchimia, mito, letteratura, cinema, mistero, suggestione, perfino eros.
Ma qui si parla anche di rarità e dunque l’idea del Museo è anche quella di offrire un’esperienza eccezionale ed esclusiva: “Il tartufo di Acqualagna è un prodotto dalla forte carica simbolica e dal grande valore economico che, grazie alla filiera locale per la conservazione, la trasformazione e la lavorazione, vanta esportazioni in tutto il mondo” sottolinea Luca Lisi. Il che equivale a dire che Acqualagna e il suo tartufo attivano una filiera sinergica e virtuosa. E visto che qui hanno pensato davvero a tutto, giova ricordare che il museo è dotato di uno spazio attrezzato dedicato allo svolgimento di incontri gastronomici, corsi di cucina, presentazione di prodotti, cooking show, la cui ambientazione permette di rendere unico ogni evento.