Ippoturismo sull’Appennino: il cavallo del Catria sfugge all’estinzione e diventa eccellenza di Cantiano col network Alte Marche
Giovanni Bosi, Cantiano / Marche
Alle pendici del Monte Catria, nel cuore dell’Appennino marchigiano, si tramanda la tradizione dell’allevamento del cavallo che contraddistingue una delle più importanti aree montane dell’Italia centrale. Con un risvolto in termini di vivibilità e di richiamo turistico: grazie all’iniziativa del Centro ippico “La Badia” a Cantiano si è sviluppata la possibilità di effettuare suggestive escursioni e weekend con il cavallo del Catria.
(TurismoItaliaNews) Cantiano è uno dei comuni che hanno deciso di dare vita al progetto delle Alte Marche Creative, quale cuore accogliente dell’Appennino marchigiano, una rete di dimore della cultura e della creatività i cui valori, in termini di patrimonio storico e architettonico, sono rigenerati e messi al servizio dello sviluppo di nuove funzioni, della valorizzazione degli aspetti peculiari del territorio, dell’innovazione e rielaborazione delle tradizioni, dell’espressione artistica, delle valenze ambientali e del sapere locale. Un progetto ricco di contenuti al di là delle semplici enunciazioni, che prende le mosse all’interno della Strategia nazionale delle aree interne e che ha visto attivare il percorso dell’Area dell’Appennino Basso Pesarese e Anconetano, con 9 Comuni aderenti e con capofila l’Unione Montana del Catria e Nerone. In concreto una collaborazione fattiva tra imprese dell’ambito culturale turistico e le amministrazioni comunali, che hanno saputo superare la limitata visione campanilistica.
In questo contesto Cantiano si pone a riferimento del sempre più apprezzato ippoturismo, dato che proprio qui si trova il punto di riferimento per la tutela del cavallo del Catria, altrimenti in pericolo di sopravvivenza. Un tipo di equino profondamente legato all’asprezza del territorio, utilizzato per il lavoro e il trasporto della legna dalla montagna alla valle, ma con grandi qualità di resistenza. E oggi anche di resilienza. Così la Fitetrec Alte Marche e il Comune di Cantiano si sono resi promotori del centro “La Badia”, in località Fossato di Chiaserna, che oltre ad offrire l’opportunità di pratica l’equitazione per sport e piacere, con passeggiate sul massiccio del Catria insieme a guide specializzate, si occupa anche dell’allevamento del cavallo del Catria, i cui esemplari vengono domati ed addestrati.
Ma cos’ha di particolare questo cavallo? E’ una razza sintetica derivata dall’incrocio e successivo meticciamento tra stalloni di razza Maremmana e French Montagnes e fattrici appartenenti alla popolazione allevata nell’area geografica del Massiccio del Catria e nelle aree vicine. E infatti l’area di allevamento coincide attualmente con l’area di origine e le zone dorsali centro-appenniniche e collinari limitrofe. Un tipico cavallo del Catria deve avere il profilo rettilineo, il padiglione auricolare dritto e l’assenza di spazzoloni; un soggetto con ottime caratteristiche di razza deve presentare un mantello morello o baio, ma può anche presentare una pezzatura sia alla testa che agli arti, da sole o associate; sono accettati e classificati come sufficienti per le caratteristiche di razza, animali sauri, anche chiari, grigi e roani. Questo dal punto di vista tecnico.
A fare la differenza, accanto a questi splendidi animali, è il paesaggio: “Il bosco di Tecchie, il Monte Catria, il vicino Eremo di Fonte Avellana, gli scavi romani di Pontericcioli, il Parco naturale del Monte Cucco sono luoghi da esplorare a cavallo, in un’esperienza all'insegna dell'avventura e del divertimento” ci spiegano mentre visitiamo il centro “La Badia”. Qui peraltro si pratica sia la doma classica che quella naturale, che consente “una migliore conoscenza e coscienza nel comprendere il comportamento animale nel pieno rispetto della sua natura”. I promontori montani, con le loro spettacolari gole dove nidifica l’aquila ed il falco pellegrino, offrono persino la possibilità di fare bagni nei pulitissimi torrenti e piacevoli escursioni anche d’estate, mentre nei prati intorno alla Badia si possono programmare uscite, anche guidate, per l’osservazione dei numerosissimi daini e caprioli, o con un po’ di fortuna incontrare tracce di lupo, presente stabilmente in zona. “Grazie alle guide di turismo equestre è possibile percorrere escursioni in zone anche non conosciute per più di un giorno attraverso paesaggi ricchi di flora e fauna che costituiscono un vero e proprio paesaggio fiabesco” tiene a dire Natalia Grilli, vice sindaco e assessore al turismo.
Il Monte Catria che sovastra Cantiano, costituisce insieme con Monte Acuto e il Tenetra una delle più importanti aree montane delle Marche. Addirittura il Catria è definito “un atlante geologico” che racconta l’intero arco temporale di formazione dell'Appennino centrale e da cui nascono i fiumi Cesano, Artino, Bevano, Cinisco. Da sempre benché un’area interna, è un territorio strategico visto che era attraversato dall’antica Consolare Flaminia. Dunque da vedere, da vivere e pure da assaggiare considerato il suo ricco paniere enogastronomico. Grazie alle iniziative di Tipicità, Cantiano e gli altri comuni del network delle Alte Marche (Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cagli, Frontone, Piobbico, Serra Sant’Abbondio, Sassoferrato) possono contare su un’adeguata promozione turistica e valorizzazione delle eccellenze locali in un percorso attraverso un territorio affascinante.
Per saperne di più
www.cantianoturismo.it
www.comune.cantiano.pu.it
www.tipicitaexperience.it